All'IVE c'è la mostra urbana “Beyond the Transition”
Giovedì 30 luglio il clou con due importanti appuntamenti
lunedì 27 luglio 2020
15.08
Quest'anno il Bari Pride è ripartito dall'arte sfidando il distanziamento sociale con una serie di iniziative alternative volte a non lasciare che la mancanza di una marcia vera e propria potesse far passare sotto silenzio l'appuntamento annuale con il "Pride Month", che da molti anni è diventato il tempo delle lotte civili per la parità dei diritti e la tutela della comunità LGBT+ (https://baripride.com/). Nell'ambito delle varie iniziative organizzate per il Bari Pride, diverse associazioni, esercenti e privati di Bari e provincia hanno avuto la possibilità di "adottare" es esporre le opere del ciclo "Beyond the Transition", mostra dinamica e itinerante (ospitata la scorsa settimana anche dal Comune di Bitonto) realizzata e organizzata dal collettivo e start up Anestetico Urbano. Il format della mostra urbana è nato dall'esigenza di riappropriazione di spazi cittadini al fine di trasformare la città in una galleria en plein air, con l'appoggio delle attività locali. L'obiettivo è far sì che la gente incontri l'arte nei luoghi del quotidiano, spingendola a guardare a determinati argomenti in modo diverso, più fluido e spontaneo.
In particolare, giovedì 30, l'ex convento domenicano ospiterà, assieme alla mostra, due eventi: una Human Library (format inspirato all'organizzazione humanlibrary.org, in cui si ha la possibilità di ascoltare i racconti di "libri umani" appartenenti alla comunità LGBT+) e uno spettacolo di danza contemporanea a cura della compagnia ResExtensa.
L'intero evento è patrocinato dalla Città Metropolitana e promosso da Studio Amorosini, ResExtensa Dance Company e GraphItalia SRL.
LA MOSTRA - DATE E APPUNTAMENTI
La mostra urbana "Beyond the Transition" (i.e. "Oltre la transizione"), è visitabile presso l'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo (Palazzo antistante la Piazza centrale della città), dal 27 al 31 Luglio, tutti i giorni dalle 20 alle 22.30. Le opere d'arte sono il risultato di un mix tra selfie, autoritratti, disegni, foto d'epoca e illustrazioni digitali e rappresentano un focus sul tema dell'identità di genere e della necessità di dare visibilità ad una comunità troppo a lungo marginalizzata. Ogni opera adottata è munita di un QR code grazie al quale è possibile esplorare contenuti aggiuntivi legati all'intera mostra (disponibili al link https://www.anesteticourbano.com/beyond-the-transition/).In particolare, giovedì 30, l'ex convento domenicano ospiterà, assieme alla mostra, due eventi: una Human Library (format inspirato all'organizzazione humanlibrary.org, in cui si ha la possibilità di ascoltare i racconti di "libri umani" appartenenti alla comunità LGBT+) e uno spettacolo di danza contemporanea a cura della compagnia ResExtensa.
GLI OBIETTIVI
Lo spazio pubblico si fa amplificatore di voci rimaste troppo a lungo nell'ombra, dando la possibilità alle persone trans e non-binarie di mostrarsi, "essere visibili". L'obiettivo è dar luce alle loro vite e ai loro percorsi affinché la comunità trans possa rivedere in sé stessa ciò che la caratterizza da sempre: coraggio, resilienza e la forza di chi affronta qualunque ostacolo per poter abbracciare il sogno di essere finalmente sé stessi.L'intero evento è patrocinato dalla Città Metropolitana e promosso da Studio Amorosini, ResExtensa Dance Company e GraphItalia SRL.