Carolina Serrone lascia la presidenza della Pro Loco di Giovinazzo
In una lettera aperta la sua decisione. La sostituirà pro tempore Aldo Marziani
giovedì 21 marzo 2019
Carolina Serrone lascia. La notizia è una di quelle che segna un passaggio in qualche misura epocale. Carolina, come benevolmente la chiamavano gli associati, gli amici, i conoscenti, lascia la presidenza di una Pro Loco con cui si è immedesimata, cercando di fare il meglio possibile in un periodo durato due lustri.
Sue le battaglie per un Corteo Storico che fosse valorizzato (la cinquantesima edizione rinviata la potremo forse leggere nei libri di storia locale tra qualche decennio, ndr), sue le lotte per cercare di non sconvolgere lo stato dei luoghi su via Marina, con un progetto poi rientrato da parte dell'Amministrazione comunale, sua la voglia di mantenere vive le tradizioni locali a costo di sembrare impopolare.
Carolina Serrone è stata bianco o nero, poco incline sin da quando faceva politica al compromesso, ma sempre con un orecchio teso a ciò che veniva dal basso. Stimata e contestata, non ha mai rinunciato in questi 10 anni a seguire la strada intrapresa quando prese in mano una Pro Loco che troppo spesso sembrava superata nei suoi compiti da altre associazioni.
Lo stato di salute dell'Associazione di piazza Umberto I sembra buono, sebbene continui a far gola ai partiti, con nuovi percorsi di valorizzazione delle tradizioni finalmente avviati, un ritrovato dialogo con il Comitato Feste Patronali guidato da Gaetano Dagostino e rapporti più distesi, o se non altro meno conflittuali, con gli amministratori. Nella sua lettera le ragioni di un addio, nell'aria da qualche tempo. A lei i nostri auguri per un futuro sereno anche al di fuori dal ruolo che l'ha contraddistinta nell'ultimo decennio (G.B.)
«A distanza di quasi 10 anni dalla prima nomina ho rimesso nelle mani del Direttivo la Presidenza della Pro Loco, perché ritengo giusto un naturale avvicendamento , affidando la Pro Loco nelle mani del Consiglio Direttivo e del consigliere senjor Aldo Marziani che saprà traghettare tra un anno alla nuova nomina, che trova l'aspettativa di alcuni giovani che fanno ben sperare.
Un ringraziamento sincero va ai miei collaboratori che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto pur tra mille difficoltà senza far venire meno la fiducia. E sopratutto alla mia famiglia, a mio marito Antonio che si è speso per me col duro lavoro interno, e reggendo il quotidiano familiare assorbendo ansie e difficoltà. Ringrazio il Direttivo che con il riconoscimento per acclamazione di Presidente onorario ha sancito la bontà della mia gestione.
Lascio serena e fiduciosa perchè ho la percezione che il gruppo che raccoglie il nostro lavoro ha chiaro il ruolo e la prospettiva che compete ad una Pro Loco del futuro, per la quale continuerò a lavorare e spendermi compatibilmente con la mia vita privata.
Sono stati anni complessi , ma è pur vero che vi è stato un incremento del numero di associati e delle attività svolte, ridando alla Pro Loco il ruolo che le si addice, di promozione di questo territorio e di salvaguardia delle tradizioni e della storia, con bilanci esigui ma sempre attivi e traparenti. Un caro saluto»
Carolina Serrone
Sue le battaglie per un Corteo Storico che fosse valorizzato (la cinquantesima edizione rinviata la potremo forse leggere nei libri di storia locale tra qualche decennio, ndr), sue le lotte per cercare di non sconvolgere lo stato dei luoghi su via Marina, con un progetto poi rientrato da parte dell'Amministrazione comunale, sua la voglia di mantenere vive le tradizioni locali a costo di sembrare impopolare.
Carolina Serrone è stata bianco o nero, poco incline sin da quando faceva politica al compromesso, ma sempre con un orecchio teso a ciò che veniva dal basso. Stimata e contestata, non ha mai rinunciato in questi 10 anni a seguire la strada intrapresa quando prese in mano una Pro Loco che troppo spesso sembrava superata nei suoi compiti da altre associazioni.
Lo stato di salute dell'Associazione di piazza Umberto I sembra buono, sebbene continui a far gola ai partiti, con nuovi percorsi di valorizzazione delle tradizioni finalmente avviati, un ritrovato dialogo con il Comitato Feste Patronali guidato da Gaetano Dagostino e rapporti più distesi, o se non altro meno conflittuali, con gli amministratori. Nella sua lettera le ragioni di un addio, nell'aria da qualche tempo. A lei i nostri auguri per un futuro sereno anche al di fuori dal ruolo che l'ha contraddistinta nell'ultimo decennio (G.B.)
«A distanza di quasi 10 anni dalla prima nomina ho rimesso nelle mani del Direttivo la Presidenza della Pro Loco, perché ritengo giusto un naturale avvicendamento , affidando la Pro Loco nelle mani del Consiglio Direttivo e del consigliere senjor Aldo Marziani che saprà traghettare tra un anno alla nuova nomina, che trova l'aspettativa di alcuni giovani che fanno ben sperare.
Un ringraziamento sincero va ai miei collaboratori che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto pur tra mille difficoltà senza far venire meno la fiducia. E sopratutto alla mia famiglia, a mio marito Antonio che si è speso per me col duro lavoro interno, e reggendo il quotidiano familiare assorbendo ansie e difficoltà. Ringrazio il Direttivo che con il riconoscimento per acclamazione di Presidente onorario ha sancito la bontà della mia gestione.
Lascio serena e fiduciosa perchè ho la percezione che il gruppo che raccoglie il nostro lavoro ha chiaro il ruolo e la prospettiva che compete ad una Pro Loco del futuro, per la quale continuerò a lavorare e spendermi compatibilmente con la mia vita privata.
Sono stati anni complessi , ma è pur vero che vi è stato un incremento del numero di associati e delle attività svolte, ridando alla Pro Loco il ruolo che le si addice, di promozione di questo territorio e di salvaguardia delle tradizioni e della storia, con bilanci esigui ma sempre attivi e traparenti. Un caro saluto»
Carolina Serrone