Blitz dei Carabinieri, bloccati in due. Erano pronti per una rapina
Militari in borghese hanno sventato un probabile colpo alla Monte dei Paschi di Siena
mercoledì 30 dicembre 2015
17.55
Due componenti della banda sono stati bloccati mentre cercavano di fuggire con un Fiat Iveco Daily 35: i militari hanno sparato alle gomme e gli hanno bloccati, prima ancora che potessero lasciare la zona dietro la banca Monte dei Paschi di Siena, con molta probabilità il vero bersaglio di un commando di rapinatori, due dei quali arrestati al termine di un blitz con scene degne di un film poliziesco poco prima dell'orario di chiusura della filiale.
Gli uomini in borghese erano appostati tra piazza Vittorio Emanuele II, via Fossato e via Papa Giovanni XXIII ed hanno deciso di uscire allo scoperto quando il furgone con due uomini a bordo (notato più volte, da questa mattina, aggirarsi nei pressi dell'istituto bancario, ndr) ha imboccato via Fossato. Il conducente non s'è fermato all'alt. Anzi, ha pigiato sul gas, tentando di investire i militari. E di fronte a quella situazione di pericolo, gli inseguitori hanno sparato.
Intanto il Fiat Iveco ha continuato a correre, ha raggiunto il centro storico ma, a causa della foratura della ruota anteriore sinistra, s'è dovuto fermare in via San Domenico Maggiore: i Carabinieri della Compagnia di Molfetta dopo aver immobilizzato i due uomini li hanno condotti in caserma. Un progetto criminoso sventato dai militari diretti dal capitano Vito Ingrosso i quali, a bordo di alcune auto civetta, li hanno bloccati.
Un pedinamento partito questa mattina (quando il furgone, di colore bianco, è stato più volte visto aggirarsi proprio nei pressi dell'istituto bancario, ndr) e terminato questo pomeriggio con l'arresto di due uomini. Entrambi sono di Bari, ma al momento le loro identità restano coperte da riserbo.
Erano alcune ore, infatti, che i vertici dell'Arma stavano alle loro calcagna. Durante alcuni servizi sul territorio, svolti questa mattina, quel Fiat Iveco Daily 35 (che montava le targhe di un'Audi A4 rubata a Bari, ma che in realtà, dall'attento esame del telaio è risultato rapinato a Giovinazzo, ndr) aveva insospettito gli investigatori. Erano stati notati più volte in città.
Per questo motivo, intorno alle ore 14.30 erano scattati appostamenti e controlli in obiettivi giudicati "sensibili", con la collaborazione degli uomini della locale Stazione. E la filiale della Monte dei Paschi di Siena era tra uno di questi siti monitorati. Il fiuto degli inquirenti ha fatto imboccare la strada giusta e alle ore 15.00, quando i militari in borghese hanno compreso che la gang era pronta ad entrare in azione hanno fatto scattare la trappola.
Gli investigatori si sono concentrati tra piazza Vittorio Emanuele II, via Fossato, via Papa Giovanni XXIII e l'intero centro storico e hanno chiuso a tenaglia le possibili vie di fuga dei rapinatori. Uomini in borghese si sono nascosti in alcune auto civetta, altri erano pronti ad intervenire per strada.
Due rapinatori sono giunti in via Fossato. Pedinati dai militari. Qui i malviventi sono arrivati senza sapere che i Carabinieri li stavano seguendo. Poi la fuga. Inutile perché gli uomini dell'Arma sono saltati addosso prima che abbiano avuto il tempo di reagire. Un episodio molto movimentato che ha attirato sul posto anche molti curiosi. «Ho udito più spari e sono uscito sul balcone - racconta un uomo -: inizialmente ho pensato che si trattasse di alcuni petardi. Appena uscito, invece, mi è stato tutto chiaro».
Il primo cittadino, Tommaso Depalma, ha inteso sottolineare con grande forza «la gratitudine ai cittadini che hanno collaborato con le forze dell'ordine. Un segnale assai importante per questa città di cui vado fiero, così come del rapporto tra l'Ente comunale e la locale Stazione dei Carabinieri e tutta la Compagnia di Molfetta. Una sinergia che deve portare i suoi frutti, come evidente in questo caso. Agli uomini in divisa - ci ha detto - va tutta la mia profondissima stima per quanto stanno facendo sul nostro territorio».
All'operazione ormai mancano soltanto gli ultimi anelli: un terzo e forse un quarto complice riusciti ad approfittare della concitazione per allontanarsi. Al vaglio degli inquirenti, che hanno trovato e sequestrato anche alcuni passamontagna, guanti e un coltello con la lama in ceramica, ci sono anche le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza. L'esame di quei video servirà come conferma all'operazione e a sostegno degli arresti, oltre che a fornire una ricostruzione puntuale delle varie fasi della tentata rapina.
La caccia ai complici, intanto, prosegue. L'ipotesi degli inquirenti, infatti, è che in zona ci fosse anche uno, forse due complici, riusciti a scappare. Dovrebbero comunque avere le ore contate: i militari stanno presidiando tutto l'hinterland barese.
Gli uomini in borghese erano appostati tra piazza Vittorio Emanuele II, via Fossato e via Papa Giovanni XXIII ed hanno deciso di uscire allo scoperto quando il furgone con due uomini a bordo (notato più volte, da questa mattina, aggirarsi nei pressi dell'istituto bancario, ndr) ha imboccato via Fossato. Il conducente non s'è fermato all'alt. Anzi, ha pigiato sul gas, tentando di investire i militari. E di fronte a quella situazione di pericolo, gli inseguitori hanno sparato.
Intanto il Fiat Iveco ha continuato a correre, ha raggiunto il centro storico ma, a causa della foratura della ruota anteriore sinistra, s'è dovuto fermare in via San Domenico Maggiore: i Carabinieri della Compagnia di Molfetta dopo aver immobilizzato i due uomini li hanno condotti in caserma. Un progetto criminoso sventato dai militari diretti dal capitano Vito Ingrosso i quali, a bordo di alcune auto civetta, li hanno bloccati.
Un pedinamento partito questa mattina (quando il furgone, di colore bianco, è stato più volte visto aggirarsi proprio nei pressi dell'istituto bancario, ndr) e terminato questo pomeriggio con l'arresto di due uomini. Entrambi sono di Bari, ma al momento le loro identità restano coperte da riserbo.
Erano alcune ore, infatti, che i vertici dell'Arma stavano alle loro calcagna. Durante alcuni servizi sul territorio, svolti questa mattina, quel Fiat Iveco Daily 35 (che montava le targhe di un'Audi A4 rubata a Bari, ma che in realtà, dall'attento esame del telaio è risultato rapinato a Giovinazzo, ndr) aveva insospettito gli investigatori. Erano stati notati più volte in città.
Per questo motivo, intorno alle ore 14.30 erano scattati appostamenti e controlli in obiettivi giudicati "sensibili", con la collaborazione degli uomini della locale Stazione. E la filiale della Monte dei Paschi di Siena era tra uno di questi siti monitorati. Il fiuto degli inquirenti ha fatto imboccare la strada giusta e alle ore 15.00, quando i militari in borghese hanno compreso che la gang era pronta ad entrare in azione hanno fatto scattare la trappola.
Gli investigatori si sono concentrati tra piazza Vittorio Emanuele II, via Fossato, via Papa Giovanni XXIII e l'intero centro storico e hanno chiuso a tenaglia le possibili vie di fuga dei rapinatori. Uomini in borghese si sono nascosti in alcune auto civetta, altri erano pronti ad intervenire per strada.
Due rapinatori sono giunti in via Fossato. Pedinati dai militari. Qui i malviventi sono arrivati senza sapere che i Carabinieri li stavano seguendo. Poi la fuga. Inutile perché gli uomini dell'Arma sono saltati addosso prima che abbiano avuto il tempo di reagire. Un episodio molto movimentato che ha attirato sul posto anche molti curiosi. «Ho udito più spari e sono uscito sul balcone - racconta un uomo -: inizialmente ho pensato che si trattasse di alcuni petardi. Appena uscito, invece, mi è stato tutto chiaro».
Il primo cittadino, Tommaso Depalma, ha inteso sottolineare con grande forza «la gratitudine ai cittadini che hanno collaborato con le forze dell'ordine. Un segnale assai importante per questa città di cui vado fiero, così come del rapporto tra l'Ente comunale e la locale Stazione dei Carabinieri e tutta la Compagnia di Molfetta. Una sinergia che deve portare i suoi frutti, come evidente in questo caso. Agli uomini in divisa - ci ha detto - va tutta la mia profondissima stima per quanto stanno facendo sul nostro territorio».
All'operazione ormai mancano soltanto gli ultimi anelli: un terzo e forse un quarto complice riusciti ad approfittare della concitazione per allontanarsi. Al vaglio degli inquirenti, che hanno trovato e sequestrato anche alcuni passamontagna, guanti e un coltello con la lama in ceramica, ci sono anche le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza. L'esame di quei video servirà come conferma all'operazione e a sostegno degli arresti, oltre che a fornire una ricostruzione puntuale delle varie fasi della tentata rapina.
La caccia ai complici, intanto, prosegue. L'ipotesi degli inquirenti, infatti, è che in zona ci fosse anche uno, forse due complici, riusciti a scappare. Dovrebbero comunque avere le ore contate: i militari stanno presidiando tutto l'hinterland barese.