Ciao Stefano, cuore dell'IVE!
Si è spento a 63 anni l'uomo che voleva un futuro diverso per il "gigante buono" che fu casa di tanti ragazzi come lui
mercoledì 4 ottobre 2023
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È morto in casa, circondato dai gatti su cui riversava tanto amore. È morto purtroppo solo come per troppa parte della sua vita aveva vissuto.
Se ne è andato a 63 anni Stefano Montagna, per anni custode dell'Istituto Vittorio Emanuele II, dove era cresciuto quando era convitto per bimbi orfani. Una vita trascorsa in quelle sale, tra quei corridoi e l'amore grande per quella che, giustamente, chiamava "casa". Montagna è stato trovato senza vita nella sua abitazione ieri mattina, 3 ottobre, a Giovinazzo, dopo che non si era presentato al lavoro, lui che era sempre puntuale. Si è trattato di morte naturale.
Chi ha a cuore l'Istituto Vittorio Emanuele II non può ignorare quanto Stefano abbia fatto per quei luoghi, dopo l'arrivo di Nicola De Matteo. Lui c'era sempre, ad ogni evento, ad ogni concerto, ad ogni occasione culturale che contasse. Un po' più in là, ma c'era, pronto a dare una mano senza remore. Lui, cuore pulsante di quel posto, uomo silenzioso del "fare", che si rifugiava nel laboratorio di cartotecnica che aveva creato. Custode gelosissimo di sale, corridoi, cortili e chiostri attraverso cui tante giovani vite passarono.
Le esequie si svolgeranno questo pomeriggio, 4 ottobre, alle ore 16.00, nella Concattedrale di Santa Maria Assunta.
L'AMICIZIA CON NICOLA DE MATTEO
Con lui aveva instaurato un rapporto fraterno il delegato metropolitano all'IVE, Nicola De Matteo, che è stato raggiunto dalla notizia della sua scomparsa quando era a Milano per la presentazione di un suo libro.
«Il destino - ci ha detto in lacrime al telefono - talvolta è davvero ingrato. Il giorno in cui ho presentato a Milano il mio nuovo libro, mi giunge la telefonata della Dirigente della Città metropolitana di Bari che mi dice - senza giri di parole - che Stefano Montagna è morto nella notte.
Ovviamente sono rimasto di ghiaccio - ha continuato De Matteo - perché Stefano non era solo un dipendente della Provincia prima e della Città Metropolitana poi, ma era uno straordinario collaboratore sempre pronto a risolvere anche i più piccoli problemi. L'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo era davvero la sua seconda casa, la sua vita . Mi sembra ancora impossibile che non ci sia più. Le sue mani preziose di ebanista serio riuscivano a far rivivere anche i mobili più rovinati, tarlati e con pezzi mancanti rovinati dal tempo e dall' incuria.
Mi mancherà tanto. Non era solo un fedele collaboratore, ma si era instaurato un rapporto genuino e onesto che posso benissimo considerarlo un vero amico. Penso che mancherà non soltanto a me».
MANCHERÀ A TANTI
È vero, Stefano Montagna mancherà tantissimo a coloro i quali lo hanno apprezzato in questi anni, imparandone a conoscere storia personale e carattere schivo. Mancherà a noi della stampa, a cui ha spesso aperto le porte di "casa sua" quando era inaccessibile ad altri, e lascerà un vuoto nelle associazioni animaliste di Giovinazzo, che con lui avevano condiviso un pezzo di strada.
Di lui resterà senza dubbio quello sguardo malinconico e dolce che ha solo chi ha imparato a spiare felicità dalla serratura della vita, restando sempre un passo indietro per non disturbare troppo.
A Stefano Montagna deve tanto tutta Giovinazzo, anche se molti non lo sapevano sino a ieri.
Ciao Stefano, figlio e cuore pulsante dell'IVE!
Se ne è andato a 63 anni Stefano Montagna, per anni custode dell'Istituto Vittorio Emanuele II, dove era cresciuto quando era convitto per bimbi orfani. Una vita trascorsa in quelle sale, tra quei corridoi e l'amore grande per quella che, giustamente, chiamava "casa". Montagna è stato trovato senza vita nella sua abitazione ieri mattina, 3 ottobre, a Giovinazzo, dopo che non si era presentato al lavoro, lui che era sempre puntuale. Si è trattato di morte naturale.
Chi ha a cuore l'Istituto Vittorio Emanuele II non può ignorare quanto Stefano abbia fatto per quei luoghi, dopo l'arrivo di Nicola De Matteo. Lui c'era sempre, ad ogni evento, ad ogni concerto, ad ogni occasione culturale che contasse. Un po' più in là, ma c'era, pronto a dare una mano senza remore. Lui, cuore pulsante di quel posto, uomo silenzioso del "fare", che si rifugiava nel laboratorio di cartotecnica che aveva creato. Custode gelosissimo di sale, corridoi, cortili e chiostri attraverso cui tante giovani vite passarono.
Le esequie si svolgeranno questo pomeriggio, 4 ottobre, alle ore 16.00, nella Concattedrale di Santa Maria Assunta.
L'AMICIZIA CON NICOLA DE MATTEO
Con lui aveva instaurato un rapporto fraterno il delegato metropolitano all'IVE, Nicola De Matteo, che è stato raggiunto dalla notizia della sua scomparsa quando era a Milano per la presentazione di un suo libro.
«Il destino - ci ha detto in lacrime al telefono - talvolta è davvero ingrato. Il giorno in cui ho presentato a Milano il mio nuovo libro, mi giunge la telefonata della Dirigente della Città metropolitana di Bari che mi dice - senza giri di parole - che Stefano Montagna è morto nella notte.
Ovviamente sono rimasto di ghiaccio - ha continuato De Matteo - perché Stefano non era solo un dipendente della Provincia prima e della Città Metropolitana poi, ma era uno straordinario collaboratore sempre pronto a risolvere anche i più piccoli problemi. L'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo era davvero la sua seconda casa, la sua vita . Mi sembra ancora impossibile che non ci sia più. Le sue mani preziose di ebanista serio riuscivano a far rivivere anche i mobili più rovinati, tarlati e con pezzi mancanti rovinati dal tempo e dall' incuria.
Mi mancherà tanto. Non era solo un fedele collaboratore, ma si era instaurato un rapporto genuino e onesto che posso benissimo considerarlo un vero amico. Penso che mancherà non soltanto a me».
MANCHERÀ A TANTI
È vero, Stefano Montagna mancherà tantissimo a coloro i quali lo hanno apprezzato in questi anni, imparandone a conoscere storia personale e carattere schivo. Mancherà a noi della stampa, a cui ha spesso aperto le porte di "casa sua" quando era inaccessibile ad altri, e lascerà un vuoto nelle associazioni animaliste di Giovinazzo, che con lui avevano condiviso un pezzo di strada.
Di lui resterà senza dubbio quello sguardo malinconico e dolce che ha solo chi ha imparato a spiare felicità dalla serratura della vita, restando sempre un passo indietro per non disturbare troppo.
A Stefano Montagna deve tanto tutta Giovinazzo, anche se molti non lo sapevano sino a ieri.
Ciao Stefano, figlio e cuore pulsante dell'IVE!