Borgo in Fiore, si chiude questa sera la collettiva alla Galleria K2

"Al di là dei fiori" ha attirato decine di visitatori. Al San Martin in corso

lunedì 20 maggio 2019
A cura di Marzia Morva
Il filo conduttore, l'elemento fiori in particolare, e la natura con la bellezza dei luoghi e dei cromatismi degli elementi che caratterizzano l'ambiente, sono il fulcro della collettiva di arti visive "Al di là dei fiori" a cura della Galleria d'Arte K2/ Studio Anforah sita in via Cattedrale n. 8, nel centro storico di Giovinazzo. L'iniziativa fa parte degli eventi inseriti nel concorso Giovinazzo Borgo in Fiore 2019 alla sua prima edizione.

Questa originale idea che mira a valorizzare il borgo antico di Giovinazzo nasce da Opa opa s.r.l. e dall'associazione culturale ArteFuori. La maggior parte delle attività produttive del nostro centro storico ha aderito a questo progetto oltre a molti privati lì residenti.

La Collettiva ha proposto una serie di opere in cui gli elementi naturali dominano l'opera. "Al di là dei fiori" si ispira ad un filo conduttore, un " fil rouge" che unisce i linguaggi ed i pensieri artistici e che ha favorito una occasione di incontro per gli artisti e di condividere uno spazio espositivo che ancora oggi potrà essere ammirato dalle 19.30 alle 22.00.

I fiori sono elementi cardine e/o co- protagonisti nelle opere di Anna D'Erasmo, Antonio Caramia, Carmen Alberini, Carolina Spagnoli, Caterina Manginelli, Francesco Mignacca, Leonardo Guarino, Michele Spadavecchia, Raffaella Spadavecchia, Ricarda Guantario, Rita Marziani, Rosanna Vallone, Teo Castellino.

Gli artisti hanno, inoltre, sottolineato così quel valore in più al territorio, alla nostra regione e non solo, alla bellezza della natura, del paesaggio sia di mare che di terra, il fiore abbinato al volto, il fiore che emana luce, che non è lì dipinto solo per abbellire la tela ma anche per dominarla; il fiore che snocciola un racconto e accarezza un ricordo.

Apprezzabile dunque tutta l'esposizione: Leonardo Guarino, autodidatta, proviene da Avellino, in passato ha vissuto a Giovinazzo per motivi di lavoro, e ci ha fatto scoprire la sua bella arte con tecnica di pittura su acrilico con spatola ed effetto più materico nella sua "Veduta del vecchio borgo ", in " Casolare con Iris" e in due paesaggi marini gradevoli da ammirare.

Riccarda Guantario ha proposto un astratto "Infinity love" per colpire al cuore il visitatore: un vortice al contrario fatto con petali di fiori essiccati e dipinti in una materia pittorica inglobata nell'opera, con la chiave posta al centro e l'amore soffuso che traspare. Il suo "soffione" è meraviglioso, si tratta di un primo piano di un dente di leone ricco di luce e colore.

Nella pittura olio su tela di Carolina Spagnoli c'è un richiamo all'impressionismo, a Monet con ninfee e acqua e all'americano Pollock con la sua pittura espressionista astratta.

Caterina Manginelli ha portato in mostra " Il giardino dei legami "un giardino zen interiore molto particolare utile all'uomo per elevarsi in cui i legami occupano notevole spazio. L'acquerello di Raffaella Spadavecchia è un cavallo di battaglia per l'artista che ha ritratto fiori delicati a tinte tenui con semplicità e naturalezza.

Per parlare della primavera che si fa desiderare c'è Rita Marziani, con colore a tutto tondo nello skyline del lago, natura nel paesaggio e colori splendidi nei fiori che potrebbero essere ortensie, dato il tono sfumato dal celeste al lilla chiaro. Nei ritratti di Rosanna Vallone c'è " la Primavera " con i suoi elementi che la caratterizzano attraverso una bella tavolozza.

I tulipani rossi tra le mani della donna dallo sguardo misterioso nell'opera di Carmen Alberini. Il paesaggio naturale e tipico della Puglia, una roccia di antica pietra con i suoi trulli e le case bianche sono in sospensione nell'opera stupenda di Antonio Caramia; le scalette poste nei lati permettono a tutti di salire per godere del territorio e della sua storia. I cromatismi propri dell'autunno con i suoi fiori nei paesaggi in acrilico su tela dipinti da Teo Castellino. Anna D'Erasmo dona il colore nel pieno della sua essenza con il rosso, il verde e le delicate sfumature dei papaveri.

Per dare luce alla mostra c'è Michele Spadavecchia che è andato realmente "al di là dei fiori" perché ha illuminato l'allestimento con le sue installazioni in ferro con luci in cui riusciamo a scorgere un fiore scolpito ed una piccola oltre che graziosa rosa del deserto.

Il filo conduttore, a nostro parere è stato vincente, ancora stasera dalle ore 19.30 alle ore 22.00, visitando la mostra, ci si potrà rendere conto di persona.
Il pubblico dei visitatori potrà esprimere una preferenza tra tutte le opere presentate. Quella che riceverà più consensi, alla fine della mostra, sarà esposta presso l'Hotel S.Martin di Giovinazzo secondo modalità che saranno definite.

Ed a proposito dell'ex convento delle benedettine, continuerà nel suo chiostro la mostra fotografica di Vincenzo Catalano, inaugurata sabato sera e che si concluderà il prossimo 28 maggio. L'evento è organizzato dall'associazione Culturaly.
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