Antonio Galizia: «Abbiamo idee chiare, punteremo su lavoro e turismo»
Nell'ultimo comizio il candidato sindaco ha preferito dare maggiore spazio all'illustrazione del programma
sabato 10 giugno 2017
8.46
Nel suo ultimo comizio, Antonio Galizia ha voluto concentrarsi sul programma, «perché dice il falso chi sostiene che non lo abbiamo».
Salito sul palco di Piazza Vittorio Emanuele alle ore 20.00, il candidato sindaco di Giovinazzo Popolare, Giovinazzo Protagonista e La Nostra Città Giovinazzo, ha promesso che in caso di elezione creerà le condizioni perché nell'area delle ex AFP coesistano nuove aziende e servizi.
«Formeremo nuove guide che accompagnino i visitatori per la città, i terreni agricoli abbandonati saranno importanti per le industrie di conservazione». «Oltre al lavoro – ha garantito Galizia – è fondamentale la sicurezza: rinnoveremo l'impianto di illuminazione per non lasciare più strade al buio, installeremo telecamere di videosorveglianza, controlleremo le campagne per evitare i furti, e, cancellando i parcheggi a pagamento, dirotteremo gli ausiliari verso altre mansioni tra cui la vigilanza».
Riguardo al sociale, l'ex comandante dei Carabinieri ha annunciato l'abbattimento di tutte le barriere architettoniche, la creazione di accessi alle spiagge dedicate ai disabili, l'apertura di una struttura che li accolga alla morte dei genitori o del tutore, l'impiego del teleallarme collegato al 118 e al 112 per gli anziani, la dislocazione di defibrillatori.
«Faremo attenzione – ha proseguito – alla cura del verde, distrutto per incompetenza, ridurremo la tassa sul suolo pubblico e la Tari perché faremo una politica onesta che non ha bisogno di molti soldi». Tra le opere programmate, la realizzazione di un parco giochi nell'ex macello e di un ostello della gioventù nell'ex carcere, l'apertura di un secondo ufficio postale e di una sala conferenze al posto della casa della salute «inesistente sui documenti e per gli uffici».
«Bisogna far funzionare bene il depuratore - ha esclamato Galizia -, pulire le spiagge e il mare durante tutto l'anno, incrementare i giorni del ritiro della raccolta differenziata, rimuovere le polveri dalle AFP e fare della discarica una collinetta con boschetto».
«Necessitano di manutenzione il cimitero, il porto, le scuole e soprattutto la copertura del mercato settimanale ed il cavalcavia che sono a rischio crollo, come già denunciai dodici anni fa».
Galizia è tornato anche sulla centralità che dovrebbe avere la Pro Loco e ha assicurato che costituirebbe un gruppo di lavoro per il Centro Storico, al cui interno porterebbe una rete del gas che passi attraverso i terrazzi piuttosto che una interrata sotto le basole.
In chiusura la promessa del taglio del 50% delle indennità di consiglieri e assessori per aiutare le famiglie povere. «Giovinazzo – ha ribadito Antonio Galizia – può essere un paese migliore se c'è onestà in chi la guida. Io sono un uomo di parola e non di parole, cosa molto differente. Vi posso assicurare che se non riuscissimo a fare tutto quanto promesso ce ne andremmo a casa perché noi non viviamo di politica».
E con un concentrato di idee per il futuro e meno frecciate all'amministrazione uscente ha salutato la campagna elettorale che precede il primo turno elettorale.
Salito sul palco di Piazza Vittorio Emanuele alle ore 20.00, il candidato sindaco di Giovinazzo Popolare, Giovinazzo Protagonista e La Nostra Città Giovinazzo, ha promesso che in caso di elezione creerà le condizioni perché nell'area delle ex AFP coesistano nuove aziende e servizi.
«Formeremo nuove guide che accompagnino i visitatori per la città, i terreni agricoli abbandonati saranno importanti per le industrie di conservazione». «Oltre al lavoro – ha garantito Galizia – è fondamentale la sicurezza: rinnoveremo l'impianto di illuminazione per non lasciare più strade al buio, installeremo telecamere di videosorveglianza, controlleremo le campagne per evitare i furti, e, cancellando i parcheggi a pagamento, dirotteremo gli ausiliari verso altre mansioni tra cui la vigilanza».
Riguardo al sociale, l'ex comandante dei Carabinieri ha annunciato l'abbattimento di tutte le barriere architettoniche, la creazione di accessi alle spiagge dedicate ai disabili, l'apertura di una struttura che li accolga alla morte dei genitori o del tutore, l'impiego del teleallarme collegato al 118 e al 112 per gli anziani, la dislocazione di defibrillatori.
«Faremo attenzione – ha proseguito – alla cura del verde, distrutto per incompetenza, ridurremo la tassa sul suolo pubblico e la Tari perché faremo una politica onesta che non ha bisogno di molti soldi». Tra le opere programmate, la realizzazione di un parco giochi nell'ex macello e di un ostello della gioventù nell'ex carcere, l'apertura di un secondo ufficio postale e di una sala conferenze al posto della casa della salute «inesistente sui documenti e per gli uffici».
«Bisogna far funzionare bene il depuratore - ha esclamato Galizia -, pulire le spiagge e il mare durante tutto l'anno, incrementare i giorni del ritiro della raccolta differenziata, rimuovere le polveri dalle AFP e fare della discarica una collinetta con boschetto».
«Necessitano di manutenzione il cimitero, il porto, le scuole e soprattutto la copertura del mercato settimanale ed il cavalcavia che sono a rischio crollo, come già denunciai dodici anni fa».
Galizia è tornato anche sulla centralità che dovrebbe avere la Pro Loco e ha assicurato che costituirebbe un gruppo di lavoro per il Centro Storico, al cui interno porterebbe una rete del gas che passi attraverso i terrazzi piuttosto che una interrata sotto le basole.
In chiusura la promessa del taglio del 50% delle indennità di consiglieri e assessori per aiutare le famiglie povere. «Giovinazzo – ha ribadito Antonio Galizia – può essere un paese migliore se c'è onestà in chi la guida. Io sono un uomo di parola e non di parole, cosa molto differente. Vi posso assicurare che se non riuscissimo a fare tutto quanto promesso ce ne andremmo a casa perché noi non viviamo di politica».
E con un concentrato di idee per il futuro e meno frecciate all'amministrazione uscente ha salutato la campagna elettorale che precede il primo turno elettorale.