Campagne senza pace
Rifiuti anche sulla strada per il Casale di Corsignano
domenica 26 ottobre 2014
8.13
Rifiuti abbandonati in campagna, ancora una volta, come troppo spesso accade. L'agro giovinazzese sembra non aver pace, tra furti, raccolti distrutti da fenomeni atmosferici ed inciviltà senza fine. Le foto che vi mostriamo sono state scattate a circa 100 metri dall'inizio della strada vicinale che parte dalla strada provinciale per Terlizzi ed arriva al Casale della Madonna di Corsignano ed alla chiesetta del Padre Eterno.
Sacchetti di immondizia contenenti plastica, vetro, carta sporca e rifiuti urbani abbandonati sul ciglio della strada. Poco più in là bottiglie di vetro, alcune datate visto lo stato d'usura, e lattine. Sempre sui muretti a secco che delimitano i poderi. Poco distanti, le coltivazioni. Ennesimo inquietante segnale di abbandono e sfregio delle nostre campagne, dopo che vi avevamo segnalato qualcosa di analogo in contrada Pappalettere e sulla strada rurale per San Pietro Pago. L'inquinamento giornaliero dei nostri fondi agricoli, per quanto silenzioso, resta una piaga da arginare, perché si va diffondendo a macchia d'olio.
Già, l'olio. A pochi metri da quella spazzatura fotografata ci sono ulivi, fonte di sostentamento e produttori di un bene che dovremmo preservare e valorizzare. A qualcuno, però, non interessa proprio questo aspetto. Le campagne, per loro, restano territorio di nessuno dove continuare a fare il proprio comodo.
Sacchetti di immondizia contenenti plastica, vetro, carta sporca e rifiuti urbani abbandonati sul ciglio della strada. Poco più in là bottiglie di vetro, alcune datate visto lo stato d'usura, e lattine. Sempre sui muretti a secco che delimitano i poderi. Poco distanti, le coltivazioni. Ennesimo inquietante segnale di abbandono e sfregio delle nostre campagne, dopo che vi avevamo segnalato qualcosa di analogo in contrada Pappalettere e sulla strada rurale per San Pietro Pago. L'inquinamento giornaliero dei nostri fondi agricoli, per quanto silenzioso, resta una piaga da arginare, perché si va diffondendo a macchia d'olio.
Già, l'olio. A pochi metri da quella spazzatura fotografata ci sono ulivi, fonte di sostentamento e produttori di un bene che dovremmo preservare e valorizzare. A qualcuno, però, non interessa proprio questo aspetto. Le campagne, per loro, restano territorio di nessuno dove continuare a fare il proprio comodo.