Chiusura Mercatone Uno, sei famiglie giovinazzesi alla disperazione
Domani vertice dei lavoratori con il Ministro Luigi Di Maio
domenica 26 maggio 2019
12.45
Le responsabilità sono tante, ma questo aspetto poco importa al momento. È tempo di dare risposte e di aiutare i lavoratori del Mercatone Uno, finiti dall'oggi al domani senza lavoro.
Nelle sedi baresi e terlizzesi lavorano sei persone di Giovinazzo, il che significa che sei famiglie hanno il cuore in gola per le loro sorti. Domani il confronto a Roma delle parti sociali con il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, pronto a far luce su quanto accaduto negli anni e nei mesi scorsi, dalla cessione alla Shernon Holding Srl, agli ultimissimi sviluppi.
Sin dal marzo scorso vi erano state interrogazioni parlamentari sulla vicenda, ma nessuno era riuscito a chiudere il cerchio, ridando serenità ai lavoratori, trovatisi poi nelle condizioni attuali di disperazione autentica.
In Puglia sono 256 i dipendenti rimasti a casa, 1.800 in tutta Italia, senza calcolare le ripercussioni sull'indotto. Un fine settimana nerissimo per tante famiglie a cui va la solidarietà della nostra redazione ed a cui daremo presto voce.
Resta l'interrogativo grandissimo su quanto sta accadendo a tante aziende italiane, schiacciate da una concorrenza non sempre leale e da un oligopolio che le sta spazzando via, talvolta con i complici silenzi di parte della politica nazionale.
Nelle sedi baresi e terlizzesi lavorano sei persone di Giovinazzo, il che significa che sei famiglie hanno il cuore in gola per le loro sorti. Domani il confronto a Roma delle parti sociali con il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, pronto a far luce su quanto accaduto negli anni e nei mesi scorsi, dalla cessione alla Shernon Holding Srl, agli ultimissimi sviluppi.
Sin dal marzo scorso vi erano state interrogazioni parlamentari sulla vicenda, ma nessuno era riuscito a chiudere il cerchio, ridando serenità ai lavoratori, trovatisi poi nelle condizioni attuali di disperazione autentica.
In Puglia sono 256 i dipendenti rimasti a casa, 1.800 in tutta Italia, senza calcolare le ripercussioni sull'indotto. Un fine settimana nerissimo per tante famiglie a cui va la solidarietà della nostra redazione ed a cui daremo presto voce.
Resta l'interrogativo grandissimo su quanto sta accadendo a tante aziende italiane, schiacciate da una concorrenza non sempre leale e da un oligopolio che le sta spazzando via, talvolta con i complici silenzi di parte della politica nazionale.