Arriva l'AIA per l'adeguamento dell'impianto di biostabilizzazione
La determinazione dirigenziale della Regione Puglia è datata 2 novembre
giovedì 12 novembre 2015
10.28
Con la determinazione dirigenziale n. 29 del 2 novembre scorso, la Regione Puglia ha rilasciato l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la copertura dell'impianto di biostabilizzazione presente nella discarica di San Pietro Pago. Attualmente infatti, l'impianto stesso è solo parzialmente a regime, proprio per mancanza del completamento dei lavori.
Il documento, lungo e tecnicamente complesso, stabilisce a chiare lettere che l'Ente di via Capruzzi dà l'ok al «riesame su parte dell'installazione relativa all'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 507 del 13/10/2009 e succ. gg. per l'impianto transitorio trattamento e smaltimento rifiuti urbani bacino BA/2 - Comune di Giovinazzo Località San Pietro Pago - cod. IPPC 5.3, Gestore Daneco Impianti S.p.A., nel rispetto delle prescrizioni di seguito riportate e delle condizioni di cui all'allegato A facente parte integrante di tale provvedimento».
Sarà quindi il gestore, è specificato di seguito, a dover ottemperare ad una serie di prescrizioni avanzate nella determina stessa. Ad esempio, si legge nell'atto, «il Gestore dovrà realizzare le modifiche impiantistiche [...] secondo la tempistica riportata e condivisa in occasione delle Conferenze di Servizi. Inoltre - scrivono da Bari - l'ultimazione dei lavori dovrà essere comunicata e documentata anche attraverso report fotografico al Servizio Rischio Industriale, ad Arpa Puglia, alla Città Metropolitana di Bari e al Comune di Giovinazzo».
Inoltre, la Regione Puglia specifica che «La realizzazione della tettoia è subordinata all'acquisizione dell'accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all'art. 91 delle Norme tecniche del PPTR, salvo ulteriori verifiche che effettuerà l'Ufficio Gestione del Territorio del Comune di Giovinazzo circa l'applicazione di quanto suddetto, atteso che si tratta di un intervento da realizzarsi in un ambito territoriale all'interno del quale si è già verificata una trasformazione rilevante del paesaggio».
Quindi, in soldoni, la Daneco Impianti SpA dovrà realizzare una tettoia secondo quanto previsto in un cronoprogramma già approntato (le varie tappe sono disponibili in allegato al documento reperibile on line, ndr), ma potrà farlo, è questo un passaggio fondamentale, solo sotto stretta sorveglianza dell'Ente comunale. Inoltre al punto 4 è previsto che il Gestore dovrà rispettare quel cronoprogramma ed eventualmente darne comunicazione anticipatamente.
Al punto 5, poi, la determinazione dirigenziale regionale fa riferimento ad un altro obbligo della Daneco Impianti SpA: «il Gestore - è scritto - , con riferimento al punto di campionamento E1, secondo quanto disciplinato dalla L.R. 23 del 16 aprile 2015, entro un anno dall'entrata in vigore della stessa dovrà presentare istanza di aggiornamento per l'adeguamento alle disposizioni in essa contenute, ovvero per il monitoraggio di sostanze odorigene».
Infine appare assai importante il punto 11 della determinazione regionale, in cui si specifica come il rilascio dell'AIA, per completare l'adeguamento alla legge dell'impianto di biostabilizzazione di San Pietro Pago, non possa prescindere «dal conseguimento di altre autorizzazioni o provvedimenti previsti dalla normativa vigente per l'esercizio delle attività in oggetto». In buona sostanza bisognerà prima ottenere le autorizzazioni di carattere paesaggistico e poi iniziare ad adeguare l'impianto.
Passeranno certamente dei mesi, ma questo documento rappresenta un passaggio obbligato senza cui era impossibile continuare ad andare avanti a biostabilizzare. Ora la palla passa al Comune di Giovinazzo, ed in particolare all'Ufficio Tecnico, ed alla stessa Daneco Impianti SpA al fine di ottemperare a quanto stabilito nel più breve tempo possibile.
Il documento, lungo e tecnicamente complesso, stabilisce a chiare lettere che l'Ente di via Capruzzi dà l'ok al «riesame su parte dell'installazione relativa all'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 507 del 13/10/2009 e succ. gg. per l'impianto transitorio trattamento e smaltimento rifiuti urbani bacino BA/2 - Comune di Giovinazzo Località San Pietro Pago - cod. IPPC 5.3, Gestore Daneco Impianti S.p.A., nel rispetto delle prescrizioni di seguito riportate e delle condizioni di cui all'allegato A facente parte integrante di tale provvedimento».
Sarà quindi il gestore, è specificato di seguito, a dover ottemperare ad una serie di prescrizioni avanzate nella determina stessa. Ad esempio, si legge nell'atto, «il Gestore dovrà realizzare le modifiche impiantistiche [...] secondo la tempistica riportata e condivisa in occasione delle Conferenze di Servizi. Inoltre - scrivono da Bari - l'ultimazione dei lavori dovrà essere comunicata e documentata anche attraverso report fotografico al Servizio Rischio Industriale, ad Arpa Puglia, alla Città Metropolitana di Bari e al Comune di Giovinazzo».
Inoltre, la Regione Puglia specifica che «La realizzazione della tettoia è subordinata all'acquisizione dell'accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all'art. 91 delle Norme tecniche del PPTR, salvo ulteriori verifiche che effettuerà l'Ufficio Gestione del Territorio del Comune di Giovinazzo circa l'applicazione di quanto suddetto, atteso che si tratta di un intervento da realizzarsi in un ambito territoriale all'interno del quale si è già verificata una trasformazione rilevante del paesaggio».
Quindi, in soldoni, la Daneco Impianti SpA dovrà realizzare una tettoia secondo quanto previsto in un cronoprogramma già approntato (le varie tappe sono disponibili in allegato al documento reperibile on line, ndr), ma potrà farlo, è questo un passaggio fondamentale, solo sotto stretta sorveglianza dell'Ente comunale. Inoltre al punto 4 è previsto che il Gestore dovrà rispettare quel cronoprogramma ed eventualmente darne comunicazione anticipatamente.
Al punto 5, poi, la determinazione dirigenziale regionale fa riferimento ad un altro obbligo della Daneco Impianti SpA: «il Gestore - è scritto - , con riferimento al punto di campionamento E1, secondo quanto disciplinato dalla L.R. 23 del 16 aprile 2015, entro un anno dall'entrata in vigore della stessa dovrà presentare istanza di aggiornamento per l'adeguamento alle disposizioni in essa contenute, ovvero per il monitoraggio di sostanze odorigene».
Infine appare assai importante il punto 11 della determinazione regionale, in cui si specifica come il rilascio dell'AIA, per completare l'adeguamento alla legge dell'impianto di biostabilizzazione di San Pietro Pago, non possa prescindere «dal conseguimento di altre autorizzazioni o provvedimenti previsti dalla normativa vigente per l'esercizio delle attività in oggetto». In buona sostanza bisognerà prima ottenere le autorizzazioni di carattere paesaggistico e poi iniziare ad adeguare l'impianto.
Passeranno certamente dei mesi, ma questo documento rappresenta un passaggio obbligato senza cui era impossibile continuare ad andare avanti a biostabilizzare. Ora la palla passa al Comune di Giovinazzo, ed in particolare all'Ufficio Tecnico, ed alla stessa Daneco Impianti SpA al fine di ottemperare a quanto stabilito nel più breve tempo possibile.