Carte clonate per il carburante, presi dai Carabinieri
Fermati un italiano ed un rumeno: prelevati, nell'ultima settimana, ben 7,7 litri di gasolio. Il video
venerdì 19 febbraio 2016
13.36
Avevano acquistato 7.700 litri di gasolio utilizzando per il pagamento carte di credito clonate.
Così, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta agli ordini del capitano Vito Ingrosso, attivati dai colleghi del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma diretti dal colonnello Francesco Ferace, il reparto dell'Arma specializzato nella lotta al falso nummario e nel contrasto alle frodi con le carte di pagamento, hanno arrestato due pregiudicati di 53 e di 46 anni, rispettivamente un italiano e un rumeno, con l'accusa di indebito utilizzo, falsificazione e ricettazione di carte di credito.
Sospetti sul territorio nazionale, in modo particolare fra le province di Bari e Taranto, erano stati i numerosi prelievi di carburante utilizzando per il pagamento carte di credito clonate, riconducibili ad un'importante catena di distribuzione di carburante, a livello internazionale, clonate su supporti magnetici di carte nazionali.
All'alba dell'altra mattina, infatti, i Carabinieri, appostati nei pressi della stazione di servizio, ubicata lungo la strada statale 16 bis, in agro di Giovinazzo, li hanno beccati con le mani nel sacco. I due, seguendo il medesimo modus operandi, giunti a bordo di una autovettura e di un Fiat Iveco, dopo aver inserito le carte di credito clonate nella colonnina del self service, hanno riempito le cisterne nascoste nel cassone del furgone, versando complessivamente 2.700 litri di gasolio.
Facile è stato a questo punto per i militari uscire allo scoperto e bloccare i due truffatori. Il furgone, con l'intero carico, unitamente ad alcune pompe di aspirazione e piccole taniche sono stati sequestrati.
Gli accertamenti eseguiti sul conto delle tessere clonate, trovate in possesso dei due, hanno permesso di appurare che nel corso dell'ultima settimana erano inoltre stati prelevati, mediante 12 operazioni effettuate presso lo stesso impianto, ulteriori 5.000 litri di carburante, per un valore complessivo di circa 6.000 euro, utilizzando una carta di acquisto carburante internazionale appartenente ad un'impresa belga e una seconda carta intestata ad un cliente olandese, che, entrambi, non avevano mai avuto a che fare con l'Italia.
Per loro la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il trasferimento nel carcere del capoluogo, in attesa del giudizio direttissimo.
Così, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta agli ordini del capitano Vito Ingrosso, attivati dai colleghi del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma diretti dal colonnello Francesco Ferace, il reparto dell'Arma specializzato nella lotta al falso nummario e nel contrasto alle frodi con le carte di pagamento, hanno arrestato due pregiudicati di 53 e di 46 anni, rispettivamente un italiano e un rumeno, con l'accusa di indebito utilizzo, falsificazione e ricettazione di carte di credito.
Sospetti sul territorio nazionale, in modo particolare fra le province di Bari e Taranto, erano stati i numerosi prelievi di carburante utilizzando per il pagamento carte di credito clonate, riconducibili ad un'importante catena di distribuzione di carburante, a livello internazionale, clonate su supporti magnetici di carte nazionali.
All'alba dell'altra mattina, infatti, i Carabinieri, appostati nei pressi della stazione di servizio, ubicata lungo la strada statale 16 bis, in agro di Giovinazzo, li hanno beccati con le mani nel sacco. I due, seguendo il medesimo modus operandi, giunti a bordo di una autovettura e di un Fiat Iveco, dopo aver inserito le carte di credito clonate nella colonnina del self service, hanno riempito le cisterne nascoste nel cassone del furgone, versando complessivamente 2.700 litri di gasolio.
Facile è stato a questo punto per i militari uscire allo scoperto e bloccare i due truffatori. Il furgone, con l'intero carico, unitamente ad alcune pompe di aspirazione e piccole taniche sono stati sequestrati.
Gli accertamenti eseguiti sul conto delle tessere clonate, trovate in possesso dei due, hanno permesso di appurare che nel corso dell'ultima settimana erano inoltre stati prelevati, mediante 12 operazioni effettuate presso lo stesso impianto, ulteriori 5.000 litri di carburante, per un valore complessivo di circa 6.000 euro, utilizzando una carta di acquisto carburante internazionale appartenente ad un'impresa belga e una seconda carta intestata ad un cliente olandese, che, entrambi, non avevano mai avuto a che fare con l'Italia.
Per loro la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il trasferimento nel carcere del capoluogo, in attesa del giudizio direttissimo.