Antenne su Palazzo di Città: il TAR annulla l'ordinanza del Sindaco

Ma gli amministratori sottolineano la non costituzione in giudizio, la compensazione delle spese e la volontà di chiudere la vicenda al più presto

mercoledì 5 luglio 2017 05.00
A cura di Gianluca Battista
Il 28 giugno scorso, la Terza Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia ha accolto il ricorso con cui Wind Tre s.p.a. chiedeva l'annullamento dell'ordinanza n.22 del 30 marzo 2017 emanata dal Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, riguardante l'intimazione per «la rimozione immediata dell'impianto tecnologico» presente sul solaio di Palazzo di Città.

All'origine della decisione vi sarebbe dunque un «vizio di competenza», come specificato nel testo, nell'emissione dell'atto. Ad adottarlo avrebbe dovuto essere un dirigente o un funzionario, come si evince dalla sentenza stessa, e non un organo elettivo. Al Sindaco, infatti, spetterebbero le «ordinanze contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica ovvero di gravi pericoli per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana» (artt. 50 e 54 d.lgs n.267 del 2000). Quella che viene invece definita «l'ordinaria gestione del patrimonio comunale» è dunque di competenza degli organi tecnici, gli unici che avrebbero potuto emanare quel provvedimento.

Così sancito, il TAR della Puglia ha però previsto la compensazione delle spese e non il pagamento delle stesse a carico del Comune, che tra l'altro non si era costituito in giudizio. La decisione dell'Ente di piazza Vittorio Emanuele II, fanno sapere da Palazzo di Città, è derivata dalla volontà manifesta di evitare spese legali definite "inutili", visto che il contratto con i gestori dell'impianto «è abbondantemente scaduto».

Inoltre, gli stessi amministratori giovinazzesi hanno tenuto a farci sapere che i vari gestori dell'impianto avrebbero inviato al Comune alcune missive chiedendo il componimento bonario della controversia circa la rimozione degli impianti, situazione che sarebbe tuttora al vaglio di tecnici e legali e che potrebbe chiudersi in tempi ragionevolmente brevi.