Antonio Di Lorenzo racconta il suo nuovo progetto musicale

La nostra intervista al musicista originario di Giovinazzo

giovedì 10 giugno 2021
A cura di Marzia Morva
Tra i musicisti originari di Giovinazzo, protagonisti della scena musicale a carattere regionale, ma anche nazionale, occupa un posto di rilievo da tantissimi anni, il batterista Antonio Di Lorenzo.

CHI È ANTONIO DI LORENZO

Da tempo vive a Fasano ed è titolare della cattedra di Percussioni presso il Liceo Musicale "L. Russo" di Monopoli (BA) ; è un indiscusso professionista della musica ricercata e di qualità. Lo scorso anno ha piacevolmente suonato per noi in streaming durante il lockdown partecipando a un incontro della rubrica l'"Arte ci unisce". Nell'estate del 2019 è stato tra i protagonisti della quarta stagione degli eventi musicali della Primavera Musicale a cura del raggruppamento temporaneo di scopo delle Associazioni Culturali Musicali composto da "Polifonica", "Giuseppe Verdi" e Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo".
Nella serata svoltasi nell'atrio Martinelli dell'Istituto Vittorio Emanuele II gli fu consegnato sul palco un attestato di merito su pergamena, dall'Assessore alla Cultura Cristina Piscitelli.
L'eccellente formazione in trio The Bumps, composta dal nostro Antonio Di Lorenzo alla batteria, Vince Abbracciante alle tastiere e Davide Penta al basso, ha da pochi giorni pubblicato su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco dal titolo Ars Insidiae. Il batterista giovinazzese, si è esibito, tra gli altri, nei maggiori festival italiani come Umbria Jazz nel 1988 e Siena nel 1991e ha compiuto tournée e concerti in tutto il mondo suonando con i più grandi jazzisti, musicisti ed interpreti ; è attualmente leader di un proprio gruppo, e co-leader dei The Bumps oltre a collaborare da molti anni nell'Orchestra di Bruno Tommaso. Il noto batterista è stato eletto nel 1998 uno dei nuovi talenti del jazz italiano dalla rivista Musica Jazz nell'annuale referendum "Top jazz", il suo curriculum è superlativo.
Lo abbiamo sentito per compiere con lui un viaggio all'interno dell'album che con i suoi amici musicisti The Bumps ha da poco pubblicato. Cliccando su questo link si può guardare il video ufficiale molto bello creato da Enzo Piglionica di Vertigo Imaging che presenta l'album https://youtu.be/3R-eGkUTLXQ

L'INTERVISTA

Partiamo dal significato del titolo dell'album...
"Ars Insidiae" è il titolo che abbiamo dato a questo disco ed è emblematico della nostra concezione di intendere la musica e soprattutto il jazz come qualcosa che non sia edulcorato, che non sia di facile presa sul pubblico, ma che contenga appunto una insidia, qualcosa che sorprenda sempre l'ascoltatore che non lo lasci sempre a suo agio in territori musicali confortevoli e soporiferi- ci ha detto il batterista Antonio Di Lorenzo. Il nostro disco vuole creare dei dubbi appunto delle insidie e lasciare l'ascoltatore sempre sul filo del rasoio: questa è la musica che ci interessa, la musica che ha sempre una sorpresa al suo interno il gusto l'arte dell'insidia appunto!

Il disco contiene un elemento sonoro moderno, l'elettronica, presente in minima parte, giusto?
Sì, effettivamente il disco contiene dell'elettronica. In realtà noi ci eravamo già cimentati con l'elettronica e ci stavamo girando intorno da un po' di tempo ma anche qui va detto che noi non pubblichiamo nessuna soluzione musicale, se non nel momento in cui ne siamo perfettamente padroni e consci e fino a quando anche l'elettronica non viene piegata alle nostre esigenze. Tieni presente che partiamo sempre dal presupposto che gli strumenti che utilizziamo sono strumenti vintage, quindi strumenti degli anni '60/ '70. L'elettronica è stata una specie di substrato subliminale che è dietro ad ogni aspetto del disco ma è praticamente come se fosse una delle insidie di questo lavoro, che si può cogliere solo se si ha un'educazione musicale avanzata e competenze musicali. Il nostro non è mai un uso dozzinale dell'elettronica ma sempre molto accurato e oculato e soprattutto parsimonioso.

Quali sonorità nuove sono state inserite nel disco?
Questo prodotto musicale, summa di tutto il lavoro fatto nei ventuno anni precedenti, propone un suono che si è talmente evoluto da poter essere utilizzato anche nei brani che sono nostre composizioni originali, molto mature perché noi tre componenti del gruppo viaggiamo in sintonia nella stessa direzione. Quindi è sicuramente il lavoro più maturo in cui è stata inserita l'elettronica in cui abbiamo messo maggiormente a punto il nostro lavoro nello studio personale in cui registriamo. Abbiamo messo in campo un rapporto più maturo con i nostri strumenti vintage e con l'elettronica che prima non avevamo. Tutto questo è convogliato in questo disco, non è stato di secondaria importanza il fatto che per noi i penultimi due dischi abbiamo lavorato solo su materiale non nostro, mi riferisco al disco di cinedelia sulle colonne sonore dei film italiani anni '60 e '70 e il disco dedicato a Ennio Morricone. È chiaro che lavorare sul materiale altrui e manipolarlo musicalmente ti rende più semplice lavorare sul materiale proprio avendo un' identità stilistica che permette di trasformare qualsiasi cosa in un suono che è personale, è suono dei Bumps.

Quale e stato il primo brano che avete composto?
Questo non lo ricordo, faccio fatica ma ricordo che il primo brano di questo disco è "New York" ; ho ascoltato i file derivati dallo studio, purtroppo, sono ancora legatissimo al disco e al supporto fisico per cui ho difficoltà tremenda ad adattarmi al supporto digitale; una cosa che mi è estranea però mi rendo conto che è un problema legato alla mia " estetica vintage" e al mio modo di intendere la musica. Mi rendo conto che il tempo passa e che le cose cambiano e noi dobbiamo prenderne atto.


Nel prossimo futuro di Antonio Di Lorenzo cosa c'è?
Io ho appena finito di comporre e ho iniziato a registrare il mio nuovo disco che vedrà la partecipazione di ospiti illustri ma è ancora top secret!- ci ha risposto. Questo materiale nuovo è stato composto in vari mesi ma è durante il periodo pandemico che ha avuto la sua definitiva maturazione. Sarà un disco particolare e molto "pensato" rispetto ai precedenti nel quale convergono le esperienze fatte in una vita ma anche la mia voglia mai sopita di essere sempre "avanti" rispetto a quanto succede. Importante a tal proposito è stata la mia permanenza a Los Angeles da cui sono tornato poco prima che scoppiasse la pandemia!
Inoltre, a breve sarà pubblicato un mio libro di rullante che sarà una vera rivoluzione in campo didattico, con soluzioni mai viste fino ad oggi nel campo dell' editoria musicale e poi tantissimi altri progetti che dovrò finalizzare oltre ovviamente alle date di presentazione del disco Ars Insidiae e il mio gruppo storico con il mio grande amico Davide Saccomanno.

Infine con le riaperture garantite dalla nuova situazione epidemiologica si spera che la musica dal vivo possa riprendere, nel rispetto delle norme anti-covid e quando abbiamo chiesto al batterista Antonio Di Lorenzo dove poter ascoltare dal vivo il trio The Bumps ci ha detto che, essendo così legati alla qualità musicale prodotta, sono pronti anche a rinunciare a proporla in qualsiasi contesto che loro non ritengono idoneo; una data certa è quella che li vedrà a Lecce domenica 13 giugno e a Milano a fine agosto. Per il momento, dunque, l'attenzione sarà rivolta principalmente alla promozione del disco ed in seguito alla programmazione dei concerti.