Ancora furti di olive nelle campagne
Quattro africani sorpresi con 15 quintali appena raccolti
martedì 13 gennaio 2015
11.57
Da Andria al confine tra Bitonto e Giovinazzo per rubare olive. I ladri in trasferta, quattro giovani originari del Ciad, risultati essere residenti nel grosso centro agricolo, sono stati sorpresi dalle guardie campestri de La Vigile Rurale e dai Carabinieri della Stazione di Bitonto, grazie ad un apposito servizio predisposto dall'Arma, nonostante la stagione della raccolta stia volgendo al termine.
E proprio durante i controlli nelle campagne in località Guglia, sulla strada che collega Bitonto a Giovinazzo, i militari hanno sorpreso i quattro giovani, di 33, 28, 27 e 22 anni, mentre erano intenti, con l'ausilio di raccoglitori metallici ed attrezzature meccaniche, alla raccolta delle olive all'interno di un fondo di proprietà di un 70enne della zona. 15 quintali di prodotto erano stati già conservati all'interno di un furgone con il quale i predoni erano giunti sul posto. Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, i quattro africani sono stati posti ai domiciliari presso le loro abitazioni in quel di Andria. Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso.
Le olive trafugate, invece, sono state restituite al legittimo proprietario, mentre gli attrezzi utilizzati per la raccolta sono stati posti sotto sequestro.
E proprio durante i controlli nelle campagne in località Guglia, sulla strada che collega Bitonto a Giovinazzo, i militari hanno sorpreso i quattro giovani, di 33, 28, 27 e 22 anni, mentre erano intenti, con l'ausilio di raccoglitori metallici ed attrezzature meccaniche, alla raccolta delle olive all'interno di un fondo di proprietà di un 70enne della zona. 15 quintali di prodotto erano stati già conservati all'interno di un furgone con il quale i predoni erano giunti sul posto. Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, i quattro africani sono stati posti ai domiciliari presso le loro abitazioni in quel di Andria. Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso.
Le olive trafugate, invece, sono state restituite al legittimo proprietario, mentre gli attrezzi utilizzati per la raccolta sono stati posti sotto sequestro.