Centrosinistra, Maria Rosaria Pugliese è la candidata sindaca di sei forze politiche

Appello a tutte le liste rimaste fuori ad unirsi

martedì 8 marzo 2022 06.00
Era nell'aria, ora è ufficiale.
La prof.ssa Maria Rosaria Pugliese è la candidata alla carica di sindaco di Giovinazzo per Articolo Uno, Giovinazzo al Centro, La Nostra Città Giovinazzo, Movimento Popolare Giovinazzese, Partito Democratico e Popolari.
Una candidatura che al momento spacca il fronte progressista in due tronconi: da una parte la preside, dall'altra il consigliere di PrimaVera Alrernativa, Daniele de Gennaro. Non vi saranno dunque primarie e quindi le sei forze che hanno sottoscritto un documento comune puntano sulla possibilità che per la prima volta sia una donna a guidare la città.
Una figura stimata negli ambienti dell'istruzione, capace di mettere insieme anime moderate e la galassia composita che ruota attorno al Partito Democratico. Ed agli amici e compagni di viaggio di PVA, Sinistra Italiana e Civica 22 si chiede un passo indietro per compattarsi e sconfiggere Michele Sollecito, sostenuto da otto liste e vicesindaco attuale.
Il quadro in vista delle elezioni comunali del 2022 (incerta ancora la data, si prospetta uno slittamento almeno a giugno se non in autunno) ormai va chiarendosi: è tempo di portare fuori dalle sezioni, dalle sedi dei movimenti idee e programmi per la Giovinazzo che sarà.
Di seguito il comunicato completo. (G.B.)


«Sarà la prof.ssa Maria Rosaria Pugliese il nostro candidato sindaco. La sua presentazione avverrà nei prossimi giorni con l'avvio della discussione collettiva del programma. A questa scelta il centro, il PD e la sinistra arrivano dopo aver rinunciato alle proprie candidature di parte, certi di proporre una sintesi che consentirà a Giovinazzo di voltare pagina. Bisognerà di nuovo rimboccarsi le maniche: riaprire la Casa di Riposo; riavviare il piano urbanistico coinvolgendo le risorse locali; mettere in sicurezza la discarica, affidata ora alle autorità baresi che, contando sull'insipienza degli attuali amministratori, hanno portato i rifiuti a Giovinazzo e tengono le risorse a Bari. Bisognerà sbloccare la vicenda della D1.1 su cui alla confusione dei magistrati si è aggiunta la malafede di un'amministrazione che da un lato affidava a un lottizzante la presidenza della commissione urbanistica e dall'altro si costituiva parte civile e chiedeva risarcimenti alle vittime di un errore giudiziario. Non dobbiamo affidare gli ingenti fondi che arriveranno con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Tommaso Depalma e alla sua ombra, Michele Sollecito. È certo che sarebbero dissipate in una sconclusionata e mal disegnata teoria di piste ciclabili che partono dal niente per giungere nel nulla. La guerra di questi giorni ci sta insegnando, ancora una volta, che a qualunque livello per evitare di giungere a scontri da cui è sempre più difficile tornare indietro, nella risoluzione delle controversie non si possono far prevalere visioni di parte rigide, intransigenti ed irrinunciabili, e che non prevedano anche l'ascolto e la comprensione delle ragioni dell'altro. E' anche per questo che abbiamo chiesto a Maria Rosaria Pugliese, una preside, una dirigente pubblica, una donna che proviene dalla società civile, dal mondo della scuola, immersa nelle realtà giovanili e non una figura di parte, al di fuori delle antitesi politiche cittadine dell'ultimo decennio di farsi carico di interpretare in prima persona una visione prospettica comune a tutte le forze di centrosinistra per l'amministrazione di Giovinazzo nei prossimi anni.
Le primarie organizzate in 20 giorni a marzo 2022, in fretta e furia, sono improponibili sia per questioni organizzative, sia perché, soprattutto, diventerebbero un'ulteriore contrapposizione e non servirebbero a costruire una vera unità politica. Agli amici di P.V.A. e Civica22, ai compagni di S.I. chiediamo di unirsi a noi, di condividere la candidatura di Maria Rosaria Pugliese.
A lei abbiamo chiesto di portarci fuori dalle contrapposizioni tra le parti impegnate a sostenere il proprio candidato. Si faccia un passo avanti nel senso di quell'etica che si vuole rappresentare e che imporrebbe un'assunzione di responsabilità, un passo avanti per la ricostituzione del campo più vasto possibile del centrosinistra».


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