Bonifica ex AFP, Depalma replica alla nota di SEL
Il primo cittadino: «Per noi la politica deve stare lontana dagli appalti»
mercoledì 27 maggio 2015
02.00
Dopo la nota di Sinistra Ecologia e Libertà sull'appalto per la preparazione alla bonfica delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi, è giunta via Facebook la risposta del Sindaco, Tommaso Depalma.
La Segreteria cittadina di SEL si chiedeva, in un comunicato diffuso anche dalla nostra testata, se con il secondo appalto non si fosse finiti «dalla padella nella brace». Il raggruppamento temporaneo di imprese vincitore, spiegavano i vendoliani, ha vinto l'appalto con un ribasso di oltre il 41% sul sull'importo delle prestazioni di 2.600.543,49 euro, posto a base di gara, ed un ribasso del 51,33% sul termine di esecuzione dell'appalto, previsto da progetto in 150 giorni. In questo caso, si chiedevano, non si potrebbe verificare un rischio di bassa qualità dei lavori effettuati?
Depalma ha risposto dal profilo Facebook di "Cittadini in Rete": «Segnalo che il tipo di gara la scelgono i dirigenti e non la politica - ha scritto il Sindaco -, e noi in questi tre anni sugli appalti siamo sempre stati al nostro posto. E così continueremo a fare. Posso solo dire - ha poi aggiunto - che il nuovo dirigente competente ha finora potuto decidere solo per il lungomare di Levante ed ha optato per una gara economicamente vantaggiosa, molto selettiva. Infatti su 21 aziende che hanno fatto i sopralluoghi hanno partecipato in 7, probabilmente le altre 14 hanno compreso che servivano puntuali competenze e organizzazione per poter competere».
Poi una precisazione: «Quanto al ribasso e accorciamento dei tempi - ha precisato il primo cittadino - l'azienda ha fornito delle giustificazioni coerenti con il bando, per questo ha avuto la concessione dei lavori. Anche se speriamo che non sia solo teoria, ma facciano bene la pratica. Infine vorrei ricordare che, essendo fondi FESR - ha chiosato Depalma -, è importante che vengano spesi quanto prima e avventurarsi in ricorsi e pastoie legali avrebbe prodotto il risultato di veder svanire le risorse ed a quel punto avremmo perso capre e cavoli».
Anche in questo caso, come accaduto per altre tematiche cittadine di grande importanza, siamo quasi certi che saranno scritte nuove puntate nel libro della politica locale.
La Segreteria cittadina di SEL si chiedeva, in un comunicato diffuso anche dalla nostra testata, se con il secondo appalto non si fosse finiti «dalla padella nella brace». Il raggruppamento temporaneo di imprese vincitore, spiegavano i vendoliani, ha vinto l'appalto con un ribasso di oltre il 41% sul sull'importo delle prestazioni di 2.600.543,49 euro, posto a base di gara, ed un ribasso del 51,33% sul termine di esecuzione dell'appalto, previsto da progetto in 150 giorni. In questo caso, si chiedevano, non si potrebbe verificare un rischio di bassa qualità dei lavori effettuati?
Depalma ha risposto dal profilo Facebook di "Cittadini in Rete": «Segnalo che il tipo di gara la scelgono i dirigenti e non la politica - ha scritto il Sindaco -, e noi in questi tre anni sugli appalti siamo sempre stati al nostro posto. E così continueremo a fare. Posso solo dire - ha poi aggiunto - che il nuovo dirigente competente ha finora potuto decidere solo per il lungomare di Levante ed ha optato per una gara economicamente vantaggiosa, molto selettiva. Infatti su 21 aziende che hanno fatto i sopralluoghi hanno partecipato in 7, probabilmente le altre 14 hanno compreso che servivano puntuali competenze e organizzazione per poter competere».
Poi una precisazione: «Quanto al ribasso e accorciamento dei tempi - ha precisato il primo cittadino - l'azienda ha fornito delle giustificazioni coerenti con il bando, per questo ha avuto la concessione dei lavori. Anche se speriamo che non sia solo teoria, ma facciano bene la pratica. Infine vorrei ricordare che, essendo fondi FESR - ha chiosato Depalma -, è importante che vengano spesi quanto prima e avventurarsi in ricorsi e pastoie legali avrebbe prodotto il risultato di veder svanire le risorse ed a quel punto avremmo perso capre e cavoli».
Anche in questo caso, come accaduto per altre tematiche cittadine di grande importanza, siamo quasi certi che saranno scritte nuove puntate nel libro della politica locale.