"Celestina e la Luna", il nuovo spettacolo dei giovinazzesi “Senza Piume”

L’importanza dei sogni per vivere e crescere. Sipario domenica 16 gennaio alle 18 alla Cittadella degli Artisti

giovedì 13 gennaio 2022
A cura di Nicola Palmiotto
Come si fa a crescere e affrontare le sfide della vita? Semplice: basta sognare.

"Celestina e la Luna", l'ultima fatica di "Senza Piume" e Damiano Nirchio, che firma la drammaturgia e la regia dello spettacolo insieme ad Anna De Giorgio, riflette sul sogno come strumento necessario alla crescita. La pièce, che ha mosso i primi passi al quartiere Tamburi di Taranto (un luogo che non a caso rivendica il diritto di sognare) sbarca a Molfetta e domenica 16 gennaio debutta sul palcoscenico della Cittadella degli Artisti (ingresso alle 17:30, inizio spettacolo alle 18, biglietti 12,00 e 8,00 euro per under 26 e over 65, acquistabili online https://www.vivaticket.com/.../celestina-e-la-luna/169829, per info e prenotazioni (obbligatoria): info@cittadellartisti.it – Whatsapp: 3921638782).

"Celestina e la Luna", prodotta da Teatri di Bari e Crest, è portata in scena da Anna Moscatelli, Maristella Tanzi, Anna de Giorgio e Amalia Franco (scene di Bruno Soriato, costumi di Maria Martinese, maschere di Amalia Franco) e racconta la storia di una bambina con un'immaginazione senza confini, sempre persa dietro progetti inverosimili o imprese strampalate.

Ma le sue doti così speciali le costano tanta solitudine e gli sfottò anche pesanti degli altri ragazzini. Unica amica possibile, e necessaria, è Amie, un'amica immaginaria che da tempo la affianca in ogni impresa. L'ultima fissazione di Celestina è la Luna: mesi di calcoli e coloratissimi progetti dimostrano che lo spazio è a portata di mano e andare sulla luna un gioco da ragazzi. Anzi, da ragazze. Tra sogno e realtà Celestina è costretta a misurarsi con le difficoltà che la costringono ad una evidente crisi che la renderà diversa, cresciuta e consapevole dei propri mezzi e della propria identità.

La penna delicatissima di Nirchio (non è una novità) scrive per i bambini (lo spettacolo infatti è per i piccoli da 5 anni anni in su) ma parla agli adulti.