Casa di riposo San Francesco: sempre più preoccupati i trenta dipendenti
Costituito un Comitato in attesa che l'Amministrazione pubblichi il bando di gara
lunedì 28 novembre 2016
11.47
Nonostante le rassicurazioni del Sindaco, Tommaso Depalma, continua a rimanere in preoccupante stallo la situazione della Casa di riposo per anziani San Francesco.
Lo stabile da tempo ormai recava segnali importanti di rischio sulla sua stabilità fino a decretarne la chiusura definitiva lo scorso 29 ottobre: facile capire i gravi disagi per gli anziani ospiti e per i 30 lavoratori.
Se i primi hanno trovato ricollocazione presso le proprie famiglie o presso altre strutture ricettive del circondario, delicata è la situazione degli ormai ex dipendenti della struttura: dal 29 ottobre infatti, sono stati destinatari di un licenziamento collettivo o e collocati forzatamente in regime di disoccupazione con relativa decurtazione di parte dello stipendio.
Quello che preoccupa però maggiormente i lavoratori è lo stallo della macchina amministrativa che non emana ancora il bando pubblico per l'assegnazione dei lavori, nonostante il finanziamento certo dei 2 milioni di euro erogato dalla Regione Puglia, utile a coprire integralmente le spese necessarie per rimettere a norma la struttura.
I soldi, quindi, ci sono e sono sufficienti e perderli sarebbe davvero una beffa nonché un esempio di cattiva amministrazione pubblica. Più passa il tempo e più aumenta infatti il rischio di sforare i tempi imposti dall'Ente regionale per l'assegnazione dei fondi che potrebbero addirittura essere ritirati laddove la gara non dovesse essere bandita in tempi congrui.
Ai tempi tecnici della macchina burocratica amministrativa bisognerà poi aggiungere i tempi necessari della lavorazione, stimati in 16 mesi circa. Ma non solo: dovrà poi essere subito emanato il bando per l'assegnazione della gestione della futura struttura rimessa a nuovo. Insomma è concreto il rischio che si sforino i 24 mesi di ammortizzatori sociali che coprono economicamente gli ex lavoratori.
Per tutte queste ragioni i 30 dipendenti hanno deciso la costituzione di un Comitato dei Lavoratori col fine di tutelare la loro posizione occupazionale, ma anche di sensibilizzare la città di Giovinazzo al fine di monitorare la situazione. Una situazione che necessita un'evoluzione rapida e decisa affinché la Casa di riposo San Francesco torni ad essere un bene non solo dei suoi ospiti e dei suoi dipendenti, ma ritorni bene comune della città.
Agli amministratori la possibilità di una replica.
(Nicolò Aurora)
Lo stabile da tempo ormai recava segnali importanti di rischio sulla sua stabilità fino a decretarne la chiusura definitiva lo scorso 29 ottobre: facile capire i gravi disagi per gli anziani ospiti e per i 30 lavoratori.
Se i primi hanno trovato ricollocazione presso le proprie famiglie o presso altre strutture ricettive del circondario, delicata è la situazione degli ormai ex dipendenti della struttura: dal 29 ottobre infatti, sono stati destinatari di un licenziamento collettivo o e collocati forzatamente in regime di disoccupazione con relativa decurtazione di parte dello stipendio.
Quello che preoccupa però maggiormente i lavoratori è lo stallo della macchina amministrativa che non emana ancora il bando pubblico per l'assegnazione dei lavori, nonostante il finanziamento certo dei 2 milioni di euro erogato dalla Regione Puglia, utile a coprire integralmente le spese necessarie per rimettere a norma la struttura.
I soldi, quindi, ci sono e sono sufficienti e perderli sarebbe davvero una beffa nonché un esempio di cattiva amministrazione pubblica. Più passa il tempo e più aumenta infatti il rischio di sforare i tempi imposti dall'Ente regionale per l'assegnazione dei fondi che potrebbero addirittura essere ritirati laddove la gara non dovesse essere bandita in tempi congrui.
Ai tempi tecnici della macchina burocratica amministrativa bisognerà poi aggiungere i tempi necessari della lavorazione, stimati in 16 mesi circa. Ma non solo: dovrà poi essere subito emanato il bando per l'assegnazione della gestione della futura struttura rimessa a nuovo. Insomma è concreto il rischio che si sforino i 24 mesi di ammortizzatori sociali che coprono economicamente gli ex lavoratori.
Per tutte queste ragioni i 30 dipendenti hanno deciso la costituzione di un Comitato dei Lavoratori col fine di tutelare la loro posizione occupazionale, ma anche di sensibilizzare la città di Giovinazzo al fine di monitorare la situazione. Una situazione che necessita un'evoluzione rapida e decisa affinché la Casa di riposo San Francesco torni ad essere un bene non solo dei suoi ospiti e dei suoi dipendenti, ma ritorni bene comune della città.
Agli amministratori la possibilità di una replica.
(Nicolò Aurora)