Casa di riposo San Francesco, i sindacati chiedono chiarezza
Sotto la lente di ingrandimento il possibile sgombero per assenza di autorizzazioni
lunedì 2 novembre 2015
12.16
La casa di riposo San Francesco sarebbe priva di autorizzazioni per il funzionamento e potrebbe essere sgomberata.
È questa l'estrema sintesi di un comunicato diffuso dai sindacati ConF.A.S.I. e U.S.P.P.I., che intendono tutelare i posti di lavoro al suo interno ed i degenti ospitati. Nella nota a firma dei due Segretari, il Consigliere Comunale Cosmo Damiano Stufano e Paolo Brescia, si legge: «I sindacati ConF.A.S.I. e U.S.P.P.I., alla luce del mantenimento dei livelli occupazioni all'interno della casa di riposo San Francesco di Giovinazzo e della salvaguardia dei degenti, si trovano di fronte ad un altro ostacolo da parte del Comune di Giovinazzo, che stona con il percorso della difesa dei lavoratori e degli assistiti».
«In data 29 ottobre 2015 - fanno sapere le due sigle sindacali -, il dirigente dott. Angelo Decandia ha inviato ai familiari dei degenti e, per conoscenza, alla Regione Puglia, al Sindaco, Tommaso Depalma, all'Assessore Michele Sollecito e al Segretario Generale del Comune di Giovinazzo una comunicazione con la quale lo stesso ha comunicato che la casa di riposo San Francesco è priva delle autorizzazioni al funzionamento ai sensi del Regolamento Regionale n. 4/2007. Pertanto - prosegue la missiva - dovendo procedere allo sgombero della stessa, al fine di assicurare la sicurezza e il benessere psicofisico degli anziani ospiti, è necessario ed urgente provvedere al trasferimento degli stessi presso una idonea struttura regolarmente autorizzata entro e non oltre 15 giorni».
I sindacati vanno così all'attacco dell'Amministrazione comunale, Sindaco in testa, rei di aver assicurato la cittadinanza circa il futuro della struttura. «Questa comunicazione, purtroppo - è il parere dei sindacalisti -, accelera i tempi della chiusura della casa di riposo San Francesco e stona con le assicurazioni date dal Sindaco, Tommaso Depalma, e dal Presidente (del Consiglio Comunale, ndr), Vito Favuzzi, che avevano asserito che il trasferimento degli anziani sarebbe avvenuto» solo nel caso in cui fossero giunti a Giovinazzo «i finanziamenti assicurati dalla Regione Puglia e comunque prima dell'inizio dei lavori. Certamente - è la conclusione del comunicato - questo cambio di strategia mette a rischio i lavoratori, ma crea anche disagi e malumori presso le famiglie degli assistiti».
E su quest'ultimo punto i sindacalisti assicurano di voler vigilare su quanto accadrà nei prossimi giorni, partecipando all'assemblea indetta dalla San Francesco (la società in accomandita semplice che gestisce la struttura, ndr) prevista per domani pomeriggio alle ore 17.00 e aprendo ad un incontro con l'Amministrazione comunale, i lavoratori ed i familiari dei degenti.
Una grana non da poco, se non vi dovessero essere davvero le condizioni per allontanare l'ipotesi sgombero, oppure una bolla di sapone se fossero già pronte soluzioni, come paventato invece da ambienti vicini a Palazzo di Città. Agli Amministratori la nostra esplicita richiesta di una replica che giunga in tempi brevi e che faccia chiarezza sulla vicenda.
È questa l'estrema sintesi di un comunicato diffuso dai sindacati ConF.A.S.I. e U.S.P.P.I., che intendono tutelare i posti di lavoro al suo interno ed i degenti ospitati. Nella nota a firma dei due Segretari, il Consigliere Comunale Cosmo Damiano Stufano e Paolo Brescia, si legge: «I sindacati ConF.A.S.I. e U.S.P.P.I., alla luce del mantenimento dei livelli occupazioni all'interno della casa di riposo San Francesco di Giovinazzo e della salvaguardia dei degenti, si trovano di fronte ad un altro ostacolo da parte del Comune di Giovinazzo, che stona con il percorso della difesa dei lavoratori e degli assistiti».
«In data 29 ottobre 2015 - fanno sapere le due sigle sindacali -, il dirigente dott. Angelo Decandia ha inviato ai familiari dei degenti e, per conoscenza, alla Regione Puglia, al Sindaco, Tommaso Depalma, all'Assessore Michele Sollecito e al Segretario Generale del Comune di Giovinazzo una comunicazione con la quale lo stesso ha comunicato che la casa di riposo San Francesco è priva delle autorizzazioni al funzionamento ai sensi del Regolamento Regionale n. 4/2007. Pertanto - prosegue la missiva - dovendo procedere allo sgombero della stessa, al fine di assicurare la sicurezza e il benessere psicofisico degli anziani ospiti, è necessario ed urgente provvedere al trasferimento degli stessi presso una idonea struttura regolarmente autorizzata entro e non oltre 15 giorni».
I sindacati vanno così all'attacco dell'Amministrazione comunale, Sindaco in testa, rei di aver assicurato la cittadinanza circa il futuro della struttura. «Questa comunicazione, purtroppo - è il parere dei sindacalisti -, accelera i tempi della chiusura della casa di riposo San Francesco e stona con le assicurazioni date dal Sindaco, Tommaso Depalma, e dal Presidente (del Consiglio Comunale, ndr), Vito Favuzzi, che avevano asserito che il trasferimento degli anziani sarebbe avvenuto» solo nel caso in cui fossero giunti a Giovinazzo «i finanziamenti assicurati dalla Regione Puglia e comunque prima dell'inizio dei lavori. Certamente - è la conclusione del comunicato - questo cambio di strategia mette a rischio i lavoratori, ma crea anche disagi e malumori presso le famiglie degli assistiti».
E su quest'ultimo punto i sindacalisti assicurano di voler vigilare su quanto accadrà nei prossimi giorni, partecipando all'assemblea indetta dalla San Francesco (la società in accomandita semplice che gestisce la struttura, ndr) prevista per domani pomeriggio alle ore 17.00 e aprendo ad un incontro con l'Amministrazione comunale, i lavoratori ed i familiari dei degenti.
Una grana non da poco, se non vi dovessero essere davvero le condizioni per allontanare l'ipotesi sgombero, oppure una bolla di sapone se fossero già pronte soluzioni, come paventato invece da ambienti vicini a Palazzo di Città. Agli Amministratori la nostra esplicita richiesta di una replica che giunga in tempi brevi e che faccia chiarezza sulla vicenda.