Ai Fuochi di Sant'Antonio Abate fa il suo esordio l'Associazione Borgo Antico

I commercianti del centro storico iniziano un percorso congiunto. Falò e presentazione in piazza San Salvatore

venerdì 19 gennaio 2018
A cura di Gianluca Battista
Non sarà un Fuoco di Sant'Antonio Abate come altri e non perché sarà più bello o più ricco. Sarà diverso perché ad accenderlo saranno gli associati della neonata Associazione Borgo Antico, che mette insieme buona parte dei commercianti ed esercenti del centro storico giovinazzese.

Domenica, durante i Fuochi di Sant'Antonio Abate, accenderanno il loro falò alle 18.00 circa in piazza San Salvatore e contestualmente presenteranno la loro associazione, che intende promuovere un'attività congiunta di chi è proprietario di attività commerciali all'interno del borgo antico.

Borgo antico, appunto, non centro storico e città vecchia come noi giornalisti spesso scriviamo per evitare ripetizioni. Un brand da portare avanti per promuovere in accordo con le istituzioni locali quella porzione di paese.

«L'associazione ABA Giovinazzo - scrivono su Facebook - organizza per il primo anno il proprio Falò di Sant'Antonio Abate in cui avverrà in concomitanza la presentazione ufficiale dell'associazione neonata. Un evento unico nel paese, che unisce la tradizione ed il folclore in un clima di festa attorno ad un grande falò tra musica, cibo e tanto divertimento. Tante saranno le specialità gastronomiche offerte - specificano -, dalla degustazione di prodotti tipici locali alla rivisitazione dei piatti principali legati alla tradizione».

Alle 20.00 ci sarà cabaret con Denise De Giglio e Donato Francone, mentre alle 22.00 è previsto il deejay set di Andrew Dj ad uso e consumo dei più giovani.

Li avevamo lasciati durante il confronto con gli amministratori in Aula consiliare, con qualche crepa e tanta voglia di creare qualcosa di positivo per il quartiere più bello della città, dove loro, anche non giovinazzesi, hanno investito.

Oggi li ritroviamo pronti a ripartire, uniti (anche se con qualche defezione), per provare a scrivere nuove e belle pagine di quello scorcio di Giovinazzo che, come logica vuole, è patrimonio non solo dei residenti ma di tutti coloro i quali, per ragioni diverse, hanno imparato ad amarlo.