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I pentastellati lanciano una campagna per abbassare le tasse universitarie

martedì 27 ottobre 2015 10.00
A cura di Gabriella Serrone
In Italia, andare all'università è un vero e proprio privilegio. Lo si deduce da dati che dipingerebbero il nostro paese come uno dei più onerosi in materia di tasse universitarie. Il Movimento 5 Stelle Pugliese è in prima fila nella battaglia contro questa tendenza preoccupante, proponendo una petizione che tenta di rendere le università alla portata di tutti.

Se in altre realtà vicine come la Spagna e la Francia la percentuale degli studenti che pagano ammonta al 70% ed al 65%, in Italia si arriva invece fino all'88,5%. Percentuale che stona del tutto a confronto con l'assenza di tasse di altri Paesi europei come Germania, Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Austria, Scozia e Grecia. A questi dati, si aggiunge quello secondo cui meno di uno studente su dieci riceve un finanziamento pubblico o privato per intraprendere e proseguire i propri studi all'università. Una realtà che scoraggerebbe molte famiglie italiane la cui condizione economica non permette di reggere costi così elevati. E Giovinazzo non si sottrae a questa regola, con tantissimi ragazzi costretti ad abbandonare gli studi o a non iscriversi affatto ai nostri atenei.

Il sito www.universita5stelle.it nasce con l'obiettivo di contrastare questa situazione ponendosi come uno spazio in cui informarsi su argomenti relativi all'università e su iniziative a sostegno degli studenti che intendono investire il proprio futuro nella formazione universitaria. Tra le proposte vi sarebbe una petizione con lo scopo di rendere più accessibile un sistema ormai destinato a pochi privilegiati.

«Appena entrati a Montecitorio, abbiamo depositato una proposta di legge per ovviare a queste problematiche relative al sistema universitario – hanno dichiarato i deputati pentastellati pugliesi Giuseppe L'Abbate ed Emanuele Scagliusi – ma, a più di due anni di distanza, non è stato compiuto nessun sostanziale passo in avanti: il Governo e il Ministero dell'Istruzione cercano in tutti i modi di affossare la nostra proposta. Per sbloccare questa situazione, il cui scotto viene pagato da tutti gli studenti universitari italiani, abbiamo deciso – hanno proseguito – di chiedere loro di far sentire la propria voce sull'Esecutivo renziano, consentendo finalmente al Parlamento di lavorare e di approvare una riforma del sistema di tassazione universitaria».

I punti su cui si regge la proposta di legge sono la diminuzione della tassa d'iscrizione all'università soprattutto a beneficio delle fasce medio-basse, l'iscrizione gratuita per gli studenti al di sotto di un determinato reddito, il limite massimo di tassazione totale per ogni ateneo e sanzioni a carico delle università che ignorano la normativa.

«Confidiamo che la petizione venga sostenuta e promossa trasversalmente da tutto il mondo studentesco – concludono i due parlamentari 5 Stelle pugliesi – perché una maggiore equità e il diritto allo studio sono battaglie di civiltà, non di parte».
Le firme saranno raccolte entro il 31 dicembre e fatte pervenire al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca nei primi giorni del 2016. La petizione e tutte le informazioni a riguardo sono disponibili sul sito www.universita5stelle.it.