Antonello Natalicchio e le "ombre ed i misteri fiscali" di Depalma
Post ficcante su Facebook sulla dichiarazione dei redditi del Sindaco
venerdì 2 giugno 2017
05.30
«Ce n'è voluta. È stata dura. Abbiamo dovuto gridare, tempestare di post Depalma e i suoi. Abbiamo dovuto alzare la voce per farci sentire. Ma se non si alza la voce e il tiro con loro non la si spunta, con buona pace dei rivoluzionari gentili, impegnati a proporre regolamenti a questa gente che ha un'idea tutta propria di cosa voglia dire il rispetto della legge. Alla fine ce l'abbiamo fatta».
Questo l'esordio di un post pubblicato sulla pagina ufficiale di Antonello Natalicchio, candidato Sindaco di PD, UDC, Nuova Giovinazzo e Con Antonello - Area Progressista.
Sotto la lente d'ingrandimento la dichiarazione dei redditi di Tommaso Depalma. «Dopo tanti ritardi - scrive Natalicchio - abbiamo potuto guardarla e subito il mistero si è fatto ancora più grande di prima, le ombre ancora più nere. Tutto l'incartamento – che ogni cittadino può naturalmente prelevare per controllare quanto diciamo – appare pasticciato, confezionato in tutta fretta: moduli senza data, senza nomi. Il tutto, pubblicato solo ora, con un timbro del protocollo comunale datato 29 dicembre 2016. Anche questa volta sarà colpa degli uffici».
«Il bello viene dopo - continua la nota -. Per quest'anno – diversamente da tutti gli anni precedenti – niente dichiarazione del coniuge. Come mai - si chiede Natalicchio -? Chissà.
Quando però si va oltre e si arriva – dopo i riquadri dedicati alle proprietà immobiliari –, al riquadro dedicato ai redditi equiparati al lavoro dipendente, ecco la sorpresa. Negli anni passati in questo riquadro Depalma ha sempre indicato due voci: il reddito che egli ricava come amministratore (dipendente?) della sua società a responsabilità limitata e l'indennità che egli percepisce - al 50% - per la sua carica di Sindaco.
Per l'anno scorso egli aveva dichiarato, ad esempio, 17.392 euro come amministratore della SRL e 16.733 come indennità da Sindaco, per un totale di 34.125 euro di reddito complessivo».
Il post si conclude con una constatazione e qualche interrogativo: «Quest'anno - scrive ancora Natalicchio - egli invece non dichiara nulla come indennità di carica come Sindaco e 18.249 euro come amministratore della sua società, per un totale di reddito complessivo da lavoro dipendente di soli 18.249 euro, appunto. E nel modulo in cui si dichiarano le indennità percepite come Sindaco tutto è lasciato in bianco.
Sulla «Pagina della trasparenza» del Comune però sta scritto che egli percepisce una indennità lorda di 1.394,44 euro mensili.
E allora dove vanno a finire questi soldi? Un altro mistero Sollecito? Un altro presunto inghippo tra uffici e commercialista? Scaricheranno anche questa volta colpe e mancanze su qualcun altro?», è l'affondo finale.
Al Sindaco, se vorrà, la possibilità di chiarire questi dubbi e di replicare.
Questo l'esordio di un post pubblicato sulla pagina ufficiale di Antonello Natalicchio, candidato Sindaco di PD, UDC, Nuova Giovinazzo e Con Antonello - Area Progressista.
Sotto la lente d'ingrandimento la dichiarazione dei redditi di Tommaso Depalma. «Dopo tanti ritardi - scrive Natalicchio - abbiamo potuto guardarla e subito il mistero si è fatto ancora più grande di prima, le ombre ancora più nere. Tutto l'incartamento – che ogni cittadino può naturalmente prelevare per controllare quanto diciamo – appare pasticciato, confezionato in tutta fretta: moduli senza data, senza nomi. Il tutto, pubblicato solo ora, con un timbro del protocollo comunale datato 29 dicembre 2016. Anche questa volta sarà colpa degli uffici».
«Il bello viene dopo - continua la nota -. Per quest'anno – diversamente da tutti gli anni precedenti – niente dichiarazione del coniuge. Come mai - si chiede Natalicchio -? Chissà.
Quando però si va oltre e si arriva – dopo i riquadri dedicati alle proprietà immobiliari –, al riquadro dedicato ai redditi equiparati al lavoro dipendente, ecco la sorpresa. Negli anni passati in questo riquadro Depalma ha sempre indicato due voci: il reddito che egli ricava come amministratore (dipendente?) della sua società a responsabilità limitata e l'indennità che egli percepisce - al 50% - per la sua carica di Sindaco.
Per l'anno scorso egli aveva dichiarato, ad esempio, 17.392 euro come amministratore della SRL e 16.733 come indennità da Sindaco, per un totale di 34.125 euro di reddito complessivo».
Il post si conclude con una constatazione e qualche interrogativo: «Quest'anno - scrive ancora Natalicchio - egli invece non dichiara nulla come indennità di carica come Sindaco e 18.249 euro come amministratore della sua società, per un totale di reddito complessivo da lavoro dipendente di soli 18.249 euro, appunto. E nel modulo in cui si dichiarano le indennità percepite come Sindaco tutto è lasciato in bianco.
Sulla «Pagina della trasparenza» del Comune però sta scritto che egli percepisce una indennità lorda di 1.394,44 euro mensili.
E allora dove vanno a finire questi soldi? Un altro mistero Sollecito? Un altro presunto inghippo tra uffici e commercialista? Scaricheranno anche questa volta colpe e mancanze su qualcun altro?», è l'affondo finale.
Al Sindaco, se vorrà, la possibilità di chiarire questi dubbi e di replicare.