Casa di riposo, PVA: «Ecco i numeri della vergogna»

Duro attacco del movimento civico di opposizione all'Amministrazione, sotto accusa per i tanti errori commessi

martedì 9 febbraio 2021 1.09
A cura di Gianluca Battista
«C'è la propaganda. E poi ci sono i numeri! Numeri freddi, che certificano impietosamente il fallimento dell'amministrazione di Depalma, Sollecito e Depalo sui lavori della Casa di riposo San Francesco. Sono numeri orribili. Vergognosi!».
È questo l'incipit di una lunga nota di PrimaVera Alternativa che punta il dito contro un'Amministrazione ritenuta inadeguata e che avrebbe commesso numerosi errori nella gestione dei lavori nella Casa di riposo, con ripercussioni anche sui lavoratori, ancora in attesa di sviluppi e di conoscere il loro futuro.

NUMERI IMPIETOSI
I numeri sono sciorinati cadenzandoli: «- 1502, i giorni dalla pubblicazione del bando di gara (29.12.2016); - 1159, i giorni dalla sottoscrizione del contratto di appalto (07.12.2017); - 1089, i giorni dalla consegna del cantiere (15.01.2018); - 846, i giorni dalla preventivata data di ultimazione dei lavori (16.10.2018); - 467, i giorni dalla risoluzione del contratto con l'impresa aggiudicataria (30.10.2019); - 328, i giorni dalla rassicurante risposta dell'assessore Depalo ad una nostra interrogazione scritta: <> (17.03.2020). Impietosi anche i numeri sui soldi spesi: - € 530.308,12 corrisposti all'impresa aggiudicataria per un cantiere "fantasma"; - € 70.766,19 per pagare due direttori operativi, fra i quali lo stesso autore del progetto reputato "non cantierizzabile" per le oltre 100 non conformità alla normativa tecnica ed alla legge; - € 48.957,68 per la predisposizione di una variante al progetto in corso d'opera. Anni ed anni trascorsi invano, centinaia di migliaia di euro gettati al vento», è l'affondo.

GLI INTERROGATIVI
Il movimento civico guidato dal presidente Girolamo Capurso ricorda anche che quasi il 40% dei soldi sarebbero stati utilizzati per realizzare poco meno del 19% dell'opera, senza alcuna miglioria tra quelle promesse dall'azienda appaltataria. Un fallimento, secondo il movimento civico d'opposizione, che non può passare sotto silenzio.
«E dove sono finite le decine di imprese partecipanti alla gara tanto sbandierate dal nostro sindaco - si chiedono da PVA -? Perché nessuna di esse ha accettato di subentrare nel contratto dell'aggiudicataria, nonostante le rassicurazioni fornite dal sindaco ai cittadini? Per ora, l'unica certezza - si legge ancora nella nota - è che per riprendere i lavori dovranno essere prelevati ulteriori soldi dalle tasche dei Giovinazzesi, già vessati da una tassazione tra le più alte della Regione».

IL NODO LAVORATORI ED I PROBLEMI PER LE FAMIGLIE DEGLI ANZIANI
Da PrimaVera Alternativa insistono anche sul nodo lavoratori, forse uno dei più penosi:
«Buio totale anche per il futuro degli ex lavoratori della Casa di riposo, abbandonati a sé stessi, e che, nella migliore delle ipotesi di completamento dei lavori, dovranno attendere anche i tempi lunghi di un'altra gara per l'affidamento della gestione della struttura. Triste e pietoso il velo da stendere sui nostri anziani, costretti a disperdersi in altre strutture dei paesi vicini con la promessa di un rapido ritorno al loro Paese; promessa vana, resa ancor più atroce dalle sofferenze aggiunte dalla pandemia».

La chiusa fa riferimento al gennaio di 3 anni fa, quando la maggioranza a Palazzo di Città si fece immortalare ai piedi dell'immobile di via Tenente Fiorino: «Volutamente - scrivono da PVA -, non vi riproponiamo la foto indecente del 18 gennaio 2018, che ritraeva il Sindaco e tutta la sua maggioranza sorridenti dinanzi al cantiere della Casa di riposo, mentre rilasciavano dichiarazioni sprezzanti ed offensive nei nostri confronti, per aver denunciato pubblicamente il naufragio a cui si sarebbe andati certamente incontro. Perché noi, che sarebbe finita male, anzi malissimo - è l'amara conclusione -, l'avevamo previsto e detto già dal 9 gennaio 2017: 1491 giorni fa e con zero euro spesi a vuoto!».