Avviso Fuochi di Sant'Antonio Abate: PVA bacchetta gli amministratori
Sotto la lente d'ingrandimento delle opposizioni il breve termine per presentare la domanda
sabato 21 dicembre 2024
14.00
I Fuochi di Sant'Antonio Abate rappresentano per i giovinazzesi un momento di massima condivisione. La comunità si stringe attorno ad una tradizione secolare e vive una domenica, la terza di gennaio, all'insegna del sano divertimento e del cibo di altri tempi.
L'avviso per la realizzazione ed il coordinamento di spettacoli ed eventi a corollario dei Falò è stato lanciato qualche giorno fa ed i termini per parteciparvi scadranno il 23 dicembre. Troppo poco, sostiene PrimaVera Alternativa, che riscontra opacità nella gestione della cosa pubblica e bacchetta l'assessora Cristina Piscitelli e tutta la Giunta comunale.
Di seguito il testo integrale della nota apparsa anche sui canali social (G.B.).
«Restiamo a dir poco basiti di fronte alla modalità con cui l'amministrazione Sollecito e l'Assessora Piscitelli hanno deciso di dar corso all'organizzazione della Festa di Sant'Antonio Abate 2025.
Solo per un puro caso, infatti, consultando l'albo pretorio dell'ente, siamo venuti a conoscenza della avvenuta pubblicazione in data 17 dicembre di un discutibilissimo avviso per la scelta dei soggetti a cui affidare l'organizzazione delle attività culturali, artistico - folkloristiche e turistiche da svolgersi in occasione della "Festa di Sant'Antonio Abate".
Una modalità di gestione che rivela una preoccupante mancanza di trasparenza e inclusività, che penalizza associazioni e gruppi culturali che potrebbero contribuire con idee innovative.
Infatti, nonostante l'importanza dell'evento, l'Amministrazione:
- non ha fornito alcuna pubblicità della pubblicazione dell'avviso;
- ha stabilito termini estremamente ristretti per la presentazione delle proposte: meno di una settimana (dal 17 dicembre alle ore 12 di lunedì 23 dicembre);
- non ha indicato alcun impegno di spesa, creando incertezza sulle risorse disponibili, che presumiamo restino invece note solo a pochissimi;
- non ha coinvolto gli organi istituzionali e consultivi ove sono presenti tutte le associazioni culturali, quali la Consulta Cultura e la Commissione Consiliare culturale.
Queste pratiche non solo limitano la partecipazione democratica, ma finiscono per favorire circoli ristretti di associazioni vicine all'amministrazione, che già dispongono di informazioni negate invece a tutti gli altri.
Questo modo di operare, reiterato durante le precedenti amministrazioni guidate dall'attuale "sindaco ombra" Depalma e consolidatosi negli anni, suggella la gestione poco trasparente della cosa pubblica nella nostra cittadina.
Ribadiamo la necessità di una programmazione condivisa, trasparente e inclusiva, affinché eventi di tale importanza possano beneficiare del contributo e partecipazione di tutte le realtà cittadine.
Chiediamo all'Amministrazione di correggere immediatamente il tiro e di garantire che Giovinazzo abbia una festa che sia davvero di tutti e per tutti».
L'avviso per la realizzazione ed il coordinamento di spettacoli ed eventi a corollario dei Falò è stato lanciato qualche giorno fa ed i termini per parteciparvi scadranno il 23 dicembre. Troppo poco, sostiene PrimaVera Alternativa, che riscontra opacità nella gestione della cosa pubblica e bacchetta l'assessora Cristina Piscitelli e tutta la Giunta comunale.
Di seguito il testo integrale della nota apparsa anche sui canali social (G.B.).
«Restiamo a dir poco basiti di fronte alla modalità con cui l'amministrazione Sollecito e l'Assessora Piscitelli hanno deciso di dar corso all'organizzazione della Festa di Sant'Antonio Abate 2025.
Solo per un puro caso, infatti, consultando l'albo pretorio dell'ente, siamo venuti a conoscenza della avvenuta pubblicazione in data 17 dicembre di un discutibilissimo avviso per la scelta dei soggetti a cui affidare l'organizzazione delle attività culturali, artistico - folkloristiche e turistiche da svolgersi in occasione della "Festa di Sant'Antonio Abate".
Una modalità di gestione che rivela una preoccupante mancanza di trasparenza e inclusività, che penalizza associazioni e gruppi culturali che potrebbero contribuire con idee innovative.
Infatti, nonostante l'importanza dell'evento, l'Amministrazione:
- non ha fornito alcuna pubblicità della pubblicazione dell'avviso;
- ha stabilito termini estremamente ristretti per la presentazione delle proposte: meno di una settimana (dal 17 dicembre alle ore 12 di lunedì 23 dicembre);
- non ha indicato alcun impegno di spesa, creando incertezza sulle risorse disponibili, che presumiamo restino invece note solo a pochissimi;
- non ha coinvolto gli organi istituzionali e consultivi ove sono presenti tutte le associazioni culturali, quali la Consulta Cultura e la Commissione Consiliare culturale.
Queste pratiche non solo limitano la partecipazione democratica, ma finiscono per favorire circoli ristretti di associazioni vicine all'amministrazione, che già dispongono di informazioni negate invece a tutti gli altri.
Questo modo di operare, reiterato durante le precedenti amministrazioni guidate dall'attuale "sindaco ombra" Depalma e consolidatosi negli anni, suggella la gestione poco trasparente della cosa pubblica nella nostra cittadina.
Ribadiamo la necessità di una programmazione condivisa, trasparente e inclusiva, affinché eventi di tale importanza possano beneficiare del contributo e partecipazione di tutte le realtà cittadine.
Chiediamo all'Amministrazione di correggere immediatamente il tiro e di garantire che Giovinazzo abbia una festa che sia davvero di tutti e per tutti».