Auto rubata a Giovinazzo trovata cannibalizzata in agro di Andria
Il furto era avvenuto il 7 gennaio scorso in via Ten.Frascolla. Con essa altre sette vetture
giovedì 8 marzo 2018
Era stata rubata in via Tenente Frascolla, a Giovinazzo, il 7 gennaio scorso, la Opel Corsa (in foto) trovata cannibalizzata nell'agro di Andria, in una zona impervia in contrada Pantalone Sotto, non molto distante dal Santuario del Santissimo Salvatore. Con essa è stata rinvenuta anche la scocca di una Opel Zafira, rubata nello stesso periodo a Bitonto. Più su, accanto ad un villino semidiroccato nei pressi di una collinetta, ci sono altre sei vetture completamente distrutte.
A condurre gli sfortunati proprietari al recupero di ciò che resta delle proprie auto, ci ha pensato la squadra speciale del Comando di Polizia Locale di Andria, coordinata dal Maresciallo Tessel. Le due automobili si trovavano nei pressi di un boschetto, immerse nella vegetazione, non distanti da un dirupo.
La Polizia Locale di Andria ha ricostruito l'accaduto: i furti avvengono in genere nei comuni limitrofi a Bitonto e gli autori sono spesso giovani del posto, poco più che 20enni, che incassano così circa 600 euro per rubarle. Poi le auto vengono trasportate in agro di Andria, dove notte tempo vengono tagliate e cannibalizzate (per altri 600 euro) di tutto ciò che può servire ed i pezzi di ricambio, spesso, finiscono sul mercato nero cerignolano.
Le organizzazioni sono ormai professionali, agganciate ai clan malavitosi e nulla è lasciato al caso. Alcuni dati ufficiosi riferiti al 2017 raccontano di circa 700 vetture ritrovate in quelle condizioni nelle sole campagne andriesi. Per questo il Comando di Polizia Locale si è dotato di squadre ad hoc, impegnate in questa triste conta.
A Giovinazzo, negli ultimi mesi, sono state rubate decine di autovetture, molte delle quali Opel, Renault e Ford, finite inevitabilmente in quel giro, che Carabinieri e Polizia di Stato stanno cercando di contrastare. Compito difficile e partita impari, però, se si considera la rapidità dei furti e la capacità di lavorare immediatamente nell'agro per tagliare motore, pezzi elettronici, sportelli e tutto ciò che è utile a questo vile commercio.
A condurre gli sfortunati proprietari al recupero di ciò che resta delle proprie auto, ci ha pensato la squadra speciale del Comando di Polizia Locale di Andria, coordinata dal Maresciallo Tessel. Le due automobili si trovavano nei pressi di un boschetto, immerse nella vegetazione, non distanti da un dirupo.
La Polizia Locale di Andria ha ricostruito l'accaduto: i furti avvengono in genere nei comuni limitrofi a Bitonto e gli autori sono spesso giovani del posto, poco più che 20enni, che incassano così circa 600 euro per rubarle. Poi le auto vengono trasportate in agro di Andria, dove notte tempo vengono tagliate e cannibalizzate (per altri 600 euro) di tutto ciò che può servire ed i pezzi di ricambio, spesso, finiscono sul mercato nero cerignolano.
Le organizzazioni sono ormai professionali, agganciate ai clan malavitosi e nulla è lasciato al caso. Alcuni dati ufficiosi riferiti al 2017 raccontano di circa 700 vetture ritrovate in quelle condizioni nelle sole campagne andriesi. Per questo il Comando di Polizia Locale si è dotato di squadre ad hoc, impegnate in questa triste conta.
A Giovinazzo, negli ultimi mesi, sono state rubate decine di autovetture, molte delle quali Opel, Renault e Ford, finite inevitabilmente in quel giro, che Carabinieri e Polizia di Stato stanno cercando di contrastare. Compito difficile e partita impari, però, se si considera la rapidità dei furti e la capacità di lavorare immediatamente nell'agro per tagliare motore, pezzi elettronici, sportelli e tutto ciò che è utile a questo vile commercio.