Barriere architettoniche, una nota del Meetup 5 Stelle
La missiva inviata anche a Palazzo di Città
martedì 4 ottobre 2016
Il 2 ottobre molte città italiane hanno celebrato la 14^ Giornata nazionale contro le barriere architettoniche. A Giovinazzo è il nuovo Meetup 5 Stelle a porre l'accento su questo importante aspetto per la crescita dell'intera comunità. Le barriere architettoniche, infatti, rappresentano uno smacco a tutte le buone politiche a favore della disabilità.
In una missiva inviata anche a Palazzo di Città, i pentastellati scrivono: «Al fine di definire i potenziali turistici e commerciali vocazionali di un territorio, Diego Lòpez Olivares, già nel 1998, suggeriva di tenere conto di tre imprescindibili fattori: risorse locali (paesaggistico-naturali, storico-monumentali, gastronomico-artigianali e folkloristiche), infrastrutture e servizi, ed infine l'accessibilità urbana».
«Per un disabile (od anche una persona anziana con carrozzino o a deambulazione limitata o, ancora, una mamma col passeggino) - rimarcano dai 5 Stelle -, in una cittadina quale quella di Giovinazzo, ove la larghezza dei marciapiedi è risicata e quella delle sedi stradali, già limitata, è ulteriormente ridotta dal parcheggio delle auto ,[...], diventa una sorta di terno al lotto anche solo far la spesa o guardare le vetrine dei negozi della nostra piccola via Sparano (alias Via Agostino Gioia), senza invaderla. Sembra, pertanto, un po' assurdo parlare di turismo urbano accessibile».
Il Meetup poi suggerisce agli amministratori come operare per rimuovere queste barriere: «Rendere la viabilità principale del nostro centro urbano commerciale più accessibile, non dovrebbe essere più solo un dovere verso tutti i cittadini (D.M. LL.PP 14 giugno 1989, n. 236), ma potrebbe rappresentare anche un volano di sviluppo per l'economia turistica (destinando, a tal fine, una quota annuale del bilancio di esercizio). L'accessibilità per tutti - sottolinea la nota - dovrebbe essere al centro delle politiche del turismo smart e delle strategie di business, non solo come un diritto ma, anche e soprattutto, come una grande opportunità di mercato. Con il progressivo invecchiamento della popolazione tutti noi, prima o poi, avremo bisogno di usufruire dei benefici dell'accessibilità urbana. Con l'occasione, pertanto, si richiede la revisione concreta della viabilità urbana al fine di renderla rispondente e funzionale ai requisiti già esposti».
Un sasso lanciato in un ampio stagno. Una nota più che condivisibile, ben oltre gli schieramenti politici. Agli amministratori presenti e futuri, alcuni dei quali, sia nella passata Amministrazione che in questa a fine mandato, hanno dato esempio di essere sensibili al tema, il compito di dar seguito a quanto espresso in questa missiva, conciliando così lo sviluppo ed il benessere economico di Giovinazzo con le più importanti esigenze di chi, per via di una disabilità, non può continuare a sentirsi un cittadino di serie B.
In una missiva inviata anche a Palazzo di Città, i pentastellati scrivono: «Al fine di definire i potenziali turistici e commerciali vocazionali di un territorio, Diego Lòpez Olivares, già nel 1998, suggeriva di tenere conto di tre imprescindibili fattori: risorse locali (paesaggistico-naturali, storico-monumentali, gastronomico-artigianali e folkloristiche), infrastrutture e servizi, ed infine l'accessibilità urbana».
«Per un disabile (od anche una persona anziana con carrozzino o a deambulazione limitata o, ancora, una mamma col passeggino) - rimarcano dai 5 Stelle -, in una cittadina quale quella di Giovinazzo, ove la larghezza dei marciapiedi è risicata e quella delle sedi stradali, già limitata, è ulteriormente ridotta dal parcheggio delle auto ,[...], diventa una sorta di terno al lotto anche solo far la spesa o guardare le vetrine dei negozi della nostra piccola via Sparano (alias Via Agostino Gioia), senza invaderla. Sembra, pertanto, un po' assurdo parlare di turismo urbano accessibile».
Il Meetup poi suggerisce agli amministratori come operare per rimuovere queste barriere: «Rendere la viabilità principale del nostro centro urbano commerciale più accessibile, non dovrebbe essere più solo un dovere verso tutti i cittadini (D.M. LL.PP 14 giugno 1989, n. 236), ma potrebbe rappresentare anche un volano di sviluppo per l'economia turistica (destinando, a tal fine, una quota annuale del bilancio di esercizio). L'accessibilità per tutti - sottolinea la nota - dovrebbe essere al centro delle politiche del turismo smart e delle strategie di business, non solo come un diritto ma, anche e soprattutto, come una grande opportunità di mercato. Con il progressivo invecchiamento della popolazione tutti noi, prima o poi, avremo bisogno di usufruire dei benefici dell'accessibilità urbana. Con l'occasione, pertanto, si richiede la revisione concreta della viabilità urbana al fine di renderla rispondente e funzionale ai requisiti già esposti».
Un sasso lanciato in un ampio stagno. Una nota più che condivisibile, ben oltre gli schieramenti politici. Agli amministratori presenti e futuri, alcuni dei quali, sia nella passata Amministrazione che in questa a fine mandato, hanno dato esempio di essere sensibili al tema, il compito di dar seguito a quanto espresso in questa missiva, conciliando così lo sviluppo ed il benessere economico di Giovinazzo con le più importanti esigenze di chi, per via di una disabilità, non può continuare a sentirsi un cittadino di serie B.