Borgo in Fiore, Emanuela Casagrande in mostra al San Martin fino al 29 giugno
“Flora “ -incisioni ispirate ad un antico erbario visitabile nel chiostro delle Clarisse
martedì 25 giugno 2019
La rassegna Giovinazzo Borgo in Fiore sta proseguendo nel suo corso con una nuova proposta artistica, allestita nella suggestiva cornice dell'Hotel San Martin antico convento delle Benedettine, ha come protagonista le incisioni di Emanuela Casagrande.
L'iniziativa chiuderà il prossimo 29 giugno.
Da un'idea dell'Associazione Culturale ArteFuori è nata la mostra dell'artista di Desenzano del Garda che partecipò nel 2017 a StrArte, selezionata con il bando di gara. L'artista, classe 1965, fotografa di architettura, appassionata di quest' arte, ha presentato a Giovinazzo "Flora " -incisioni ispirate ad un antico erbario.
Quello che la Casagrande ha realizzato è il frutto di una ricerca personale non legata alla fotografia d'architettura, professione che lei svolge. La mostra di incisioni calcografiche propone, nel corridoio dello splendido hotel situato nel centro storico della nostra città, una serie di trentasei opere realizzate con l'antica tecnica dell'incisione su lastra di zinco, con l'utilizzo del torchio e delle tecniche acquaforte, acquatinta e puntasecca. Acquaforte è una tecnica utilizzata a partire dal 1509 D.C.
Le incisioni presentano una serie di piante ed erbe officinali con florescenze: la collezione d'incisioni è stata creata con i tre colori primari: giallo rosso e blu, ed è ispirata ad un erbario pregiatissimo, il "Dioscoride Napoletano", prezioso manoscritto del settimo secolo D.C., conservato presso la biblioteca nazionale di Napoli.
Sulla carta "Fabriano" originale sono stati riprodotti i soggetti selezionati dall'artista tra cui: " Lisca dei prati", " Loto", " Vitalva" " Aglio ", " Timo", "Capelvenere", " Robbia" " Crisantemo", "Aneto", " Correggiola".
Le tonalità di colore sono state modulate sulla carta con delicatezza e raffinatezza. L'allestimento, ideato e curato da Marieclaire Crasto, è essenziale: cornici senza passepartout, grazie cui emerge lo sfondo, la parete muraria di pietra antica. L'effetto cromatico dell'incisione emerge con chiarezza. La maestria artistica vien fuori nei piccoli particolari e nei fiorellini di cui le piante sono formate. L'iniziativa è per noi originale, la scelta di portare la mostra a Giovinazzo Borgo in Fiore ha creato un connubio perfetto con il tema fiore, elemento cardine del concorso che scorre in parallelo con le iniziative culturali ed enogastronomiche grazie all'idea progettuale messa in campo da Opa Opa srl e ArteFuori. Tema non banale che in questo caso rivive nell'arte e con la creatività di Emanuela Casagrande.
L'iniziativa chiuderà il prossimo 29 giugno.
Da un'idea dell'Associazione Culturale ArteFuori è nata la mostra dell'artista di Desenzano del Garda che partecipò nel 2017 a StrArte, selezionata con il bando di gara. L'artista, classe 1965, fotografa di architettura, appassionata di quest' arte, ha presentato a Giovinazzo "Flora " -incisioni ispirate ad un antico erbario.
Quello che la Casagrande ha realizzato è il frutto di una ricerca personale non legata alla fotografia d'architettura, professione che lei svolge. La mostra di incisioni calcografiche propone, nel corridoio dello splendido hotel situato nel centro storico della nostra città, una serie di trentasei opere realizzate con l'antica tecnica dell'incisione su lastra di zinco, con l'utilizzo del torchio e delle tecniche acquaforte, acquatinta e puntasecca. Acquaforte è una tecnica utilizzata a partire dal 1509 D.C.
Le incisioni presentano una serie di piante ed erbe officinali con florescenze: la collezione d'incisioni è stata creata con i tre colori primari: giallo rosso e blu, ed è ispirata ad un erbario pregiatissimo, il "Dioscoride Napoletano", prezioso manoscritto del settimo secolo D.C., conservato presso la biblioteca nazionale di Napoli.
Sulla carta "Fabriano" originale sono stati riprodotti i soggetti selezionati dall'artista tra cui: " Lisca dei prati", " Loto", " Vitalva" " Aglio ", " Timo", "Capelvenere", " Robbia" " Crisantemo", "Aneto", " Correggiola".
Le tonalità di colore sono state modulate sulla carta con delicatezza e raffinatezza. L'allestimento, ideato e curato da Marieclaire Crasto, è essenziale: cornici senza passepartout, grazie cui emerge lo sfondo, la parete muraria di pietra antica. L'effetto cromatico dell'incisione emerge con chiarezza. La maestria artistica vien fuori nei piccoli particolari e nei fiorellini di cui le piante sono formate. L'iniziativa è per noi originale, la scelta di portare la mostra a Giovinazzo Borgo in Fiore ha creato un connubio perfetto con il tema fiore, elemento cardine del concorso che scorre in parallelo con le iniziative culturali ed enogastronomiche grazie all'idea progettuale messa in campo da Opa Opa srl e ArteFuori. Tema non banale che in questo caso rivive nell'arte e con la creatività di Emanuela Casagrande.