Antiquarium, scritta la parola fine?
A 24 ore dall'incontro tra Comune, Soprintendenza e Pro Loco
martedì 28 aprile 2015
03.24
Si è svolto ieri, presso gli uffici baresi della Soprintendenza Archeologica, un tavolo di confronto tra la stessa Soprintendenza, il Comune di Giovinazzo e la locale Pro Loco. Tema all'ordine del giorno, la sottrazione delle competenze a quest'ultima relativamente all'Antiquarium, il centro di documentazione archeologica lapidea sito proprio accanto alla sede della stessa Pro Loco.
L'Amministrazione comunale ha voluto render pubblico quanto accaduto ieri nel capoluogo, in modo da chiarire definitivamente la questione. A rappresentarla il Sindaco, Tommaso Depalma, e l'Assessora alla Cultura, Turismo e Politiche Giovanili, Marianna Paladino. Nella nota diffusa agli organi di stampa, si sottolinea che «l'Amministrazione Comunale ha espresso la ferma volontà di mantenere sul territorio i reperti archeologici conservati nell'Antiquarium, che rappresentano una testimonianza straordinaria del nostro patrimonio culturale ed ha accolto con favore la proposta della Soprintendenza di poter trasformare (secondo quanto previsto dalle circolari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) la mostra temporanea in una esposizione stabile, attraverso un progetto scientifico volto alla riqualificazione e alla valorizzazione dell'Antiquarium, collegandolo al Dolmen, prezioso bene culturale del nostro territorio, che sarà oggetto di investimenti statali».
Quindi i reperti resteranno a Giovinazzo, ma bisognerà trovare le giuste competenze che, secondo la Soprintendenza, non sarebbero state presenti all'interno della Pro Loco che non avrebbe nemmeno garantito, stando a quanto riportato nel comunicato, «la corretta conservazione ed esposizione dei reperti oltre che l'apertura al pubblico». Nella missiva inviataci dall'Amministrazione, si legge inoltre, per mettere a tacere ogni polemica, che non si trattava dunque «di una ripicca, come è stato ribadito dalla Soprintendenza nell'incontro di stamane (ieri, ndr)».
Così l'Amministrazione comunale intende «farsi carico della responsabilità di valorizzare il patrimonio culturale della città operando secondo le indicazioni della Soprintendenza come ha sempre fatto, in collaborazione con le realtà associative cittadine che operano nel settore». In questo senso è andato l'operato dell'Assessora Paladino, che, si legge nella nota, ha siglato «una convenzione con i Dipartimenti Scienze dell'Antichità e del Tardoantico e Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture Comparate dell'Università degli Studi di Bari, per il tirocinio formativo degli studenti universitari che consentirà di approfondire la conoscenza del patrimonio culturale pugliese e le problematiche legate alla sua valorizzazione. L'attività - proseguono dalla maggioranza - riguarderà l'organizzazione di visite guidate ed eventi culturali, cura dei materiali illustrativi del patrimonio culturale del Comune di Giovinazzo e affiancamento alle attività dell'Assessorato alla Cultura, Turismo e Politiche Giovanili».
Poi una chiosa forte, che sembra voler chiudere la partita: «Nessun attacco alla cultura dunque, ma un riconoscimento dell'importanza delle competenze in un settore che è una risorsa per la nostra nazione. Alla luce delle accuse rivelatesi totalmente infondate e dei toni offensivi utilizzati, l'Amministrazione Depalma chiede le scuse di quanti l'hanno ingiustamente attaccata».
Queste scuse arriveranno? E siamo davvero di fronte all'ultima puntata di questa saga? I prossimi giorni ci diranno di più. Intanto l'accordo con l'Ateneo barese segna, da qualunque parte si veda la questione, un ottimo passo in avanti per la valorizzazione del territorio e del patrimonio archeologico ed artistico di Giovinazzo.
L'Amministrazione comunale ha voluto render pubblico quanto accaduto ieri nel capoluogo, in modo da chiarire definitivamente la questione. A rappresentarla il Sindaco, Tommaso Depalma, e l'Assessora alla Cultura, Turismo e Politiche Giovanili, Marianna Paladino. Nella nota diffusa agli organi di stampa, si sottolinea che «l'Amministrazione Comunale ha espresso la ferma volontà di mantenere sul territorio i reperti archeologici conservati nell'Antiquarium, che rappresentano una testimonianza straordinaria del nostro patrimonio culturale ed ha accolto con favore la proposta della Soprintendenza di poter trasformare (secondo quanto previsto dalle circolari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) la mostra temporanea in una esposizione stabile, attraverso un progetto scientifico volto alla riqualificazione e alla valorizzazione dell'Antiquarium, collegandolo al Dolmen, prezioso bene culturale del nostro territorio, che sarà oggetto di investimenti statali».
Quindi i reperti resteranno a Giovinazzo, ma bisognerà trovare le giuste competenze che, secondo la Soprintendenza, non sarebbero state presenti all'interno della Pro Loco che non avrebbe nemmeno garantito, stando a quanto riportato nel comunicato, «la corretta conservazione ed esposizione dei reperti oltre che l'apertura al pubblico». Nella missiva inviataci dall'Amministrazione, si legge inoltre, per mettere a tacere ogni polemica, che non si trattava dunque «di una ripicca, come è stato ribadito dalla Soprintendenza nell'incontro di stamane (ieri, ndr)».
Così l'Amministrazione comunale intende «farsi carico della responsabilità di valorizzare il patrimonio culturale della città operando secondo le indicazioni della Soprintendenza come ha sempre fatto, in collaborazione con le realtà associative cittadine che operano nel settore». In questo senso è andato l'operato dell'Assessora Paladino, che, si legge nella nota, ha siglato «una convenzione con i Dipartimenti Scienze dell'Antichità e del Tardoantico e Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture Comparate dell'Università degli Studi di Bari, per il tirocinio formativo degli studenti universitari che consentirà di approfondire la conoscenza del patrimonio culturale pugliese e le problematiche legate alla sua valorizzazione. L'attività - proseguono dalla maggioranza - riguarderà l'organizzazione di visite guidate ed eventi culturali, cura dei materiali illustrativi del patrimonio culturale del Comune di Giovinazzo e affiancamento alle attività dell'Assessorato alla Cultura, Turismo e Politiche Giovanili».
Poi una chiosa forte, che sembra voler chiudere la partita: «Nessun attacco alla cultura dunque, ma un riconoscimento dell'importanza delle competenze in un settore che è una risorsa per la nostra nazione. Alla luce delle accuse rivelatesi totalmente infondate e dei toni offensivi utilizzati, l'Amministrazione Depalma chiede le scuse di quanti l'hanno ingiustamente attaccata».
Queste scuse arriveranno? E siamo davvero di fronte all'ultima puntata di questa saga? I prossimi giorni ci diranno di più. Intanto l'accordo con l'Ateneo barese segna, da qualunque parte si veda la questione, un ottimo passo in avanti per la valorizzazione del territorio e del patrimonio archeologico ed artistico di Giovinazzo.