Arte, fede e preghiera: inaugurato il presepe di Saverio Amorisco
Nonostante la pioggia in tanti hanno presenziato all'apertura al pubblico di "Ecce Agnus Dei"
domenica 3 dicembre 2017
11.42
Una cerimonia sobria, tra spiritualità e convivialità, ha celebrato l'apertura al pubblico della rappresentazione della Natività 2017 secondo Saverio Amorisco.
Nonostante la pioggia battente, tanti fedeli, appassionati e curiosi si sono radunati ieri sera presso la Chiesa del Carmine, nel cuore del centro storico giovinazzese, per ammirare l'opera del giovane e talentuoso artista giovinazzese. Prima della spiegazione dello stesso Amorisco, spazio alla preghiera, con una riflessione di don Michele Caporusso, grande conoscitore delle dinamiche giovanili.
Il sacerdote ha salutato con gioia questa inaugurazione, ricordando ai fedeli che «solo i cristiani credono in un Dio che si fa carne, che viene al mondo» e che quel farsi uomo, il più piccolo tra gli uomini è metafora del suo infinito Amore. Per padre Caporusso, «il cielo che stilla pioggia» è simbolo di benedizione da parte del Signore, per un'opera non solo bella, ma che ha in sé il pregio di perpetrare la tradizione, rendendola arte a tutti gli effetti.
Dopo la benedizione di rito, Saverio Amorisco ha poi spiegato che in questa edizione del suo magnifico presepe c'è più da osservare che da spiegare. Il suo fulcro, il centro visivo è «rappresentato dall'intimità tra Madre e Figlio. La Vergine appare sdraiata accanto al Bambin Gesù quasi a proteggerlo dal freddo e dalle brutture del mondo. In scena c'è anche San Francesco d'Assisi - ha continuato - che contempla la Natività, così come fa San Giuseppe, entrambi rapiti dalla tenerezza della Madonna verso il piccolo.
"Ecce Agnus Dei" (interamente realizzata dall'artista, statue comprese, ndr) - ha voluto rimarcare Amorisco - punta così ad esaltare la semplicità, sebbene gli abiti della Madonna siano finemente ricamati. Il presepe è chiaramente in stile napoletano - ha poi detto -, ma la paglia ed alcuni elementi della tradizione rurale richiamano all'essenzialità della fede cristiana. E tutto ciò - ha concluso - deve servire da monito per i credenti».
La Natività di Saverio Amorisco resterà visitabile per l'intero periodo natalizio, tutti i giorni dopo le 19.00, presso la Chiesa del Carmine in via Cattedrale, con apertura anche alla Vigilia di Natale.
Nella gallery di Gianluca Battista alcuni momenti dell'inaugurazione.
Nonostante la pioggia battente, tanti fedeli, appassionati e curiosi si sono radunati ieri sera presso la Chiesa del Carmine, nel cuore del centro storico giovinazzese, per ammirare l'opera del giovane e talentuoso artista giovinazzese. Prima della spiegazione dello stesso Amorisco, spazio alla preghiera, con una riflessione di don Michele Caporusso, grande conoscitore delle dinamiche giovanili.
Il sacerdote ha salutato con gioia questa inaugurazione, ricordando ai fedeli che «solo i cristiani credono in un Dio che si fa carne, che viene al mondo» e che quel farsi uomo, il più piccolo tra gli uomini è metafora del suo infinito Amore. Per padre Caporusso, «il cielo che stilla pioggia» è simbolo di benedizione da parte del Signore, per un'opera non solo bella, ma che ha in sé il pregio di perpetrare la tradizione, rendendola arte a tutti gli effetti.
Dopo la benedizione di rito, Saverio Amorisco ha poi spiegato che in questa edizione del suo magnifico presepe c'è più da osservare che da spiegare. Il suo fulcro, il centro visivo è «rappresentato dall'intimità tra Madre e Figlio. La Vergine appare sdraiata accanto al Bambin Gesù quasi a proteggerlo dal freddo e dalle brutture del mondo. In scena c'è anche San Francesco d'Assisi - ha continuato - che contempla la Natività, così come fa San Giuseppe, entrambi rapiti dalla tenerezza della Madonna verso il piccolo.
"Ecce Agnus Dei" (interamente realizzata dall'artista, statue comprese, ndr) - ha voluto rimarcare Amorisco - punta così ad esaltare la semplicità, sebbene gli abiti della Madonna siano finemente ricamati. Il presepe è chiaramente in stile napoletano - ha poi detto -, ma la paglia ed alcuni elementi della tradizione rurale richiamano all'essenzialità della fede cristiana. E tutto ciò - ha concluso - deve servire da monito per i credenti».
La Natività di Saverio Amorisco resterà visitabile per l'intero periodo natalizio, tutti i giorni dopo le 19.00, presso la Chiesa del Carmine in via Cattedrale, con apertura anche alla Vigilia di Natale.
Nella gallery di Gianluca Battista alcuni momenti dell'inaugurazione.