Bonus edilizi: falsi crediti d'imposta per oltre 17 milioni, perquisizioni a Giovinazzo
Le indagini avrebbero fatto emergere l'esistenza di un sodalizio criminale, con basi logistiche a Bari e Altamura
mercoledì 19 ottobre 2022
15.40
Oltre 200 militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Bari hanno eseguito - fra Basilicata, Emilia Romagna, Puglia e Veneto - un decreto di perquisizione della Procura di Bari nei confronti di 51 persone fisiche (fra cui un 33enne residente a Giovinazzo), 7 società e nello studio di un commercialista di Bari.
L'attività investigativa trae origine da un controllo effettuato da una pattuglia della Stazione di Palo del Colle, nel corso del quale due imprenditori del settore edile sono stati trovati con numerose carte prepagate e denaro contante. I successivi approfondimenti avrebbero fatto emergere l'esistenza di un sodalizio criminale, con basi logistiche a Bari ed Altamura, dedito ad avanzare indebite richieste di accesso ai bonus edilizi per fittizi interventi di ristrutturazione immobiliare.
Sarebbe emerso il ruolo di numerose persone compiacenti, prive di capacità reddituale, che si sono prestate a comunicare, nell'apposita piattaforma informatica, crediti d'imposta per un valore di oltre 17 milioni di euro, risultati poi fittizi. Le indagini hanno accertato la falsità dei crediti d'imposta correlati ai bonus edilizi, in quanto basati su dati non veri, quali la disponibilità di beni immobili inesistenti, nonché l'esecuzione di lavori edili di rilevante entità, in realtà mai eseguiti.
Questi crediti sarebbero stati ceduti ad un intermediario abilitato e parte del denaro (circa 3,9 milioni di euro) versato su conti corrente creati ad hoc, per essere infine veicolato in ulteriori rapporti finanziari intestati ad aziende cartiere o prestanome, per nasconderne la provenienza e per impedirne il tracciamento.
L'attività investigativa trae origine da un controllo effettuato da una pattuglia della Stazione di Palo del Colle, nel corso del quale due imprenditori del settore edile sono stati trovati con numerose carte prepagate e denaro contante. I successivi approfondimenti avrebbero fatto emergere l'esistenza di un sodalizio criminale, con basi logistiche a Bari ed Altamura, dedito ad avanzare indebite richieste di accesso ai bonus edilizi per fittizi interventi di ristrutturazione immobiliare.
Sarebbe emerso il ruolo di numerose persone compiacenti, prive di capacità reddituale, che si sono prestate a comunicare, nell'apposita piattaforma informatica, crediti d'imposta per un valore di oltre 17 milioni di euro, risultati poi fittizi. Le indagini hanno accertato la falsità dei crediti d'imposta correlati ai bonus edilizi, in quanto basati su dati non veri, quali la disponibilità di beni immobili inesistenti, nonché l'esecuzione di lavori edili di rilevante entità, in realtà mai eseguiti.
Questi crediti sarebbero stati ceduti ad un intermediario abilitato e parte del denaro (circa 3,9 milioni di euro) versato su conti corrente creati ad hoc, per essere infine veicolato in ulteriori rapporti finanziari intestati ad aziende cartiere o prestanome, per nasconderne la provenienza e per impedirne il tracciamento.