Auto rubate a Giovinazzo, smontate ad Andria
Quattro persone arrestate dai Carabinieri. I pezzi di ricambio finivano a Cerignola
sabato 23 maggio 2015
10.03
Dopo averle rubate e smontate erano pronti a rivendere i pezzi sul mercato nero, ma sono stati sorpresi presso un autodemolitore abusivo di Cerignola ed arrestati.
È quanto scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Andria che, la scorsa notte, hanno smantellato una banda criminale composta da 4 persone, tutte rinchiuse presso la casa circondariale di Foggia. Si tratta di Gianfranco Daprile, 41enne di Cerignola, gestore della ditta di autodemolizioni, del 45enne romeno Vas Laslo e del polacco 35enne Waldemar Jankowshi, residenti a Cerignola, oltre a Gregorio Rella, 40enne di Andria. Tutti rispondono di ricettazione.
L'attività è partita nel corso di un servizio finalizzato a contrastare proprio i furti di auto. I militari del Nucleo Radiomobile, infatti, sono riusciti ad intercettare un furgone Iveco, condotto dal 40enne, all'interno di una ditta di autodemolizioni in via Manfredonia a Cerignola dove i due stranieri e il gestore dell'autodemolizioni stavano scaricando numerosi parti di auto già caricate nell'autocarro.
I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che la refurtiva era stata prelevata da un appezzamento di terra in contrada Paparicotta ad Andria dove i Carabinieri della locale Compagnia hanno trovato le scocche di due autovetture completamente cannibalizzate. I successivi accertamenti hanno infatti permesso di appurare che i due mezzi (una Opel Mokka e una Volkswagen Tiguan), entrambi di recente immatricolazione, erano stati rubati rispettivamente a Terlizzi e a Giovinazzo alcuni giorni addietro.
L'intera area adibita ad autodemolizioni abusiva pari a circa 1.000 metri quadri è stata sottoposta a sequestro giudiziario unitamente al furgone Iveco e agli innumerevoli componenti di veicoli (sportelli con gli adesivi identificativi asportati, altri con il vetro del finestrino frantumato o con serratura di apertura divelta) la cui provenienza è in fase di accertamento.
Con questa operazione, l'Arma dei Carabinieri ritiene di aver scoperto un grosso centro attrezzato per smontare auto, soprattutto di grossa cilindrata, rubate in terra di Bari ed inflitto un duro colpo al fenomeno del furto di auto. Una vera e propria banda di "demolition men", formata italiani e stranieri, che ha imperversato sul territorio. Per loro, adesso, si sono aperte le porte del carcere.
Le indagini degli investigatori comunque proseguiranno. Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella allarmante secondo cui sarebbero proprio i titolari di alcune autodemolizioni della zona ad acquistare dalle bande di predoni i pezzi di ricambio ricavati dalle auto rubate. Alcuni addirittura prenderebbero la strada del mercato estero attraverso una delle migliaia di reti illecite di vendita costituitesi negli ultimi anni con ingenti profitti per la criminalità.
È quanto scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Andria che, la scorsa notte, hanno smantellato una banda criminale composta da 4 persone, tutte rinchiuse presso la casa circondariale di Foggia. Si tratta di Gianfranco Daprile, 41enne di Cerignola, gestore della ditta di autodemolizioni, del 45enne romeno Vas Laslo e del polacco 35enne Waldemar Jankowshi, residenti a Cerignola, oltre a Gregorio Rella, 40enne di Andria. Tutti rispondono di ricettazione.
L'attività è partita nel corso di un servizio finalizzato a contrastare proprio i furti di auto. I militari del Nucleo Radiomobile, infatti, sono riusciti ad intercettare un furgone Iveco, condotto dal 40enne, all'interno di una ditta di autodemolizioni in via Manfredonia a Cerignola dove i due stranieri e il gestore dell'autodemolizioni stavano scaricando numerosi parti di auto già caricate nell'autocarro.
I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che la refurtiva era stata prelevata da un appezzamento di terra in contrada Paparicotta ad Andria dove i Carabinieri della locale Compagnia hanno trovato le scocche di due autovetture completamente cannibalizzate. I successivi accertamenti hanno infatti permesso di appurare che i due mezzi (una Opel Mokka e una Volkswagen Tiguan), entrambi di recente immatricolazione, erano stati rubati rispettivamente a Terlizzi e a Giovinazzo alcuni giorni addietro.
L'intera area adibita ad autodemolizioni abusiva pari a circa 1.000 metri quadri è stata sottoposta a sequestro giudiziario unitamente al furgone Iveco e agli innumerevoli componenti di veicoli (sportelli con gli adesivi identificativi asportati, altri con il vetro del finestrino frantumato o con serratura di apertura divelta) la cui provenienza è in fase di accertamento.
Con questa operazione, l'Arma dei Carabinieri ritiene di aver scoperto un grosso centro attrezzato per smontare auto, soprattutto di grossa cilindrata, rubate in terra di Bari ed inflitto un duro colpo al fenomeno del furto di auto. Una vera e propria banda di "demolition men", formata italiani e stranieri, che ha imperversato sul territorio. Per loro, adesso, si sono aperte le porte del carcere.
Le indagini degli investigatori comunque proseguiranno. Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella allarmante secondo cui sarebbero proprio i titolari di alcune autodemolizioni della zona ad acquistare dalle bande di predoni i pezzi di ricambio ricavati dalle auto rubate. Alcuni addirittura prenderebbero la strada del mercato estero attraverso una delle migliaia di reti illecite di vendita costituitesi negli ultimi anni con ingenti profitti per la criminalità.