Ancora senza identità l’uomo travolto dal treno a Giovinazzo
L’identificazione è ancora in corso, mentre la dinamica della morte tende verso il suicidio
mercoledì 19 gennaio 2022
10.34
Rimane ancora avvolto nel mistero il decesso di un uomo, non ancora identificato, morto dopo essere stato travolto ieri pomeriggio da un treno regionale a pochi metri della stazione ferroviaria di Giovinazzo, lungo la linea Bari-Foggia: l'ipotesi più accreditata è quella del suicidio, mentre l'identificazione è ancora in corso.
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, giunto in stazione in sella alla propria bici attorno alle ore 15.50, si sarebbe avviato lungo il marciapiede, in direzione nord. Poi, dopo aver lasciato il mezzo nelle vicinanze, avrebbe aspettato l'arrivo del convoglio - il treno regionale veloce 4338, partito da Bari Centrale e diretto a Foggia, dove è giunto con 142 minuti di ritardo - sui binari. Il convoglio lo ha travolto. Un impatto a circa 150 chilometri orari che non gli ha lasciato scampo.
La Polizia Ferroviaria e i Carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica (al vaglio le immagini della videosorveglianza, nda) e per identificare la vittima che non ha ancora un'identità. Sul cadavere straziato dall'impatto, infatti, non sono stati trovati documenti. Solo la bicicletta con cui ha raggiunto lo scalo ferroviario. E così, per dare nome e cognome all'uomo, è intervenuta la Polizia Scientifica per tentare di identificarne le impronte digitali, rilevate su un moncone di mano.
Quel che è certo è che quel corpo, dilaniato dal treno e ridotto a brandelli, apparterrebbe ad un uomo adulto di età stimata intorno ai 60 anni, secondo una prima ispezione del medico legale. Al momento non sono stati trovati messaggi, né sono giunte segnalazioni di persone scomparse, ma nessuna pista viene esclusa.
Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, giunto in stazione in sella alla propria bici attorno alle ore 15.50, si sarebbe avviato lungo il marciapiede, in direzione nord. Poi, dopo aver lasciato il mezzo nelle vicinanze, avrebbe aspettato l'arrivo del convoglio - il treno regionale veloce 4338, partito da Bari Centrale e diretto a Foggia, dove è giunto con 142 minuti di ritardo - sui binari. Il convoglio lo ha travolto. Un impatto a circa 150 chilometri orari che non gli ha lasciato scampo.
La Polizia Ferroviaria e i Carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica (al vaglio le immagini della videosorveglianza, nda) e per identificare la vittima che non ha ancora un'identità. Sul cadavere straziato dall'impatto, infatti, non sono stati trovati documenti. Solo la bicicletta con cui ha raggiunto lo scalo ferroviario. E così, per dare nome e cognome all'uomo, è intervenuta la Polizia Scientifica per tentare di identificarne le impronte digitali, rilevate su un moncone di mano.
Quel che è certo è che quel corpo, dilaniato dal treno e ridotto a brandelli, apparterrebbe ad un uomo adulto di età stimata intorno ai 60 anni, secondo una prima ispezione del medico legale. Al momento non sono stati trovati messaggi, né sono giunte segnalazioni di persone scomparse, ma nessuna pista viene esclusa.