Ai Vigili del Fuoco un autoarticolato sequestrato a Giovinazzo
Il mezzo, insieme a 30mila litri di gasolio, furono sequestrati dalla Guardia di Finanza nel 2020
giovedì 9 dicembre 2021
10.04
La Guardia di Finanza aveva sequestrato un autoarticolato mentre stava effettuando lo scarico del carburante trasportato nella cisterna interrata di un deposito di Giovinazzo. Adesso quell'automezzo e il carico contenuto, 30mila litri di gasolio, è stato affidato in custodia giudiziale, con facoltà d'uso, ai Vigili del Fuoco.
Il mezzo, un Iveco con semirimorchio, che conteneva gasolio denaturato per la navigazione nelle acque comunitarie, era stato sequestrato il 22 settembre 2020 dal Nucleo PEF Bari/II Gruppo Tutela Entrate, specializzato nell'accertamento e nel contrasto alle più gravi frodi in materia di accise, perché era risultato scortato da un documento di accompagnamento del tipo eAD che indicava come cessionario un deposito di carburanti ubicato in un'altra provincia della regione Puglia.
Per questo era scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria ai danni dell'autista del mezzo, di un suo collaboratore e del titolare del deposito per irregolarità nella circolazione e per sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici. Il valore complessivo del carburante fu stimato in 100mila euro con l'evasione dell'Iva per 25mila euro. Il mezzo e il carburante sono stati affidati ai Vigili del Fuoco per lo svolgimento dei compiti istituzionali propri del corpo.
«La cessione di quanto sequestrato, in attuazione di uno specifico provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica - si legge in una nota - rappresenta un segno concreto della collaborazione tra le Istituzioni nell'attuale scenario socio-economico profondamente inciso dall'emergenza pandemica da Covid-19».
Il mezzo, un Iveco con semirimorchio, che conteneva gasolio denaturato per la navigazione nelle acque comunitarie, era stato sequestrato il 22 settembre 2020 dal Nucleo PEF Bari/II Gruppo Tutela Entrate, specializzato nell'accertamento e nel contrasto alle più gravi frodi in materia di accise, perché era risultato scortato da un documento di accompagnamento del tipo eAD che indicava come cessionario un deposito di carburanti ubicato in un'altra provincia della regione Puglia.
Per questo era scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria ai danni dell'autista del mezzo, di un suo collaboratore e del titolare del deposito per irregolarità nella circolazione e per sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici. Il valore complessivo del carburante fu stimato in 100mila euro con l'evasione dell'Iva per 25mila euro. Il mezzo e il carburante sono stati affidati ai Vigili del Fuoco per lo svolgimento dei compiti istituzionali propri del corpo.
«La cessione di quanto sequestrato, in attuazione di uno specifico provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica - si legge in una nota - rappresenta un segno concreto della collaborazione tra le Istituzioni nell'attuale scenario socio-economico profondamente inciso dall'emergenza pandemica da Covid-19».