Alga tossica, scarsa presenza sul litorale di Giovinazzo
Il report di Arpa Puglia censisce lo stato delle acque nella prima quindicina di luglio
martedì 19 luglio 2022
L'Arpa Puglia ha diffuso nelle scorse ore un nuovo report sullo stato delle acque lungo il litorale giovinazzese, con riferimento alla presenza di Ostreopsis ovata, comunemente detta alga tossica.
Nella prima quindicina di luglio si registra una «scarsa presenza» sia nei pressi della Prima Cala, sulla litoranea tra Molfetta e Giovinazzo, sia sulla costa a sud, verso Santo Spirito. Nel primo caso sono stati registrate 120 cellule per litro in acqua di colonna, mentre nel secondo si scende ad 80.
Si tratta, per fortuna, di una presenza irrisoria, nonostante la grande ondata di caldo che ha fatto seguito a giornate di maestrale, potrebbe aiutare la proliferazione.
«Nelle Linee Guida redatte sull'argomento dal Ministero della Salute (2007) - ricordano da Arpa Puglia - viene indicato il limite di 10.000 cellule/litro in colonna d'acqua per l'insorgenza di un eventuale rischio sanitario. Nel caso di superamento di tale valore, ARPA Puglia comunica l'informazione alle Istituzioni preposte (Regione, ASL e Comune di competenza territoriale) per eventuali misure da adottare. Tali Linee Guida sono state aggiornate da analoghe pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità nel 2014 (Rapporti ISTISAN 14/19) e riconosciute dal DM 19 aprile 2018; in questo ultimo aggiornamento la fase di emergenza è prevista a partire da densità di O. ovata superiori a 30.000 cellule/litro, sempre in colonna d'acqua».
Va ricordato che la fioritura dell'alga, favorita da alte temperature, può causare un'intossicazione per inalazione, i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rinorrea (raffreddore) o difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e finanche febbre, sintomi che poi si esauriscono in 24-48 ore.
Nella prima quindicina di luglio si registra una «scarsa presenza» sia nei pressi della Prima Cala, sulla litoranea tra Molfetta e Giovinazzo, sia sulla costa a sud, verso Santo Spirito. Nel primo caso sono stati registrate 120 cellule per litro in acqua di colonna, mentre nel secondo si scende ad 80.
Si tratta, per fortuna, di una presenza irrisoria, nonostante la grande ondata di caldo che ha fatto seguito a giornate di maestrale, potrebbe aiutare la proliferazione.
«Nelle Linee Guida redatte sull'argomento dal Ministero della Salute (2007) - ricordano da Arpa Puglia - viene indicato il limite di 10.000 cellule/litro in colonna d'acqua per l'insorgenza di un eventuale rischio sanitario. Nel caso di superamento di tale valore, ARPA Puglia comunica l'informazione alle Istituzioni preposte (Regione, ASL e Comune di competenza territoriale) per eventuali misure da adottare. Tali Linee Guida sono state aggiornate da analoghe pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità nel 2014 (Rapporti ISTISAN 14/19) e riconosciute dal DM 19 aprile 2018; in questo ultimo aggiornamento la fase di emergenza è prevista a partire da densità di O. ovata superiori a 30.000 cellule/litro, sempre in colonna d'acqua».
Va ricordato che la fioritura dell'alga, favorita da alte temperature, può causare un'intossicazione per inalazione, i cui sintomi indirizzano verso un meccanismo irritativo aspecifico sulle mucose respiratorie e congiuntivali, con conseguente irritazione congiuntivale, rinorrea (raffreddore) o difficoltà respiratorie (tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea) e finanche febbre, sintomi che poi si esauriscono in 24-48 ore.