Casa di Riposo e lavori pubblici: Depalo fa il punto della situazione

La nostra intervista all'assessore e vicesindaco tra prospettive e polemiche

venerdì 7 febbraio 2025
A cura di Gianluca Battista
Ci sono molti temi su cui voi lettori e lettrici ci scrivete sovente. Molti di questi temi toccano il settore dei lavori pubblici e dell'urbanistica, sempre caldi perché sostanzialmente impattanti sulla vita delle persone.
Abbiamo sentito il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo, innanzitutto sulla Casa di Riposo, tema di cui non si parla volentieri nelle stanze di Palazzo di Città e poi su altri cantieri. Infine passaggi sulla viabilità rurale, al centro delle rimostranze di agricoltori ed hobbisti e sui danni a Levante.
A voi la nostra lunga chiacchierata con l'assessore.

Assessore come di consueto grazie per la sua disponibilità ad interloquire con noi ed a dare informazioni preziose per la cittadinanza. Questa volta vogliamo chiederle a che punto è il cantiere della Casa di Riposo "San Francesco". Ci sono novità in merito? Quando potremo vederla completata?
Le rispondo volentieri, anche per chiarire un po' le idee ad alcuni gruppi di opposizione che provano con il dileggio, l'offesa e la maleducazione istituzionale, non avendo argomenti politici concreti e propositivi, ad oscurare la verità e la concretezza dei fatti.
Per quanto riguarda la casa di riposo, si sta concludendo la tramezzatura interna, così come prevista nel progetto esecutivo, e la realizzazione di tutti gli impianti, mentre le facciate esterne sono pronte per accogliere il nuovo rivestimento al posto del graffiato di un tempo. Partendo dal fatto che il cantiere è stato consegnato un anno fa circa, questa ulteriore ed ennesima opera, sarà conclusa entro il 2025. Parliamo di svariati milioni di euro di lavori da sviluppare, possibili grazie a finanziamenti PNRR, regionali e comunali che, di fatto, stanno consentendo il suo adeguamento, la sua riqualificazione e la sua rinascita e senza i quali questa realtà, chiusa dalla stessa Regione Puglia perché inidonea a svolgere la sua funzione in quanto assolutamente carente rispetto alla normativa vigente, non sarebbe mai stata riaperta.
Per i soliti disfattisti innamorati dei cronoprogrammi, l'opera doveva essere conclusa in 300 giorni naturali e di effettivo continuativo lavoro. Questo dato temporale, però, non considera ritardi nella consegna dei materiali, varianti o imprevisti, che determinano il fisiologico allungamento dei tempi di lavorazione con la naturale concessione di proroghe, sempre nel rispetto di quanto possibile e previsto dai finanziamenti e dalle rendicontazioni. Terminata la parte edile si dovrà poi passare alla messa in servizio e gestione con opportuna e successiva gara pubblica.


Tanti cittadini del centro storico ci hanno scritto o ci hanno avvicinato per chiederci del cantiere per le chianche in piazza Duomo. Anche in questo caso le chiediamo a che punto siete? E soprattutto, perché i lavori sono rimasti fermi alcune settimane? Quali sono le problematiche riscontrate?
Anche l'intervento in Piazza Duomo volge al termine. Stimiamo la sua conclusione in primavera, mentre partirà entro fine mese l'ulteriore opera sulla viabilità del centro storico di più di un milione di euro. Chiedo personalmente scusa per i disagi che naturalmente i cittadini subiscono ma ci sono due modi di amministrare una Città: il primo, lasciando tutto immutato senza migliorare, riqualificare o realizzare opere che portano servizi e possibilità nuove; l'altro rimboccarsi le maniche, trovare risorse, superare le difficoltà burocratiche e quotidiane, anche imprevedibili, e mettere a terra le opere che ne cambiano in meglio il volto. Nulla può accadere senza il sacrificio di tutti.
Tornando a Piazza Duomo, abbiamo voluto ottimizzare ciò che si stava portando avanti, utilizzando lo sbancamento della pavimentazione per favorire, in accordo con AQP, la sostituzione delle tubazioni idrico-fognarie che, ormai vetuste ed ammalorate, riversavano liquami nel sottosuolo generando cattivo odore ed una contrazione dell'aspetto igienico-sanitario in quell'area del centro storico. Questo ha generato un ovvio slittamento dei tempi ma ha portato ad un incremento della qualità dell'intervento che risulta decisamente ottimizzato.
Quanto al fermo del cantiere di una decina di giorni, questo è stato determinato dalla mancanza dell'archeologo sull'area nella fase in cui era necessario rimuovere le basole storiche. Senza questa figura professionale, indispensabile ed obbligatoria, non si poteva e non si può rimuovere la pavimentazione storica. In definitiva, comprendo che tutti vorremmo raggiungere il risultato nel più breve tempo possibile, io per primo, ma per criticare servono prima le basi, la conoscenza delle norme, delle fasi e dei limiti connessi alla realtà di un cantiere.


Abbiamo scritto delle nuove torri faro al campo sportivo "De Pergola", che possiamo definire una sua "creatura". Che tempistiche ci sono per la nuova tranche di interventi? È vero che quel luogo sta per diventare a tutti gli effetti una Cittadella dello Sport multidisciplinare?
Un'altra bella notizia è che la nuova stagione sportiva partirà con il "De Pergola" rimesso ulteriormente a nuovo. Uno spazio che sta diventando, di fatto, con le ulteriori strutture in fase di realizzazione, a margine della sua totale riqualificazione, un centro sportivo. Molti, in decenni di storia cittadina, lo avevano solo sognato, pochi ci avevano creduto ma la realtà dei fatti è lì, tangibile ed evidente. Ci sarà un campo di bocce ed una struttura coperta multidisciplinare ed è in fase di realizzazione la nuova pista di atletica omologabile anche per gare in notturna. In definitiva, inutile prendersi in giro: senza questi finanziamenti, che mi onoro di aver intercettato in questi anni, non ci sarebbe stato nessun nuovo Campo sportivo e nessuna Cittadella dello Sport se teniamo in considerazione l'entità ed il costo dei lavori fatti, oltre a quelli in fase di esecuzione, insostenibili semplicemente per i bilanci comunali.

Dando ancora una volta voce ad alcuni lettori: ci sono bandi regionali in vista per le strade rurali? In altri comuni stanno realizzando interventi, voi come vi state muovendo? Quali sono le difficoltà per essere operativi?
Gli altri comuni stanno sfruttando le stesse somme provenienti dal medesimo bando e ripartite in base al numero di abitanti di ciascun ente territoriale, che sono state già da noi impiegate per riasfaltare alcune strade cittadine, sistemare porzioni di marciapiedi ed alcune buche in più punti dell'agro. Parliamo, comunque, di somme grandemente sottodimensionate rispetto al tanto che ci vorrebbe e che si dovrebbe investire sulla sicurezza stradale. Asfaltare è diventato davvero onerosissimo ed i costi dei materiali, che hanno subito un aumento consistente in questi anni, hanno determinato una decisa contrazione rispetto a questa necessaria attività. La speranza è che la Regione ne comprenda l'urgenza e l'importanza e metta a disposizione dei comuni ulteriori e più cospicue risorse per questo genere di interventi. Come sempre, ci faremo trovare pronti.

Chiudiamo con i danni a Levante dopo il maltempo e le mareggiate. Il consigliere Cortese ha presentato una interrogazione e sono tanti i cittadini che ci chiedono lumi circa il ripristino dei luoghi. Pasqua sarà un banco di prova, lo abbiamo scritto dalle nostre pagine e bisogna quindi far presto. Cosa ci può dire in merito?
Sono già stati effettuati i dovuti e tempestivi sopralluoghi per valutare la messa in sicurezza della passeggiata e sono stati rimossi i pali alimentati a rischio caduta.
Purtroppo la potenza del mare non è sempre contenibile e ciò che è accaduto - qualcuno banalizza evidenziando a rottura di qualche palo in legno di 10 cm di diametro - è di ben altra entità e pericolosità. È ancora viva nella mia memoria la porzione del lungomare di Levante, zona impianto di sollevamento, completamente crollata di qualche decennio fa. Il caso ricordato, così come le immagini di questo nuovo evento, con la pavimentazione, userei un termine forte, quasi esplosa, sono solo l'ulteriore conferma di quanto affermo.
Sono, comunque, in fase di stima i costi connessi con il ripristino della pavimentazione in cemento architettonico e dell'illuminazione dell'area del belvedere. Ma non solo.
Non abbiamo ancora il dato economico puntuale, solo dopo averlo acquisito gli uffici si adopereranno per sistemare l'area nel più breve tempo possibile.
Ciò che è accaduto deve far riflettere su più aspetti: tutto ciò che viene realizzato sul mare, come accaduto a tantissime località costiere nella medesima giornata, è fisiologicamente soggetto a deterioramento o danneggiamento. Osando, direi quasi una naturale conseguenza di questo genere di riqualificazioni, belle e molto apprezzate, ma oggettivamente fragili. Per quanto concerne la difesa ulteriore con la creazione di barriere a mare, che sono in fase di valutazione su più punti della nostra costa presso gli uffici regionali e presso l'Arpa, questi scontano, oltre all'onerosissimo costo di realizzazione, anche le leggi ambientali a tutela del mare e del suo habitat che sono utili, obbligatorie, ma poco compatibili, per tempistiche, con la tutela tempestiva delle coste e delle città stesse che lungo di esse sorgono.
Lavori Casa di Riposo
Cantiere in piazza Duomo
Pista d'atletica Campo sportivo "De Pergola"
Pista d'atletica Campo sportivo "De Pergola"
Lavori al Campo Sportivo
Danni al "Porto Vecchio"
Danni a Levante
Rimozione pali rotonda Levante