Al BiF&st il film prodotto da Damiano Andriano

Presentazione al Teatro Petruzzelli il 22 marzo

martedì 19 marzo 2024
A cura di Marzia Morva
Nel programma della quindicesima edizione del Bif&st – Bari International Film&tv Festival - che è in corso dal 16 marzo e si concluderà il 23 marzo nel capoluogo pugliese, sarà presentato venerdì 22 marzo al Teatro Petruzzelli il film "La tartaruga" del regista Fabrizio Nardocci, prodotto dalla Dalex Film dell'attore giovinazzese Damiano Andriano, in collaborazione con Rai Cinema.
Tanti anni fa siamo stati orgogliosi nel seguire Damiano Andriano, giovane attore di Giovinazzo nella fiction " Il bello delle donne", trasmessa su canale cinque nel 2001. Dopo tanti anni siamo ancora più orgogliosi di presentare quel giovane ragazzo, divenuto uomo, nel ruolo di produttore cinematografico, fondatore della casa di produzione cinematografica Dalex Film.
La recitazione è stata una peculiarità della vita del giovinazzese Damiano Andriano, residente a Roma da tantissimi anni, nel passato attore sia per il piccolo schermo, sia nelle sue belle interpretazioni per il cinema tra le quali ricordiamo : " Nella terra di nessuno" e " A luci spente". Nelle vesti di produttore lo abbiamo ritrovato nel 2012 nel film" Ci vediamo a casa" del regista Maurizio Ponzi e per "Vado e vengo", opera prima del regista Fabrizio Nardocci per il quale ha prodotto il film "La tartaruga". Il suddetto film al Bifest è inserito nella prestigiosa sezione Panorama Internazionale. La sezione Panorama Internazionale ospita una selezione di film di respiro internazionale, portatori di tematiche sociali e umane forti e contemporanee.

LA TRAMA
Il film, commedia dolceamara sull'età, racconta di Bruno, un uomo vedovo di settant'anni, i rapporti che s'instaurano tra le generazioni e il delicato "campo di battaglia" della convivenza. Bruno è un professore in pensione, vedovo da qualche anno, che divide la sua casa con il figlio trentenne e la compagna. Con la nascita imminente di un nipotino, Bruno è costretto a fare spazio in casa, a lasciare mobili e oggetti cui è affettivamente legato, a dormire in uno stanzino. L'incontro con l'antiquario Marcello, un vecchio amico che non vedeva dai tempi dell'università̀, fa scaturire piacevoli ricordi, ma anche dei conflitti sopiti e irrisolti.