Al via i lavori della ciclovia per Santo Spirito
Cantierizzato il primo tratto della ex strada statale 16 Adriatica
giovedì 12 novembre 2015
20.22
Anche il cantiere per realizzare la ciclovia per Santo Spirito è ufficialmente aperto.
La foto che vedete si riferisce a ieri mattina, quando gli operai hanno iniziato i lavori sul primo tratto della ex strada statale 16 Adriatica in uscita da Giovinazzo, tracciando linee gialle che segnalano agli automobilisti l'apertura del cantiere stesso. Eliminata la vecchia doppia linea continua che divideva le due carreggiate, la ditta vincitrice dell'appalto ha provveduto a tracciare quella che dovrebbe essere la prima parte del percorso.
La vicenda relativa alla ciclovia che correrà verso sud, verso il popoloso quartiere barese di Santo Spirito, è stata travagliata almeno quanto altre opere messe in conto dall'Amministrazione guidata da Tommaso Depalma, ma sta finalmente vedendo la luce.
L'appalto fu assegnato all'azienda Consorzio Stabile Unimed Scarl con sede legale a Bari, grazie ad un ribasso del 51,76% sull'importo dei lavori di 664.954,06 euro soggetto a ribasso. La ditta aveva assicurato nella sua offerta anche un risparmio di tempo di 84 giorni rispetto al cronoprogramma previsto. Un'azienda, quella del capoluogo, specializzata nel settore delle infrastrutture. Fra le sue realizzazioni l'aeroporto di Malpensa, il viadotto per il collegamento ferroviario metropolitano tra il quartiere San Paolo e l'area centrale di Bari, i lavori di completamento della Galleria Pavoncelli ed il collegamento ferroviario dell'aerostazione di Bari-Palese con l'area metropolitana di Bari.
Il costo complessivo dell'opera, ha fatto sapere il primo cittadino, si aggira intorno agli 800.000 euro e tale cifra ha rischiato di finire di nuovo a Roma, per via di una legge dello Stato. Solo su Giovinazzo e Polignano a Mare, la Regione Puglia ha reputato convincente il progetto iniziale, peraltro già appaltato, ed ha evitato un contenzioso con l'Ente comunale, lasciando che quei fondi rimanessero nelle casse di Palazzo di Città.
L'idea iniziale dell'Amministrazione comunale giovinazzese era quella di una lunga ciclovia (solo la ex strada statale 16 Adriatica misura 4,7 chilometri in quel tratto), che portasse dalla periferia del capoluogo fino al lungomare di Levante, dove si sta realizzando un tratto di pista ciclabile con due corsie divise da led luminosi per il passeggio serale in bicicletta. Adesso il progetto lo si sta realizzando lato terra, ma idealmente un amatore può poi tranquillamente raggiungere quel lungomare. Un ulteriore passo verso una città slow, pensata a misura di turista.
I disagi maggiori, tuttavia, in questo momento riguardano i residenti, quasi compressi tra i cantieri di Ponente e Levante, quelli per la fibra ottica Telecom, che continuano ad interessare il centro cittadino (parecchio ingombranti gli scavi necessari su via Bari) e l'ultimo aperto da circa 36 ore sulla vecchia statale per Santo Spirito.
Da Palazzo di Città rassicurano che si tratta di un doloroso ma utile sforzo richiesto alla cittadinanza, che potrà poi godere «di una cittadina a misura di famiglia ed accattivante per chi ci farà visita».
La foto che vedete si riferisce a ieri mattina, quando gli operai hanno iniziato i lavori sul primo tratto della ex strada statale 16 Adriatica in uscita da Giovinazzo, tracciando linee gialle che segnalano agli automobilisti l'apertura del cantiere stesso. Eliminata la vecchia doppia linea continua che divideva le due carreggiate, la ditta vincitrice dell'appalto ha provveduto a tracciare quella che dovrebbe essere la prima parte del percorso.
La vicenda relativa alla ciclovia che correrà verso sud, verso il popoloso quartiere barese di Santo Spirito, è stata travagliata almeno quanto altre opere messe in conto dall'Amministrazione guidata da Tommaso Depalma, ma sta finalmente vedendo la luce.
L'appalto fu assegnato all'azienda Consorzio Stabile Unimed Scarl con sede legale a Bari, grazie ad un ribasso del 51,76% sull'importo dei lavori di 664.954,06 euro soggetto a ribasso. La ditta aveva assicurato nella sua offerta anche un risparmio di tempo di 84 giorni rispetto al cronoprogramma previsto. Un'azienda, quella del capoluogo, specializzata nel settore delle infrastrutture. Fra le sue realizzazioni l'aeroporto di Malpensa, il viadotto per il collegamento ferroviario metropolitano tra il quartiere San Paolo e l'area centrale di Bari, i lavori di completamento della Galleria Pavoncelli ed il collegamento ferroviario dell'aerostazione di Bari-Palese con l'area metropolitana di Bari.
Il costo complessivo dell'opera, ha fatto sapere il primo cittadino, si aggira intorno agli 800.000 euro e tale cifra ha rischiato di finire di nuovo a Roma, per via di una legge dello Stato. Solo su Giovinazzo e Polignano a Mare, la Regione Puglia ha reputato convincente il progetto iniziale, peraltro già appaltato, ed ha evitato un contenzioso con l'Ente comunale, lasciando che quei fondi rimanessero nelle casse di Palazzo di Città.
L'idea iniziale dell'Amministrazione comunale giovinazzese era quella di una lunga ciclovia (solo la ex strada statale 16 Adriatica misura 4,7 chilometri in quel tratto), che portasse dalla periferia del capoluogo fino al lungomare di Levante, dove si sta realizzando un tratto di pista ciclabile con due corsie divise da led luminosi per il passeggio serale in bicicletta. Adesso il progetto lo si sta realizzando lato terra, ma idealmente un amatore può poi tranquillamente raggiungere quel lungomare. Un ulteriore passo verso una città slow, pensata a misura di turista.
I disagi maggiori, tuttavia, in questo momento riguardano i residenti, quasi compressi tra i cantieri di Ponente e Levante, quelli per la fibra ottica Telecom, che continuano ad interessare il centro cittadino (parecchio ingombranti gli scavi necessari su via Bari) e l'ultimo aperto da circa 36 ore sulla vecchia statale per Santo Spirito.
Da Palazzo di Città rassicurano che si tratta di un doloroso ma utile sforzo richiesto alla cittadinanza, che potrà poi godere «di una cittadina a misura di famiglia ed accattivante per chi ci farà visita».