Cannibalizzate e bruciate, carcasse di auto scoperte a Giovinazzo
Il ritrovamento delle Guardie Campestri a San Pietro Pago. Sul posto anche la Polizia Locale
venerdì 14 maggio 2021
14.08
Rubate, smontate e poi date alle fiamme. L'ennesima officina a cielo aperto per cannibalizzare le auto è stata portata alla luce dalle Guardie Campestri nell'agro di Giovinazzo. Tre carcasse d'auto, prive dei dati identificativi, sono state recuperate in località San Pietro Pago nei terreni che lambiscono la vecchia discarica.
Nel pomeriggio di ieri, gli uomini diretti dal capitano Alessandro Magarelli, impregnati in continui servizi di controllo del territorio rurale, in ragione dell'attuazione dei servizi di prevenzione e di repressione disposti dai vertici del Consorzio di via Gioia, hanno rinvenuto tre auto, una Fiat Punto e due Ford EcoSport, a cui erano state smontate le parti di pregio per poterle rivendere come pezzi di ricambio sul mercato clandestino. Depredate le vetture, le carcasse sono state incendiate.
Sul posto, per i rilievi di rito, è intervenuta la Polizia Locale che ha provveduto al monitoraggio dei fondi agricoli circostanti: sulle carcasse, tutte prive di numero di telaio e di targa - e ciò rende difficile l'individuazione - sono adesso in corso accertamenti resi difficoltosi dal fatto che sono completamente carbonizzate. Non si tratta, tuttavia, del primo ritrovamento: nel mese di aprile, in località San Martino, in appena due settimane, sono state ritrovate addirittura 10 auto rubate.
Le attività delle Guardie Campestri proseguiranno senza sosta anche nei prossimi giorni per cercare di riportare la legalità fra le campagne di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi, in quello che è considerato il nuovo triangolo maledetto in cui le auto, ridotte ai minimi termini, alimentano il mercato nero della vendita dei ricambi.
Nel pomeriggio di ieri, gli uomini diretti dal capitano Alessandro Magarelli, impregnati in continui servizi di controllo del territorio rurale, in ragione dell'attuazione dei servizi di prevenzione e di repressione disposti dai vertici del Consorzio di via Gioia, hanno rinvenuto tre auto, una Fiat Punto e due Ford EcoSport, a cui erano state smontate le parti di pregio per poterle rivendere come pezzi di ricambio sul mercato clandestino. Depredate le vetture, le carcasse sono state incendiate.
Sul posto, per i rilievi di rito, è intervenuta la Polizia Locale che ha provveduto al monitoraggio dei fondi agricoli circostanti: sulle carcasse, tutte prive di numero di telaio e di targa - e ciò rende difficile l'individuazione - sono adesso in corso accertamenti resi difficoltosi dal fatto che sono completamente carbonizzate. Non si tratta, tuttavia, del primo ritrovamento: nel mese di aprile, in località San Martino, in appena due settimane, sono state ritrovate addirittura 10 auto rubate.
Le attività delle Guardie Campestri proseguiranno senza sosta anche nei prossimi giorni per cercare di riportare la legalità fra le campagne di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi, in quello che è considerato il nuovo triangolo maledetto in cui le auto, ridotte ai minimi termini, alimentano il mercato nero della vendita dei ricambi.