Chiara Marolla premiata dal Rotary Club Molfetta
La studentessa giovinazzese è oggi iscritta all'Università Cattolica di Milano
venerdì 28 settembre 2018
10.14
Il Rotary Club di Molfetta celebrerà questa sera, venerdì 28 settembre, la XXIII edizione del Premio "Rotary Scuola" riservato a giovani studenti che abbiano conseguito la maturità con il massimo dei voti e che in più abbiano anche un curriculum scolastico eccellente nell'ultimo triennio. L'appuntamento con la consegna dei premi è alle ore 19.00 all'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Mons. Bello", proprio a Molfetta.
Quest'anno tra i premiati ci sarà anche Chiara Marolla, studentessa giovinazzese del Liceo Linguistico Statale "Fornari" di Molfetta, oggi iscritta alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università Cattolica di Milano. Chiara ha già pensato al suo futuro nella scelta del corso di laurea, poiché è quello tarato su comunicazione e media. Il suo sogno, dice il papà Ciccio, «sarebbe lavorare un un network londinese».
A lei, che con il suo 100 su 100 con lode ha reso orgogliosi i genitori e tutti i parenti, l'augurio di poter intraprendere un strada che la porti alla piena realizzazione professionale, in un momento storico (prolungato) in cui le ambizioni dei ragazzi italiani, anche di alcune eccellenze, vengono spesso frustrati da una situazione economica in stallo.
Giovinazzo scopre di anno in anno giovani che hanno capacità intellettive, talento e caparbietà negli studi tali da poter essere esportati davvero in ogni angolo del mondo. Agli "adulti" il compito di dare risposte concrete al loro anelito di crescita culturale e realizzazione in campo lavorativo.
Quest'anno tra i premiati ci sarà anche Chiara Marolla, studentessa giovinazzese del Liceo Linguistico Statale "Fornari" di Molfetta, oggi iscritta alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università Cattolica di Milano. Chiara ha già pensato al suo futuro nella scelta del corso di laurea, poiché è quello tarato su comunicazione e media. Il suo sogno, dice il papà Ciccio, «sarebbe lavorare un un network londinese».
A lei, che con il suo 100 su 100 con lode ha reso orgogliosi i genitori e tutti i parenti, l'augurio di poter intraprendere un strada che la porti alla piena realizzazione professionale, in un momento storico (prolungato) in cui le ambizioni dei ragazzi italiani, anche di alcune eccellenze, vengono spesso frustrati da una situazione economica in stallo.
Giovinazzo scopre di anno in anno giovani che hanno capacità intellettive, talento e caparbietà negli studi tali da poter essere esportati davvero in ogni angolo del mondo. Agli "adulti" il compito di dare risposte concrete al loro anelito di crescita culturale e realizzazione in campo lavorativo.