Assemblea delle Politiche Sociali ed Educative, la Uil: «Non ci hanno invitati»
Al convegno in programma in Sala San Felice, assenti Cgil, Cisl e Uil
martedì 17 ottobre 2017
15.55
Al via la terza edizione di "Una città coesa", l'Assemblea cittadina sulle Politiche sociali. L'evento, giunto alla terza edizione, si terrà da quest'oggi in Sala San Felice a partire dalle 18.30, come da noi riportato in un altro articolo. Ci saranno tutti. Politici, amministratori; e ancora associazioni che operano in ogni ambito del sociale. Tutti, ma non i sindacati confederali dei lavoratori.
A interrogarsi su questa assenza è l'Unione Italiana del Lavoro in un comunicato firmato dalla camera sindacale di via Balilla: «Apprendiamo da note di stampa che da martedì 17 ottobre si terrà a Giovinazzo la III Assemblea delle Politiche Sociali ed Educative, organizzata dall'Assessorato alle Politiche Sociali.
Ebbene ci domandiamo come si possa pensare di organizzare un evento di tal genere senza invitare i sindacati presenti sul territorio, che rappresentano il primo avamposto nell'informare e soprattutto garantire ai cittadini le essenziali prestazioni fiscali, sociali e tributarie, con particolare riferimento alle fasce di popolazione più svantaggiate.
Che suppliscono spesso alle inefficienze degli uffici pubblici - sottolineano dalla UIL - come nel caso dell'invio delle domande di Cantieri di cittadinanza o di Reddito di Dignità (RED), onere ricaduto proprio sui sindacati quando invece l'Amministrazione Comunale avrebbe potuto provvedere direttamente all'invio delle domande tramite lo sportello di segretariato sociale, come avvenuto in altri Comuni.
Sarebbe stato opportuno e doveroso per l'appunto invitare i sindacati - si legge ancora nella nota - per favorire il dialogo tra tutti gli operatori del settore, magari anche dando voce a pensieri diversi rispetto alle attuali linee politiche ma in ogni caso volti al miglioramento dell'erogazione dei servizi sociali a favore dei cittadini.
Invito che sarebbe comunque d'obbligo - è l'ultima sottolineatura -, secondo quanto previsto all'art. 3 del Regolamento comunale degli istituti di partecipazione popolare volto a disciplinare la partecipazione delle libere forme associative, il quale prevede che siano comprese anche le "associazioni sindacali dei lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati"».
A interrogarsi su questa assenza è l'Unione Italiana del Lavoro in un comunicato firmato dalla camera sindacale di via Balilla: «Apprendiamo da note di stampa che da martedì 17 ottobre si terrà a Giovinazzo la III Assemblea delle Politiche Sociali ed Educative, organizzata dall'Assessorato alle Politiche Sociali.
Ebbene ci domandiamo come si possa pensare di organizzare un evento di tal genere senza invitare i sindacati presenti sul territorio, che rappresentano il primo avamposto nell'informare e soprattutto garantire ai cittadini le essenziali prestazioni fiscali, sociali e tributarie, con particolare riferimento alle fasce di popolazione più svantaggiate.
Che suppliscono spesso alle inefficienze degli uffici pubblici - sottolineano dalla UIL - come nel caso dell'invio delle domande di Cantieri di cittadinanza o di Reddito di Dignità (RED), onere ricaduto proprio sui sindacati quando invece l'Amministrazione Comunale avrebbe potuto provvedere direttamente all'invio delle domande tramite lo sportello di segretariato sociale, come avvenuto in altri Comuni.
Sarebbe stato opportuno e doveroso per l'appunto invitare i sindacati - si legge ancora nella nota - per favorire il dialogo tra tutti gli operatori del settore, magari anche dando voce a pensieri diversi rispetto alle attuali linee politiche ma in ogni caso volti al miglioramento dell'erogazione dei servizi sociali a favore dei cittadini.
Invito che sarebbe comunque d'obbligo - è l'ultima sottolineatura -, secondo quanto previsto all'art. 3 del Regolamento comunale degli istituti di partecipazione popolare volto a disciplinare la partecipazione delle libere forme associative, il quale prevede che siano comprese anche le "associazioni sindacali dei lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati"».