Bonvino: «Rinuncio a candidarmi»
Il Consigliere comunale fa dietrofront: «Sereno, ma non nascondo la mia amarezza»
giovedì 2 marzo 2017
19.58
«Ho deciso di rinunciare in modo definitivo a candidarmi alle prossime amministrative. Una decisione che aleggiava da tempo nella mia mente, presa serenamente anche se non nascondo la mia amarezza».
Filippo Bonvino amareggiato fa dietrofront. E a poco più di tre mesi dal rinnovo della massima assise comunale si ritira del tutto dalla corsa. Il consigliere comunale dell'Italia dei Valori, il partito fondato dall'ex magistrato Antonio Di Pietro, colpito dalla continua emorragia di ex compagni in fuga e sempre più politicamente isolato, getta la spugna e in una nota spiega: «Credo di aver dato e fatto tutto il possibile per cambiare un certo immobilismo che da tempo aleggiava a Giovinazzo.
Su tutti i tavoli della maggioranza cittadina - scrive Bonvino - ho cercato sempre, ed a volte anche con veemenza, di portare all'attenzione dell'Amministrazione comunale i problemi della gente, ho collaborato per qualche tempo anche con una delle più spinose attività organizzate dall'Ente pubblico in risposta ai bisogni dei cittadini (i servizi sociali), cercando di far funzionare tutti gli strumenti per garantire l'assistenza alle persone in difficoltà nel modo più proficuo possibile.
In alcune circostanze ho dovuto usare anche le maniere forti per riportare ordine tra la gente insoddisfatta e con vari problemi, in altre ho vinto, in altre ancora ho perso. Oggi, nel 2017, ho visto realizzato il progetto d'illuminazione della strada provinciale 107 verso Bitonto, nei pressi della chiesa della Misericordia (l'avrò segnalato centinaia di volte), così come, finalmente, ho visto rinascere la villetta di via Cairoli.
Lascio perché non voglio e non posso più impegnarmi in prima persona: seguirò i fatti dal mio lato migliore… la strada, gli amici, quelli che ogni giorno mi pongono quesiti ed i meno fortunati cercando sempre di elaborare progetti per rendere la vita meno difficile a tutti questi soggetti. Per ora faccio gli auguri a tutti i candidati nella speranza che qualcuno possa fare quello che, giornalmente, ho realizzato in questi cinque anni.
La mia speranza, in un domani - conclude Bonvino -, è quella di potermi rivolgere ad uno di voi per le istanze dei cittadini di Giovinazzo, molte volte calpestate da lungaggini di ogni tipo e da cavilli burocratici».
Filippo Bonvino amareggiato fa dietrofront. E a poco più di tre mesi dal rinnovo della massima assise comunale si ritira del tutto dalla corsa. Il consigliere comunale dell'Italia dei Valori, il partito fondato dall'ex magistrato Antonio Di Pietro, colpito dalla continua emorragia di ex compagni in fuga e sempre più politicamente isolato, getta la spugna e in una nota spiega: «Credo di aver dato e fatto tutto il possibile per cambiare un certo immobilismo che da tempo aleggiava a Giovinazzo.
Su tutti i tavoli della maggioranza cittadina - scrive Bonvino - ho cercato sempre, ed a volte anche con veemenza, di portare all'attenzione dell'Amministrazione comunale i problemi della gente, ho collaborato per qualche tempo anche con una delle più spinose attività organizzate dall'Ente pubblico in risposta ai bisogni dei cittadini (i servizi sociali), cercando di far funzionare tutti gli strumenti per garantire l'assistenza alle persone in difficoltà nel modo più proficuo possibile.
In alcune circostanze ho dovuto usare anche le maniere forti per riportare ordine tra la gente insoddisfatta e con vari problemi, in altre ho vinto, in altre ancora ho perso. Oggi, nel 2017, ho visto realizzato il progetto d'illuminazione della strada provinciale 107 verso Bitonto, nei pressi della chiesa della Misericordia (l'avrò segnalato centinaia di volte), così come, finalmente, ho visto rinascere la villetta di via Cairoli.
Lascio perché non voglio e non posso più impegnarmi in prima persona: seguirò i fatti dal mio lato migliore… la strada, gli amici, quelli che ogni giorno mi pongono quesiti ed i meno fortunati cercando sempre di elaborare progetti per rendere la vita meno difficile a tutti questi soggetti. Per ora faccio gli auguri a tutti i candidati nella speranza che qualcuno possa fare quello che, giornalmente, ho realizzato in questi cinque anni.
La mia speranza, in un domani - conclude Bonvino -, è quella di potermi rivolgere ad uno di voi per le istanze dei cittadini di Giovinazzo, molte volte calpestate da lungaggini di ogni tipo e da cavilli burocratici».