Casa di riposo, interviene Antonio Galizia
Intanto l'Amministrazione comunale organizza un incontro con i parenti dei degenti
martedì 3 novembre 2015
10.14
Le vicende legate alla casa di riposo San Francesco sono sotto la lente di ingrandimento della cittadinanza e della politica locale. Il rischio, se non si troverà la quadratura del cerchio, è che, per mancanza di alcune autorizzazioni, si debba sgomberare la struttura entro un paio di settimane.
Sulla questione, dopo la nota dei sindacati che picchettano la struttura, è voluto intervenire anche Antonio Galizia, ex Consigliere comunale di centro-destra, il quale ha posto l'accento sulla missiva inviata alle famiglie degli ospiti dal dirigente di settore: «Ho appreso da alcuni parenti di anziani ricoverati nella casa di riposo San Francesco, che il Sindaco, Tommaso Depalma, ha inviato una lettera nella quale invita i familiari a prelevare i propri congiunti per altra sistemazione. Il Sindaco, ha disposto che entro 15 giorni gli anziani devono lasciare la struttura in questione. La missiva - sostiene Galizia - ha procurato notevole allarme, preoccupazione e disagio in tutte le famiglie interessate. Molti mi hanno confidato la loro rabbia e disperazione nel dover affrontare una situazione che sta procurando un totale sconvolgimento della loro vita».
In queste ore, però, è trapelata da Palazzo di Città la volontà di incontrare tutte la parti coinvolte a strettissimo giro, in particolar modo lavoratori e parenti degli ospiti, per risolvere un problema che va risolto a braccetto con l'Ente regionale. A tale proposito è stata indetta un'assemblea dalla San Francesco s.a.s., la società che gestisce la struttura, prevista per questo pomeriggio alle ore 17.00.
Ma Galizia resta preoccupato e rincara la dose di attacchi all'Amministrazione comunale: «Alla rabbia dei parenti e allo sconfinato sconforto degli anziani - evidenzia l'ex luogotenente dei Carabinieri - si aggiunge la disperazione dei 32 dipendenti che, con la chiusura della casa di riposo, vedono seriamente a rischio il loro posto di lavoro. Oltre ai 71 poveri anziani, anche i 32 dipendenti - ribadisce la missiva - si vedono sbattere la porta in faccia da un'Amministrazione incapace e incompetente a risolvere i problemi che affliggono Giovinazzo».
L'ex candidato Sindaco, però, non intende lasciare che la cosa scivoli via ed ha scritto: «Ho promesso tutto il mio impegno per trovare nei limiti del possibile e ho immediatamente contattato il Consigliere Regionale Gianni Stea (del Nuovo Centro Destra-Area Popolare, ndr), il quale ha promesso il suo interessamento e chiarimenti con l'Assessore Regionale alla Sanità».
«Attendiamo pazientemente - è la speranza - quali potranno essere eventuali soluzioni e se ci saranno possibilità per impedire la chiusura della Casa di riposo». Intanto, dopo aver lanciato un'altra stoccata all'Amministrazione comunale, rea, a suo avviso di non avere «pietà di poveri anziani», Galizia conclude sicuro: «Vedere anziani e lavoratori maltrattati mi fa molto male e mi impegnerò per loro coinvolgendo anche alte cariche del Governo».
Quel che è certo è che la soluzione da parte degli Amministratori cittadini dovrà arrivare in tempi rapidi e, là dove fosse possibile, anche durante l'incontro programmato per le prossime ore. La politica locale, dal canto suo, dovrà dare un contributo fattivo, evitando inutili passerelle sulla pelle di chi vive ore angoscianti. Noi vi terremo aggiornati sugli sviluppi dell'intera vicenda.
Sulla questione, dopo la nota dei sindacati che picchettano la struttura, è voluto intervenire anche Antonio Galizia, ex Consigliere comunale di centro-destra, il quale ha posto l'accento sulla missiva inviata alle famiglie degli ospiti dal dirigente di settore: «Ho appreso da alcuni parenti di anziani ricoverati nella casa di riposo San Francesco, che il Sindaco, Tommaso Depalma, ha inviato una lettera nella quale invita i familiari a prelevare i propri congiunti per altra sistemazione. Il Sindaco, ha disposto che entro 15 giorni gli anziani devono lasciare la struttura in questione. La missiva - sostiene Galizia - ha procurato notevole allarme, preoccupazione e disagio in tutte le famiglie interessate. Molti mi hanno confidato la loro rabbia e disperazione nel dover affrontare una situazione che sta procurando un totale sconvolgimento della loro vita».
In queste ore, però, è trapelata da Palazzo di Città la volontà di incontrare tutte la parti coinvolte a strettissimo giro, in particolar modo lavoratori e parenti degli ospiti, per risolvere un problema che va risolto a braccetto con l'Ente regionale. A tale proposito è stata indetta un'assemblea dalla San Francesco s.a.s., la società che gestisce la struttura, prevista per questo pomeriggio alle ore 17.00.
Ma Galizia resta preoccupato e rincara la dose di attacchi all'Amministrazione comunale: «Alla rabbia dei parenti e allo sconfinato sconforto degli anziani - evidenzia l'ex luogotenente dei Carabinieri - si aggiunge la disperazione dei 32 dipendenti che, con la chiusura della casa di riposo, vedono seriamente a rischio il loro posto di lavoro. Oltre ai 71 poveri anziani, anche i 32 dipendenti - ribadisce la missiva - si vedono sbattere la porta in faccia da un'Amministrazione incapace e incompetente a risolvere i problemi che affliggono Giovinazzo».
L'ex candidato Sindaco, però, non intende lasciare che la cosa scivoli via ed ha scritto: «Ho promesso tutto il mio impegno per trovare nei limiti del possibile e ho immediatamente contattato il Consigliere Regionale Gianni Stea (del Nuovo Centro Destra-Area Popolare, ndr), il quale ha promesso il suo interessamento e chiarimenti con l'Assessore Regionale alla Sanità».
«Attendiamo pazientemente - è la speranza - quali potranno essere eventuali soluzioni e se ci saranno possibilità per impedire la chiusura della Casa di riposo». Intanto, dopo aver lanciato un'altra stoccata all'Amministrazione comunale, rea, a suo avviso di non avere «pietà di poveri anziani», Galizia conclude sicuro: «Vedere anziani e lavoratori maltrattati mi fa molto male e mi impegnerò per loro coinvolgendo anche alte cariche del Governo».
Quel che è certo è che la soluzione da parte degli Amministratori cittadini dovrà arrivare in tempi rapidi e, là dove fosse possibile, anche durante l'incontro programmato per le prossime ore. La politica locale, dal canto suo, dovrà dare un contributo fattivo, evitando inutili passerelle sulla pelle di chi vive ore angoscianti. Noi vi terremo aggiornati sugli sviluppi dell'intera vicenda.