Alga tossica anche sui litorali di Giovinazzo nella seconda quindicina di agosto
Lo attesta Arpa Puglia nel suo periodico report
giovedì 7 settembre 2023
L'alga tossica (Ostreopsis Ovata) è arrivata lungo il litorale di Giovinazzo nell'ultima parte dell'estate, soprattutto in agosto.
È quanto attesta il quindicinale report dell'Arpa Puglia, l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente con riferimento al periodo compreso tra il 16 ed il 31 agosto scorsi.
Nella zona a sud della cittadina adriatica sono state trovate 3.364.722 di cellule per litro in acque di fondo e 8.330 cellule/litro in acque in colonna, reputata dagli esperti una quantità catalogabile come discreta, ma al di sotto del livello per un rischio sanitario concreto. 45.552 cellule per litro sono state ritrovate in acque di fondo nella zona dell'ex Lido Lucciola, al confine tra Giovinazzo e Bari-Santo Spirito, con una concentrazione in acque in colonna di 14.905 cellule per litro. In questo caso si tratta di una concentrazione "abbondante", con qualche rischio maggiore per la salute.
L'alga tossica o Ostreopsis Ovata è una micro-alga marina che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. Si tratta di una specie tipica dei climi «caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane. La fioritura dell'alga, in gergo "bloom", è stata segnalata nelle acque del litorale di Genova ma anche già osservata in numerose occasioni in Toscana, sin dall'estate 1998 e proprio in Puglia nell'estate 2003-2004».
Non è visibile ad occhio umano ed i fattori di proliferazione, la cosiddetta fioritura algale, sono comuni a tutti i vegetali: la presenza in acque di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi oppure il ristagno d'acqua con l'aumento di temperatura già da 22-23 °C. Quando poi arrivano correnti forti, l'alga si vaporizza ed inalarla anche solo passeggiando lungo la costa può portare a malessere, aumento della temperatura corporea per 24-48 ore, secchezza ed irritazione della congiuntiva. E diversi casi sono stati segnalati ai medici di base a Giovinazzo, con risoluzione nel giro di un paio di giorni.
È quanto attesta il quindicinale report dell'Arpa Puglia, l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente con riferimento al periodo compreso tra il 16 ed il 31 agosto scorsi.
Nella zona a sud della cittadina adriatica sono state trovate 3.364.722 di cellule per litro in acque di fondo e 8.330 cellule/litro in acque in colonna, reputata dagli esperti una quantità catalogabile come discreta, ma al di sotto del livello per un rischio sanitario concreto. 45.552 cellule per litro sono state ritrovate in acque di fondo nella zona dell'ex Lido Lucciola, al confine tra Giovinazzo e Bari-Santo Spirito, con una concentrazione in acque in colonna di 14.905 cellule per litro. In questo caso si tratta di una concentrazione "abbondante", con qualche rischio maggiore per la salute.
L'alga tossica o Ostreopsis Ovata è una micro-alga marina che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. Si tratta di una specie tipica dei climi «caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane. La fioritura dell'alga, in gergo "bloom", è stata segnalata nelle acque del litorale di Genova ma anche già osservata in numerose occasioni in Toscana, sin dall'estate 1998 e proprio in Puglia nell'estate 2003-2004».
Non è visibile ad occhio umano ed i fattori di proliferazione, la cosiddetta fioritura algale, sono comuni a tutti i vegetali: la presenza in acque di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi oppure il ristagno d'acqua con l'aumento di temperatura già da 22-23 °C. Quando poi arrivano correnti forti, l'alga si vaporizza ed inalarla anche solo passeggiando lungo la costa può portare a malessere, aumento della temperatura corporea per 24-48 ore, secchezza ed irritazione della congiuntiva. E diversi casi sono stati segnalati ai medici di base a Giovinazzo, con risoluzione nel giro di un paio di giorni.