Aspettando i Fuochi di Sant’Antonio Abate
Ieri sera la vigilia della festa con banditore, street band, artisti di strada e il concerto in piazza
domenica 19 gennaio 2020
9.33
C'è come sempre tanta attesa per la serata di oggi, contraddistinta dal rinnovo di una tradizione che rappresenta da sempre il clou dell'inverno giovinazzese.
I Falò di Sant'Antonio Abate verranno accesi solo da questo pomeriggio, ma già da ieri all'imbrunire la città ha cominciato a vivere la festa con il programma messo a punto dall'Associazione Culturaly, presieduta da Ester Monacelli, che si è aggiudicata l'organizzazione dell'evento 2020.
Il primo momento è stato l'arrivo in Piazza Vittorio Emanuele II del "Trofeo senza fine" del centenario, giunto in città per celebrare la Tappa del Giro d'Italia che partirà il prossimo 17 maggio da Giovinazzo; la spirale in metallo e oro, su cui sono incisi i nomi dei più grandi ciclisti della storia, sarà in esposizione anche oggi e continuerà ad attirare tanti curiosi e passanti, oltre che amanti delle due ruote.
In concomitanza, ai piedi del Municipio, c'è stata l'apertura del "Borgo del Fuoco" a cura del SER Molfetta, che ha offerto pettole calde e vino rosso per tutta la sera, accanto allo stand dei prodotti della Città di Guastalla, gemellata con la nostra.
Il banditore, le trombe e i tamburi dell'Associazione Socio-Culturale Brancaleone di Barletta hanno girato la città per dare ufficialmente il via alla festa, mentre la street band Route 99 ha portato la consueta allegria.
Artisti di strada hanno quindi deliziato grandi e piccini con spettacoli acrobatici e giochi con il fuoco, tema portante della festa.
In serata il concerto dei Vega80, con una carrellata senza soluzione di continuità di decine e decine di brani disco, pop e rock italiani e stranieri, ma anche di video, dei meravigliosi anni '80, quel decennio di colori, leggerezza, eccessi e trasgressione che ieri, come in ogni occasione che si ripresenti, non smette di contagiare e far ballare il pubblico di più generazioni.
E con un clima ormai riscaldatosi anche senza fuoco… si è già pronti per la giornata della tradizione.
I Falò di Sant'Antonio Abate verranno accesi solo da questo pomeriggio, ma già da ieri all'imbrunire la città ha cominciato a vivere la festa con il programma messo a punto dall'Associazione Culturaly, presieduta da Ester Monacelli, che si è aggiudicata l'organizzazione dell'evento 2020.
Il primo momento è stato l'arrivo in Piazza Vittorio Emanuele II del "Trofeo senza fine" del centenario, giunto in città per celebrare la Tappa del Giro d'Italia che partirà il prossimo 17 maggio da Giovinazzo; la spirale in metallo e oro, su cui sono incisi i nomi dei più grandi ciclisti della storia, sarà in esposizione anche oggi e continuerà ad attirare tanti curiosi e passanti, oltre che amanti delle due ruote.
In concomitanza, ai piedi del Municipio, c'è stata l'apertura del "Borgo del Fuoco" a cura del SER Molfetta, che ha offerto pettole calde e vino rosso per tutta la sera, accanto allo stand dei prodotti della Città di Guastalla, gemellata con la nostra.
Il banditore, le trombe e i tamburi dell'Associazione Socio-Culturale Brancaleone di Barletta hanno girato la città per dare ufficialmente il via alla festa, mentre la street band Route 99 ha portato la consueta allegria.
Artisti di strada hanno quindi deliziato grandi e piccini con spettacoli acrobatici e giochi con il fuoco, tema portante della festa.
In serata il concerto dei Vega80, con una carrellata senza soluzione di continuità di decine e decine di brani disco, pop e rock italiani e stranieri, ma anche di video, dei meravigliosi anni '80, quel decennio di colori, leggerezza, eccessi e trasgressione che ieri, come in ogni occasione che si ripresenti, non smette di contagiare e far ballare il pubblico di più generazioni.
E con un clima ormai riscaldatosi anche senza fuoco… si è già pronti per la giornata della tradizione.