Ancora il furto di un rubinetto da una fontana: l'appello del Sindaco
Il fatto in via Angelo Ricapito. Il primo cittadino sfida gli sciacalli del metallo
mercoledì 2 gennaio 2019
13.05
Ancora un furto di un rubinetto di una delle storiche fontanine giovinazzesi, quella in via Angelo Ricapito, tra il Sant'Agostino e quello di San Domenico, alle spalle dell'Ufficio Postale. Una vergogna che pare non avere fine.
Così il Sindaco, Tommaso Depalma, si è rivolto a noi della stampa per un appello: «È la terza volta che la sistemiamo in pochi mesi. Vorrei fare un appello: se qualcuno ha bisogno di quelle manopole venisse in Comune, gliela compro io. Ma non danneggiasse un bene comune per portare acqua alla cittadinanza, qualcosa di fondamentale per una comunità. A questi sciacalli - ha chiosato duro - che vanno rubacchiando questi materiali, va pertanto il mio invito: se hanno bisogno di metalli, glieli dono io».
Una presa di posizione figlia dell'amarezza per l'ennesimo attacco all'arredo urbano, a qualcosa di estremamente utile per la cittadinanza. I predoni di ottone, rame e metalli vari, intanto, continuano le loro razzie nelle campagne. Spesso si tratta di cittadini stranieri, alcuni dei quali dell'Est Europa. Tante le segnalazioni dalla strada per San Pietro Pago, lungo quella che porta al Padre Eterno tra Giovinazzo e Terlizzi e lungo la provinciale che corre verso Bitonto.
Così il Sindaco, Tommaso Depalma, si è rivolto a noi della stampa per un appello: «È la terza volta che la sistemiamo in pochi mesi. Vorrei fare un appello: se qualcuno ha bisogno di quelle manopole venisse in Comune, gliela compro io. Ma non danneggiasse un bene comune per portare acqua alla cittadinanza, qualcosa di fondamentale per una comunità. A questi sciacalli - ha chiosato duro - che vanno rubacchiando questi materiali, va pertanto il mio invito: se hanno bisogno di metalli, glieli dono io».
Una presa di posizione figlia dell'amarezza per l'ennesimo attacco all'arredo urbano, a qualcosa di estremamente utile per la cittadinanza. I predoni di ottone, rame e metalli vari, intanto, continuano le loro razzie nelle campagne. Spesso si tratta di cittadini stranieri, alcuni dei quali dell'Est Europa. Tante le segnalazioni dalla strada per San Pietro Pago, lungo quella che porta al Padre Eterno tra Giovinazzo e Terlizzi e lungo la provinciale che corre verso Bitonto.