Campagne trasformate in discariche: l'allarme di Coldiretti Puglia
Chiesto il potenziamento del controllo sul territorio da parte della Polizia Locale
sabato 24 aprile 2021
Lo smaltimento illegale dei rifiuti è diventata una delle principali attività delle ecomafie che in Puglia fa registrare il 28,7% delle infrazioni accertate nel ciclo dei rifiuti sul totale nazionale, secondo i dati dell'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti che riferisce come, sulla base degli accertamenti della magistratura, negli ultimi 20 anni in Puglia siano stati sversati, tombati o bruciati rifiuti di ogni genere.
È quanto denuncia Coldiretti Puglia che plaude all'attività delle forze dell'ordine, in riferimento al blitz dei militari della Guardia di Finanza di Foggia e i Carabinieri di Bari, con le indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, che ha portato a numerosi arresti per traffico e smaltimento illecito di rifiuti in aree non autorizzate.
«È inaccettabile che le nostre aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando un danno ingente all'imprenditore agricolo che spesso è chiamato a rimuovere i rifiuti sversati da altri, se non riesce a dimostrare di non averli prodotti», è la denuncia di Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
«Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, oltre a materiale edilizio abbandonato, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile», prosegue ancora Muraglia.
«Nel 2015 la Regione Puglia ha pubblicato un bando a favore dei Comuni - ricorda Muraglia - che aiutava le amministrazioni comunali nell'attività di rimozione e smaltimento di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche, soprattutto in campagna».
«Sarebbe opportuno che ci fossero altri provvedimenti in tale direzione, perché gli agricoltori non possono restare sommersi dai rifiuti. Così come chiediamo che venga potenziato il controllo su territori assai vasti da parte della Polizia Locale dei differenti Comuni dove il fenomeno è particolarmente allarmante», conclude Muraglia.
È quanto denuncia Coldiretti Puglia che plaude all'attività delle forze dell'ordine, in riferimento al blitz dei militari della Guardia di Finanza di Foggia e i Carabinieri di Bari, con le indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, che ha portato a numerosi arresti per traffico e smaltimento illecito di rifiuti in aree non autorizzate.
«È inaccettabile che le nostre aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando un danno ingente all'imprenditore agricolo che spesso è chiamato a rimuovere i rifiuti sversati da altri, se non riesce a dimostrare di non averli prodotti», è la denuncia di Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
«Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, oltre a materiale edilizio abbandonato, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile», prosegue ancora Muraglia.
«Nel 2015 la Regione Puglia ha pubblicato un bando a favore dei Comuni - ricorda Muraglia - che aiutava le amministrazioni comunali nell'attività di rimozione e smaltimento di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche, soprattutto in campagna».
«Sarebbe opportuno che ci fossero altri provvedimenti in tale direzione, perché gli agricoltori non possono restare sommersi dai rifiuti. Così come chiediamo che venga potenziato il controllo su territori assai vasti da parte della Polizia Locale dei differenti Comuni dove il fenomeno è particolarmente allarmante», conclude Muraglia.