Banchetto abusivo, sequestrati 200 ricci: sanzioni sino a 10mila euro
Operazione congiunta di Carabinieri, Capitaneria di Porto e Polizia Locale: il prodotto ittico è stato rigettato in mare
domenica 14 marzo 2021
Via Marconi ad angolo con via Sasso. È qui che un ambulante abusivo, ieri, aveva installato una bancarella per la vendita di ricci di mare. Tutto, ovviamente, senza una licenza. Sono 200 i ricci posti sotto sequestro: l'uomo, del posto, è stato pesantemente sanzionato. Il totale dei verbali ha raggiunto quota 10mila euro.
L'ambulante si era attrezzato con un tavolo e vari contenitori, ma si trattava di una vendita illecita, perché in assenza dei requisiti minimi a livello igienico-sanitario e senza neanche la possibilità di tracciare il prodotto ittico. Inoltre non aveva nemmeno una licenza per il commercio in forma itinerante: per questi motivi, nel corso di un controllo interforze di Carabinieri, Capitaneria di Porto e Polizia Locale, l'uomo ha subìto una stangata, a cui ha fatto seguito il sequestro dei ricci.
Le forze dell'ordine hanno accertato che la vendita dei 200 ricci, oltre il limite consentito di 50 esemplari per il pescatore non professionale, avveniva senza alcun titolo autorizzativo per la pesca e per la vendita e con l'inosservanza delle norme igienico-sanitarie per la conservazione del prodotto: l'uomo è stato multato per esercizio del commercio senza autorizzazione, occupazione abusiva di suolo pubblico e per il mancato utilizzo della mascherina. Totale: quasi 10mila euro.
Il banchetto abusivo è stato rimosso, mentre il tavolo, le sedie e i contenitori sono stati sequestrati, cosi come previsto dalla legge, così come per il pescato per cui è stata disposta la dispersione in mare. I ricci, infatti, trattandosi di un prodotto facilmente deperibile, sono stati, come prassi vuole, rigettati in Adriatico.
L'ambulante si era attrezzato con un tavolo e vari contenitori, ma si trattava di una vendita illecita, perché in assenza dei requisiti minimi a livello igienico-sanitario e senza neanche la possibilità di tracciare il prodotto ittico. Inoltre non aveva nemmeno una licenza per il commercio in forma itinerante: per questi motivi, nel corso di un controllo interforze di Carabinieri, Capitaneria di Porto e Polizia Locale, l'uomo ha subìto una stangata, a cui ha fatto seguito il sequestro dei ricci.
Le forze dell'ordine hanno accertato che la vendita dei 200 ricci, oltre il limite consentito di 50 esemplari per il pescatore non professionale, avveniva senza alcun titolo autorizzativo per la pesca e per la vendita e con l'inosservanza delle norme igienico-sanitarie per la conservazione del prodotto: l'uomo è stato multato per esercizio del commercio senza autorizzazione, occupazione abusiva di suolo pubblico e per il mancato utilizzo della mascherina. Totale: quasi 10mila euro.
Il banchetto abusivo è stato rimosso, mentre il tavolo, le sedie e i contenitori sono stati sequestrati, cosi come previsto dalla legge, così come per il pescato per cui è stata disposta la dispersione in mare. I ricci, infatti, trattandosi di un prodotto facilmente deperibile, sono stati, come prassi vuole, rigettati in Adriatico.