«Ai tuoi piedi, o bella Madre». Ieri sera la traslazione dell'Addolorata
Iniziato il Settenario in onore della Vergine
venerdì 15 marzo 2024
È iniziato ieri sera, 14 marzo, il Settenario in onore della Beata Vergine Addolorata all'interno della Concattedrale di Santa Maria Assunta, a Giovinazzo. Al termine della celebrazione vespertina che ha dato inizio al Settenario, i confratelli di Maria SS della Purificazione, accompagnati e coordinati da padre Pasquale Rago, hanno traslato l'effigie della Madonna Addolorata dalla chiesetta di Sant'Andrea sino alla Cattedrale.
Poi, ondeggianti, seguendo l'inno "Ai tuoi piedi, o bella Madre", hanno deposto su una base ai piedi dell'altare il simulacro della Vergine attorniato da fiori bianchi. È così ufficialmente partita la preparazione alla Settimana Santa a Giovinazzo, che Venerdì prossimo, 22 marzo, i fedeli giovinazzesi vivranno un altro passaggio importantissimo con la processione dell'effigie dell'Addolorata per le strade cittadine.
Emozionante l'arrivo del simulacro in chiesa (il video sotto il nostro articolo), emozione che traspariva anche sul volto di padre Pasquale Rago, che ha invitato tutti a rivolgersi alla Madre Celeste, a Colei che ogni dolore placa perché nel suo costato è conficcata una spada. Lei conosce ogni tormento, Lei che ha visto il Figlio morire in croce, sotto quella croce ha sublimato l'amore assoluto per Lui e per l'umanità che Lui è venuto a salvare.
Poi, ondeggianti, seguendo l'inno "Ai tuoi piedi, o bella Madre", hanno deposto su una base ai piedi dell'altare il simulacro della Vergine attorniato da fiori bianchi. È così ufficialmente partita la preparazione alla Settimana Santa a Giovinazzo, che Venerdì prossimo, 22 marzo, i fedeli giovinazzesi vivranno un altro passaggio importantissimo con la processione dell'effigie dell'Addolorata per le strade cittadine.
Emozionante l'arrivo del simulacro in chiesa (il video sotto il nostro articolo), emozione che traspariva anche sul volto di padre Pasquale Rago, che ha invitato tutti a rivolgersi alla Madre Celeste, a Colei che ogni dolore placa perché nel suo costato è conficcata una spada. Lei conosce ogni tormento, Lei che ha visto il Figlio morire in croce, sotto quella croce ha sublimato l'amore assoluto per Lui e per l'umanità che Lui è venuto a salvare.