Alga tossica, l'Arpa Puglia: allarme rosso tra Santo Spirito e Giovinazzo

In base alle ultime analisi c'è un'alta concentrazione nel litorale nord barese, diminuisce in prossimità di Molfetta

sabato 3 settembre 2022 12.06
A cura di La Redazione
Ormai più che una preoccupazione rischia di diventare un incubo. Sotto accusa c'è l'alga tossica che sul litorale giovinazzese sta causando più di un problema, come confermano i dati del nuovo bollettino dell'Arpa Puglia sulla diffusione dell'alga tossica nelle nostre acque. Un report particolarmente atteso dai cittadini.

La zona da bollino rosso (anche se, in realtà, il fenomeno si ripresenta puntuale ogni anno nel corso della stagione estiva) si concentra sulla costa fra Giovinazzo e Santo Spirito. L'ultimo bollettino dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, svolto con campionature e misurazioni effettuate ogni due settimane in venti siti, si riferisce alle ultime due settimane di agosto. E purtroppo in questa occasione è stata rilevata la fioritura di Ostreopsis ovata oltre i limiti di norma.

La località maggiormente interessata dal fenomeno è quella nei pressi dell'hotel Riva del Sole (dove la concentrazione nelle acque di colonna è di 34.100 cellule per litro), mentre nel punto a 200 metri a sud del lido Lucciola, al confine con Santo Spirito, sono stati registrati livelli di alga tossica "discreta" (12.179 cellule per litro). Va meglio spostandosi più a nord, nell'area della prima cala di Molfetta, dove è emersa una concentrazione altrettanto "discreta": 9.015 cellule per litro.

L'alga, spiega l'Arpa Puglia, è una specie tipica dei mari tropicali diffusasi probabilmente nel mare Mediterraneo in maniera accidentale «per mezzo delle acque di zavorra delle navi» ed è giunta lungo le coste pugliesi a partire dai primi anni dell'anno 2000. La popolazione tende a svilupparsi abbondantemente durante i mesi nel corso della stagione estiva, grazie a fattori ambientali favorevoli come le alte temperature, l'irraggiamento e il mare calmo per periodi superiori ai 10 giorni.

L'Arpa Puglia è quindi tornata anche quest'estate ad allertare le Aziende Sanitarie Locali e i comuni interessati dalle alte concentrazioni «per eventuali misure da adottare» poiché, nell'aggiornamento delle linee guida stabilite dall'Istituto Superiore di Sanità, «la fase di emergenza è prevista a partire da densità superiori a 30.000 cellule per litro». Valori che durante l'ultimo monitoraggio in colonna sono stati abbondantemente superati pure a sud di Giovinazzo, verso Santo Spirito.

«È sui fondali e sulle coste rocciose che quest'alga si concentra», spiegano dall'Arpa Puglia. È bene però chiarire un aspetto importante: «I problemi non sorgono solo facendo il bagno, ma anche quando la tossina viene inalata - rassicurano -. Tuttavia, i sintomi parainfluenzali passano nell'arco di uno oppure due giorni».