"Bari in jazz" sbarca a Giovinazzo
Sabato sera concerto di Luca Aquino
giovedì 2 luglio 2015
16.56
Il Festival Metropolitano "Bari in Jazz" sbarca a Giovinazzo, all'interno del fitto programma dell'Estate Giovinazzese. L'evento di successo organizzato dall'Associazione Culturale Abusuan, giunto alla sua 11^ edizione, con la nascita della Città Metropolitana si presenta in una nuova veste itinerante, in giro cioè per le città di quella che prima era la Provincia di Bari con l'intento di portare innovazione nella ricerca dei suoni e valorizzazione del territorio.
Le dodici città aderenti al progetto musicale dall'8 giugno e fino al 5 luglio vivranno di una luce particolarissima per l'arrivo di musicisti, fotografi, giornalisti giunti un po' da tutto il mondo, per seguire una delle manifestazioni di punta dell'estate pugliese. Il Festival, undici anni fa è stato concepito ed ideato da cultori ed appassionati di buona musica jazz, e non solo, Koblan Amissah e la giovinazzese Sabrina Mastroviti, che con la loro particolare dedizione stanno dando conferma delle positive aspettative riposte sull'evento. Giovinazzo è tra i Comuni aderenti all'innovativo progetto musicale con un doppio concerto previsto nella serata del 4 Luglio, all'interno del cortile dell'Istituto Vittorio Emanuele II.
La nostra cittadina sarà vetrina di un'operazione musicale nuovissima ospitando alle ore 21.00 il concerto di una stella nascente del jazz italiano, il trombettista Luca Aquino, beneventano di nascita, ma ormai conosciuto a livello internazionale, definito da molti il nuovo Paolo Fresu. Luca Aquino torna a suonare nella nota rassegna jazzistica presentando il suo terzo album "overDOORS" prodotto dalla Tuk Music di Paolo Fresu. Il disco è un personale tributo alla sua rock band preferita, The Doors, di Jim Morrison. Una parte del concerto di Luca Aquino sarà trasmessa nel programma radiofonico di Rai Radio Tre "Alza il Volume".
La serata intorno alle ore 22.00 proseguirà con una raffinata esclusiva rappresentata dal concerto del duo proveniente dalla Norvegia composto dalla cantante e compositrice Kristin Asbjørnsen e dal chitarrista Olav Torget. La Asbjørnsen, specializzata in musica gospel e jazz, è una tra i più illustri artisti del panorama musicale scandinavo. È in tour in Europa per la diffusione del suo incantevole album da solista "I'll meet you in the morning". La sua musica rivela una passione per il jazz d'avanguardia con commistioni afroamericane, che è stato oggetto del libro "Il suono del Nord" di Luca Vitali che è stato presentato, sempre nell'ambito dalla rassegna metropolitana, presso la libreria Laterza.
Ma non è tutto perché a Giovinazzo, tra gli altri, saranno ospiti della rassegna musicale tre giornalisti famosi qui a recensire i concerti e a scoprire con le guide percorsi culturali ed enogastronomici: Cyril Moshkow del magazine Jazz.ru dalla Russia, Tim Dickeson del Jazz Wise Magazine di Londra e Gerard Rouy giornalista francese per Jazz Magazine e Improjazz.
Koblan Amissah, organizzatore della rassegna nonché Presidente di Abusuan ci ha trasmesso la sua grande soddisfazione: «C'è un cambiamento importante secondo me in questa edizione del Festival -ha affermato -. Va verso le persone e non vive più solo nelle dinamiche cittadine. Questo è il nuovo sistema europeo in uso in Francia che ci ha ispirato, perché lì il Festival si svolge nei quartieri e noi abbiamo dato una nuova idea con il coinvolgimento di altri comuni più piccoli. Infatti - ha chiosato - la rassegna, andando in giro, permette una perfetta fusione tra territorio e musica. La gente ha modo di ammirare le bellezze dei nostri paesi posti all'interno e sul mare che hanno un unico filo conduttore: la musica, nell'ottica di un apprezzabile aspetto multiculturale!».
Il Festival Metropolitano-Bari in Jazz conferma la sua valenza di promozione e divulgazione di produzioni discografiche speciali, anteprime a livello internazionale e promozione del territorio con percorsi enogastronomici come quelli messi in atto tra gli altri a Gioia del Colle, a Castellana Grotte, ad Alberobello e a Turi. «Quante belle e buone cose della Puglia stiamo ammirando e presentando ai musicisti e alla stampa nazionale ed internazionale - ha affermato con l'entusiasmo che la contraddistingue Sabrina Mastroviti -. Il Festival nella sua forma itinerante sta mettendo in evidenza bellezze paesaggistiche, scenari suggestivi e tante bontà da gustare».
Le dodici città aderenti al progetto musicale dall'8 giugno e fino al 5 luglio vivranno di una luce particolarissima per l'arrivo di musicisti, fotografi, giornalisti giunti un po' da tutto il mondo, per seguire una delle manifestazioni di punta dell'estate pugliese. Il Festival, undici anni fa è stato concepito ed ideato da cultori ed appassionati di buona musica jazz, e non solo, Koblan Amissah e la giovinazzese Sabrina Mastroviti, che con la loro particolare dedizione stanno dando conferma delle positive aspettative riposte sull'evento. Giovinazzo è tra i Comuni aderenti all'innovativo progetto musicale con un doppio concerto previsto nella serata del 4 Luglio, all'interno del cortile dell'Istituto Vittorio Emanuele II.
La nostra cittadina sarà vetrina di un'operazione musicale nuovissima ospitando alle ore 21.00 il concerto di una stella nascente del jazz italiano, il trombettista Luca Aquino, beneventano di nascita, ma ormai conosciuto a livello internazionale, definito da molti il nuovo Paolo Fresu. Luca Aquino torna a suonare nella nota rassegna jazzistica presentando il suo terzo album "overDOORS" prodotto dalla Tuk Music di Paolo Fresu. Il disco è un personale tributo alla sua rock band preferita, The Doors, di Jim Morrison. Una parte del concerto di Luca Aquino sarà trasmessa nel programma radiofonico di Rai Radio Tre "Alza il Volume".
La serata intorno alle ore 22.00 proseguirà con una raffinata esclusiva rappresentata dal concerto del duo proveniente dalla Norvegia composto dalla cantante e compositrice Kristin Asbjørnsen e dal chitarrista Olav Torget. La Asbjørnsen, specializzata in musica gospel e jazz, è una tra i più illustri artisti del panorama musicale scandinavo. È in tour in Europa per la diffusione del suo incantevole album da solista "I'll meet you in the morning". La sua musica rivela una passione per il jazz d'avanguardia con commistioni afroamericane, che è stato oggetto del libro "Il suono del Nord" di Luca Vitali che è stato presentato, sempre nell'ambito dalla rassegna metropolitana, presso la libreria Laterza.
Ma non è tutto perché a Giovinazzo, tra gli altri, saranno ospiti della rassegna musicale tre giornalisti famosi qui a recensire i concerti e a scoprire con le guide percorsi culturali ed enogastronomici: Cyril Moshkow del magazine Jazz.ru dalla Russia, Tim Dickeson del Jazz Wise Magazine di Londra e Gerard Rouy giornalista francese per Jazz Magazine e Improjazz.
Koblan Amissah, organizzatore della rassegna nonché Presidente di Abusuan ci ha trasmesso la sua grande soddisfazione: «C'è un cambiamento importante secondo me in questa edizione del Festival -ha affermato -. Va verso le persone e non vive più solo nelle dinamiche cittadine. Questo è il nuovo sistema europeo in uso in Francia che ci ha ispirato, perché lì il Festival si svolge nei quartieri e noi abbiamo dato una nuova idea con il coinvolgimento di altri comuni più piccoli. Infatti - ha chiosato - la rassegna, andando in giro, permette una perfetta fusione tra territorio e musica. La gente ha modo di ammirare le bellezze dei nostri paesi posti all'interno e sul mare che hanno un unico filo conduttore: la musica, nell'ottica di un apprezzabile aspetto multiculturale!».
Il Festival Metropolitano-Bari in Jazz conferma la sua valenza di promozione e divulgazione di produzioni discografiche speciali, anteprime a livello internazionale e promozione del territorio con percorsi enogastronomici come quelli messi in atto tra gli altri a Gioia del Colle, a Castellana Grotte, ad Alberobello e a Turi. «Quante belle e buone cose della Puglia stiamo ammirando e presentando ai musicisti e alla stampa nazionale ed internazionale - ha affermato con l'entusiasmo che la contraddistingue Sabrina Mastroviti -. Il Festival nella sua forma itinerante sta mettendo in evidenza bellezze paesaggistiche, scenari suggestivi e tante bontà da gustare».