Caso Turtrurro, PVA in piazza: «Amministratori vadano a casa per dignità»

Ieri sera comizio pubblico anche sui primi mesi della nuova consigliatura

lunedì 18 settembre 2017 05.00
A cura di Gianluca Battista
Un comizio tutto all'attacco quello degli esponenti di PrimaVera Alternativa in piazza Vittorio Emanuele II, coadiuvati dal Segretario regionale di Sinistra Italiana, Nico Bavaro.

Ieri sera il Presidente Girolamo Capurso ed i Consiglieri comunali Daniele de Gennaro e Sabrina Mastroviti hanno sottolineato a più riprese le incongruenze di questi primi due mesi di Depalma bis.

Cuore degli interventi è stato quello di de Gennaro, che ha analizzato le recenti vicende riguardanti l'ormai noto caso relativo all'architetto Ezio Turturro, ex dirigente dell'Ufficio Tecnico, per cui Sindaco, ex Presidente del Consiglio comunale e cinque Assessori della ex Giunta sono stati indagati.

Daniele de Gennaro è stato chiaro: «Io sono garantista a tal punto che dopo essere stato attaccato sulla vicenda in D1.1 - ha dichiarato - giammai ho pronunciato parole offensive su persone condannate in primo grado. Ma in questo caso è in gioco ciò che il Sindaco e gli amministratori intendono fare nei rapporti con la parte tecnica.

Ed a Giovinazzo questo è un rapporto malsano, come se i dipendenti comunali ed i dirigenti dovessero appartenere ad una stessa parte politica. La differenza tra queste due componenti - ha evidenziato - è invece principio di democrazia ed è ciò che tutela noi cittadini».

Secondo l'ex candidato Sindaco della coalizione di centro-sinistra, tutto ha avuto inizio nella notte tra il 25 ed il 26 giugno scorso, quando Depalma dal palco, dopo essere stato rieletto, raccontò di voler mettere di fronte alla possibilità di «lasciare la sua scrivania» un dirigente comunale.

De Gennaro ha ricostruito i passaggi della vicenda legata a Turtrurro, ricordando come egli abbia espresso un parere negativo rispetto al sopralzo dei primi tre lotti della discarica di San Pietro Pago il 6 ottobre 2014. Il 6 novembre veniva emessa l'ordinanza sindacale di Depalma ed a fine mese il dirigente veniva rimosso dall'incarico.

Nella difesa degli amministratori pubblicata su alcune testate, secondo il Consigliere di PVA «sono state dette molte bugie. Turturro è stato spostato ad altro incarico nel novembre successivo al parere - ha ricordato - e la sentenza sulla D1.1, che lo condannava, è del febbraio 2015, mentre le motivazioni sono state rese note solo nell'agosto successivo». Se ne deduce, è il parere di de Gennaro, che vi fosse una volontà politica di spostare Turturro, nulla a che vedere con la sua condannasolo perché «aveva chiesto tempo per verificare la conformità degli atti alla legge».

Per tutta PVA, questa Amministrazione «ha mentito ai suoi elettori» e de Gennaro si è spinto oltre: «Hanno mentito anche ai nuovi Consiglieri, che dovrebbero sfiduciarli. Gliel'hanno detto - ha chiesto ironico - ai 126 candidati, a cui va la mia solidarietà, che sono stati ingannati?».

Per il Consigliere di minoranza questo procedimento è quindi solo la «punta dell'iceberg» e rappresenta «l'inizio della fine di questa Amministrazione».

Daniele de Gennaro ha poi invitato gli amministratori a dimettersi guardando all'etica più che alla giustizia: «Dovrebbero andare tutti a casa se solo avessero un po' di decenza politica», ha sentenziato.

Prima di lui Girolamo Capurso aveva sottolineato l'impegno di PrimaVera Alternativa in favore della legalità e del bene comune, «concetti che abbiamo bene a mente, perché ricercare il bene comune significa essere cittadini attivi, che non subiscano gli eventi. Politica non può essere solo funzioni e ruoli, ma deve essere confronto su opportunità», ha detto il Presidente di PVA.

Poi ha evidenziato il ruolo dell'opposizione e la bontà dell'azione dei Consiglieri eletti: «Ruolo della politica - ha puntualizzato - è quello di essere capace di cambiare, di essere vicina alle esigenze della città, ma nella legalità, senza favoritismi. Piccoli e grandi illeciti diventano malcostume, espressione di una illegalità depennata dalle coscienze. Noi non siamo così.

Daniele, Enzo e Sabrina (de Gennaro, Castrignano e Mastroviti) - ha concluso Capurso - rappresentano tutti, poiché la politica non è parzialità, non è favoritismo. La loro azione è condivisa da tutti noi e la nostra idea di società intende promuovere la legalità, che a sua volta è dignità della persona».

In piazza Vittorio Emanuele II c'era anche Nico Bavaro, Segretario regionale di Sinistra Italiana, il quale ha toccato diversi tasti tra cui la storia dell'indennità del Sindaco «che è una storia tutta da ridere, se non fosse che Giovinazzo è finita sulle cronache nazionali. Depalma non aveva raccontato che la riduzione della sua indennità di cinque anni fa non era una sua libera scelta. Si trattava, infatti, di una legge che imponeva questo per gli amministratori delle società equiparati a dipendenti e prevedeva quindi che lui non potesse prendere indennità piena.

La stessa cosa - ha rimarcato Bavaro - ha fatto la seconda volta, in virtù del cambio dell'interpretazione di quella norma. Anche cinque anni fa era così. Perché l'ha raccontata in quel modo - ha chiesto -? Dire le bugie ha portato la città ad essere messa alla berlina».

Bavaro, sulla vicenda, ha poi tirato in ballo l'Assessore alla Solidarietà, Michele Sollecito. Secondo l'esponente di SI, da parte sua c'è stata totale assenza sulla questione degli aiuti alla gente indigente, sbandierata da Depalma quasi a scavalcarlo, e lo ha attaccato direttamente: «Che fai - gli ha chiesto dal palco -, stai zitto? Io - ha chiosato - al posto suo mi sarei alzato dalla mia poltrona e me ne sarei andato!».

Per il Segretario di Sinistra Italiana, inoltre, anche la gestione degli Assessori della nuova Giunta Depalma è frutto solo di giochi politici, con Teresa Discioscia e Daniela Sala «messe sotto la campana di vetro e che dovrebbero ribellarsi». Bavaro ha poi sottolineato come la presenza della politica barese in questa città inizi ad essere «opprimente». Per lui questo soffocherebbe aspirazioni e talenti locali: «Era chiaro - ha concluso - che ci fossero da fare le scale presso piccoli e grandi potentati baresi, che soffocano questo paese, ma non pensavamo ci si spingesse fino a questo punto».

La Consigliera Sabrina Mastroviti ha invece posto l'accento sul bilancio consuntivo del 2016, evidenziando come vi siano presenti «diseconomie figlie di Depalma: solo il 3% degli 8 milioni sono stati riscossi». Vi sarebbe propaganda anche in questo, quindi, con la Mastroviti convinta anche che il Sindaco debba chiarirsi le idee sulla interrogazione del suo gruppo circa l'Expo Summer Village, svoltosi in piazza a luglio.

PVA aveva chiesto lumi sul pagamento delle occupazioni di suolo pubblico per quella manifestazione: «Depalma - ha sottolineato la Mastroviti - prima ha detto che ci sono oneri non riscossi per 1.800 euro dall'Abaco, poi ci ha detto che era stata pagata l'occupazione di suolo pubblico. Noi vogliamo sapere ancora - ha tuonato - quegli oneri sono stati versati o no? Perché è stato emesso un avviso di accertamento?».

Un duro comizio all'attacco, che avrà certamente ripercussioni sulle prossime settimane della politica giovinazzese. PVA ha deciso di attaccare e di ribadire al contempo la sua linea: nessuno sconto alla maggioranza, ma una opposizione costruttiva che guardi anche al bene della città.

Il confronto è appena cominciato.